Pur chiamati in piazza dai falsi comunisti che difendono il programma borghese del governo Prodi 1 milione di comunisti tingono di rosso Roma Bene accolta la Lettera aperta dell'UP del PMLI alle compagne e ai compagni di base di PRC, PdCI, SD Un milione di comunisti, soggettivamente comunisti, in piazza. Un evento. Ma cosa sono venuti a fare a Roma il 20 ottobre? Per chi ha promosso e organizzato la manifestazione, "il manifesto", "Liberazione" e "Carta", ma è bene leggere PRC e PdCI, per spronare Prodi ad applicare il programma dell'Unione. Prima, durante e dopo la manifestazione Giordano e Diliberto non hanno fatto altro che ripetere che essa non era contro il governo. Stesso ritornello da parte dell'imbroglione trotzkista Ingrao, che era esibito e adorato in processione come un padreterno. Ma la volontà dei manifestanti, o per lo meno di una buona parte di essi, era quella di mandare a casa il governo Prodi, che eppure hanno votato ma che non ha soddisfatto in niente le loro aspettative. In un cartello si leggeva: "Un governo di merda". Una contraddizione palpabile e insanabile, che prima o poi non potrà non esplodere. Nuovi misfatti governativi fungeranno da detonatore. Anche se i falsi comunisti, in realtà revisionisti, neorevisionisti e trotkzisti, che strumentalizzano tanti sinceri comunisti escogiteranno nuove trappole per impedirlo. Una è già pronta, ed è la federazione della cosiddetta "sinistra radicale", che in pratica liquiderà il PRC e il PdCI, se non subito, di sicuro in un prossimo avvenire. Intanto nelle elezioni amministrative del 2008 le "liste unitarie" forse non porteranno i loro simboli. Meglio così comunque. Meno fasulle falce e martello si vedono in giro, più risalto acquisterà la vera falce e martello, quella inconfondibile del PMLI con l'effigie di Mao. Non pensando per un attimo al disegno e alla strumentalizzazione dei promotori della manifestazione, è stata una gioia profonda per i nostri occhi e per il nostro cuore vedere tanti compagne e compagni che hanno tinto di rosso la capitale, in cui sono convenuti da tutta Italia senza badare ai sacrifici. Molti non hanno dormito due notti di seguito, per il viaggio di andata e ritorno, e tutti hanno affrontato con gioia le 4 ore della marcia del corteo. Tantissimi i siciliani e i calabresi, i sardi sono arrivati con una nave. L'interminabile corteo era composto da operai, specie metalmeccanici, lavoratori, contadini, pensionati, disoccupati, precari, senza casa, migranti, tante donne, omosessuali, i giovani erano in maggioranza. Tutti militanti o elettori di PRC, PdCI, SD, Verdi. Molte le bandiere della Cgil nonostante il divieto di Epifani di portarle alla manifestazione. In un cartello si leggeva: "Cgil vendesi, cento anni di storia svenduti al PD". In un altro c'era scritto: "Non abbiamo governi amici, basta con i sacrifici". Un altro recitava: "Buon lavoro Veltrusconi". Qua e là si è sentito cantare "Bella ciao". Giordano pietisticamente si è rivolto a Prodi così: "Vai avanti, non sfiliamo contro di te. Ma ascolta questo popolo". Con arroganza il dittatore democristiano Prodi gli ha subito tappato la bocca: "Il popolo l'ho sempre ascoltato, ringrazio Giordano per la raccomandazione ma non ce n'era bisogno". La lettera aperta del PMLI Una Squadra di propaganda nazionale del PMLI, composta da compagne e compagni provenienti dall'Emilia-Romagna, dalla Toscana, dal Lazio, dalla Campania e dalla Sicilia e diretta dal compagno Federico di Roma, ha diffuso migliaia e migliaia di copie della Lettera aperta dell'Ufficio politico del PMLI alle compagne e ai compagni di base di PRC, PdCI, SD, che è stata accolta molto bene e con interesse. Qualcuno l'aveva già letta nel sito del PMLI apprezzandone in particolare il metodo e i toni. Si sono visti dei manifestanti leggerla con avidità. Diversi hanno chiesto come prendere contatto col PMLI e di essere iscritti nella mailing-list del Partito. Tutto il materiale di propaganda che avevano i nostri compagni, compreso "Il Bolscevico", è andato a ruba e terminato ben prima della partenza del corteo da Piazza Repubblica. Solo una minima parte, appositamente riservata, è stata diffusa in Piazza San Giovanni luogo dei comizi e del concerto. Il giovane compagno