Giusta e sacrosanta protesta contro le precarie condizioni igieniche dell’Istituto
LE STUDENTESSE E GLI STUDEnTI DELL’IPSAR “ROSSINI” DI BAGNOLI OCCUPANO LA SCUOLA
Gravissime responsabilità della giunta provinciale di Napoli guidata dalla casa del fascio
I marxisti-leninisti solidarizzano con gli studenti in lotta
Dal corrispondente della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli
Nella notte del 4 novembre scorso gli studenti dell'“Istituto Professionale Statale per l'Enogastronomia e l'ospitalità Alberghiera” (IPSAR) "Gioacchino Rossini” avevano occupato i locali scolastici a Bagnoli (Napoli).
Una lotta sviluppata nei mesi di novembre e dicembre e che sta investendo l’intero quartiere con il sostegno convinto delle famiglie degli studenti e studentesse in lotta contro l’indifferenza della giunta provinciale di Napoli guidata dalla casa del fascio con in testa il presidente della Provincia, Antonio Pentangelo, e l’assessore all’edilizia scolastica, Maurizio Moschetti. Gli studenti hanno creato significativi slogan su tela affissi internamente ed esternamente all'edificio, per affermare con forza la loro presenza e denunciare la stato gravoso in cui versano da anni.
Punto centrale della protesta studentesca è la chiusura da più di un anno del plesso scolastico, o di una sua parte importante, che stenta a riaprire in balia delle false promesse del dirigente scolastico in unità d'azione con la giunta provinciale. Il tutto a discapito dell’orario scolastico, con doppi e tripli turni che stancano e sfiancano i ragazzi e le ragazze del “Rossini”. Al danno, poi, si aggiunge la beffa: infatti nel plesso centrale la situazione infrastrutturale e igienica sono vergognose, al punto da poter mettere in pericolo la salute dei presenti, come hanno denunciato a più riprese gli studenti in lotta. Le pareti fatiscenti e pericolose con porzioni di calcestruzzo che potrebbero crollare da un momento all'altro, addirittura in un'aula il muretto divisorio con l’esterno è sprovvisto di un'intera parte, finestre gravemente danneggiate in molti casi sprovviste di maniglie e perennemente chiuse, grandissimi cumuli di polvere che in molti casi rendono difficoltosa la semplice respirazione e la totale assenza di carta igienica e saponi detergenti per non parlare della pericolosità strutturale dell'edificio stesso.
Il 15 novembre scorso, inoltre, gli studenti e le studentesse dell’IPSAR si sono visti protagonisti poi della repressione delle forze di polizia che hanno costretto tutti i ragazzi a sfollare l'edificio occupato. Successivamente, con un grande coraggio che ha avuto un discreto richiamo in città, i combattivi studenti hanno ripreso lo stato si agitazione annunciando l'assemblea permanente, attraverso questo provvedimento richiedendo al dirigente scolastico un immediato incontro per un tempestivo intervento di manutenzione con l'assessore della provincia all'edilizia scolastica, Moschetti, affinché si creino i reali presupposti per la salvaguardia dello studio ma soprattutto per l’incolumità dell’istituto durante lo svolgimento delle lezioni, alunni e non.
I marxisti-leninisti, invitati direttamente dall’Assemblea generale degli studenti e dalle studentesse del “Rossini”, hanno espresso la loro solidarietà partecipando in prima fila ad una delle giornate di lotta con il Segretario della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del Partito, compagno Andrea, che ha espresso l’appoggio delle compagne e dei compagni napoletani alla combattività espressa dalle studentesse e gli studenti in occupazione.
18 dicembre 2013