Ha favorito la cosca Arena della 'ndrangheta. Eletta con i voti dei mafiosi
Arrestata l'ex sindaco antimafia di Isola Capo Rizzuto
Carolina Girasole (area PD) è accusata di voto di scambio e di concorso esterno in associazione mafiosa
Carolina Girasole, ex sindaco antimafia PD di Isola Capo Rizzuto (Crotone) dal 2008 al 2013, poi candidatasi, trombata, alle ultime elezioni politiche alla Camera con Scelta civica di Monti, è agli arresti domiciliari, con l’accusa di essere stata eletta neopodestà della cittadina del crotonese con i voti della ‘Ndrina Arena. Sono 13 le ordinanze di custodia cautelare eseguite a carico di altrettante persone con accuse varie, dall'associazione a delinquere di stampo mafioso, alla corruzione elettorale, turbativa d’asta, usura, favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli arrestati alcuni affiliati alla ‘Ndrangheta, un poliziotto che avrebbe passato informazioni alla cosca e il marito dell’ex-sindaco che avrebbe chiesto esplicitamente appoggio alla cosca Arena, che fornì 1.350 voti.
La ricompensa, secondo gli inquirenti, sarebbe stata un'amministrazione attenta e accomodante nei confronti della cosca: attraverso l'indizione di una gara pubblica e la conseguente turbativa della gara vinta da un prestanome della cosca, gli Arena avrebbero ricavato 1 milione di euro dalla raccolta dei finocchi in un terreno di 78 ettari che era stato loro sequestrato nel 2005, e confiscato nel 2007.
L'ingloriosa fine dell'icona antimafia non è casuale se la si inquadra nel contesto del generale consolidamento in tutta Italia del legame tra criminalità organizzata e istituzioni, favorito da una totale mancanza di volontà e di azioni concrete di lotta contro la mafia da parte di tutti i partiti politici borghesi, e persino da leggi e provvedimenti che finiscono per favorire il radicamento di mafia, camorra, 'ndrangheta ecc..
Tutti i partiti politici borghesi, ribadiamo, compreso il PD. Nessun progetto avevano i dirigenti nazionali, regionali e locali del PD per invertire l'infiltrazione della 'ndrangheta nel comune di Isola Capo Rizzuto, già sciolto per mafia nel 2003, quando era guidato da un sindaco DS.
Cosa sta, peraltro, facendo il governo Letta-Alfano? Nulla! Quando ci vorrebbero piani di intervento straordinari economici e sociali per il Mezzogiorno d'Italia, contro la povertà dilagante, il degrado sociale, ambientale e urbanistico. Occorrerebbe fermare la spaventosa ecatombe di posti di lavoro, la desertificazione industriale e la disoccupazione di massa. Occorrerebbe un piano per il lavoro stabile, a salario pieno e tutelato sindacalmente, secondo le condizioni sancite nei contratti di lavoro e senza alcuna deroga, per tutti i disoccupati. Qualunque governo, nazionale, compreso il Letta-Alfano, regionale, locale, non si ponga l'obbiettivo di risolvere il problema della disoccupazione è automaticamente dalla parte della mafia e ne favorisce strategicamente il consolidamento politico e il radicamento sul territorio.
11 dicembre 2013