Federico della provincia di Modena, membro della Squadra di propaganda, in una nota informativa inviata al Centro del PMLI ha scritto: "La Lettera è risultata di una profonda concretezza che in un sol colpo ha spazzato via le menzogne che circolano intorno al PMLI, cioè che sarebbe un 'partito settario', un 'partito inconcludente', un 'partito che dà del trotzkista a tutti quelli che non la pensano come lui', ecc. La richiesta di dialogo e di dibattito avanzata dalla Lettera aperta ha dimostrato che in effetti il PMLI è un partito coi piedi saldamente per terra che, pur con una linea genuinamente marxista-leninista, sa bene che oggi il movimento operaio italiano è egemonizzato dai partiti revisionisti e trotzkisti. E proprio a questo serve il dialogo proposto dalla Lettera aperta: far capire agli iscritti ai partiti revisionisti l'erroneità delle posizioni dei loro partiti, mostrandogli che la porta del PMLI è aperta a loro, alle loro critiche e al dibattito che intendono aprire con noi. Chiaramente, questo non implica che tutte le persone che hanno preso in mano il volantino con la Lettera aperta dall'oggi al domani faranno la domanda d'ammissione. Anzi, magari per uno, due, dieci mesi non si faranno nemmeno sentire. La cosa importante è che in questi mesi sicuramente non si dimenticheranno dei contenuti della Lettera aperta e ci rifletteranno; il nostro auspicio è che queste riflessioni, unite magari ad uno studio più approfondito del marxismo-leninismo-pensiero di Mao (non tanto lo studio di Stalin e Mao, ma già quello di Marx, Engels e Lenin fa capire la coerenza delle posizioni del PMLI), li portino ad aprire una discussione con noi. Auspicio ancora maggiore è che questo dialogo li porti a prendere posto fra le fila del nostro Partito, a combattere per la rivoluzione dagli spalti del Partito marxista-leninista". La Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI ha scritto a tutti i membri della Squadra di propaganda la seguente e-mail: "Care compagne, cari compagni, siete stati grandi, grandi, grandi e rossi! Degli esempi di marxisti-leninisti che si muovono fra le masse come pesci nell'acqua, qualunque siano le circostanze e le missioni, come quella delicata che avete svolto il 20 ottobre alla manifestazione nazionale della 'sinistra radicale'. Per tale importante missione, che si ricollega a quelle storiche fatte dalle compagne e dai compagni della vecchia guardia e dalle generazioni immediatamente successive, e per l'esempio di coraggio e di iniziativa proletari rivoluzionari e marxisti-leninisti e di fiducia verso le masse di sinistra, i dirigenti nazionali del PMLI con alla testa il compagno Giovanni Scuderi vi rivolgono un caloroso e riconoscente ringraziamento. Sotto la direzione del compagno Federico, coadiuvato dai responsabili dei compagni delle varie città membri della Squadra di propaganda del PMLI, voi avete compiuto una missione politica di carattere storico che sicuramente smuoverà le coscienze delle compagne e dei compagni di base più avanzati e combattivi di PRC, PdCI e SD, e che apporterà nuovi militanti e simpatizzanti al PMLI. Essa rimarrà negli annali della storia del nostro amato Partito. Anche perché tutti voi non avevate fatto mai un'esperienza del genere. Contattare in piazza uno per uno, durante una manifestazione organizzata dai loro partiti, i nostri più diretti interlocutori per consegnare loro la Lettera aperta dell'Ufficio politico del PMLI. E lo avete fatto con impeccabile stile marxista-leninista e usando la massima dialettica. Ciascuno di voi merita un grande elogio, in particolare le compagne e i compagni che sono arrivati a Roma dalla lontana Troina, un paese interno della Sicilia. Dal vostro spirito di sacrificio, dalla vostra dedizione alla causa e dalla vostra combattività proletaria rivoluzionaria e marxista-leninista, i dirigenti nazionali del PMLI con alla testa il compagno Giovanni Scuderi ricavano nuova forza per assolvere fino in fondo i loro compiti. Tutto il Partito non può che ricavarne beneficio e incoraggiamento per far bene il lavoro in vista del 5° Congresso nazionale del PMLI. Viva i membri della Squadra di propaganda del PMLI del 20 ottobre 2007! Con i Maestri e il PMLI vinceremo!". 24 ottobre 2007 |