Contro la privatizzazione del servizio pubblico
Enorme successo dello sciopero generale del trasporto pubblico in italia
Adesioni fino al 95%. A Torino lo sciopero esteso da 4 a 24 ore. I lavoratori portano un cartello con la caricatura di Fassino-Hitler e bruciano in piazza volantini del PD
Grande adesione allo sciopero generale di 4 ore del trasporto pubblico in Italia, con adesioni fino al 95% e blocco quasi totale nei grandi centri urbani, da Milano a Palermo. I lavoratori hanno incrociato le braccia da Nord a Sud per richiedere il rinnovo del contratto di lavoro fermo dal 2007, ma anche contro la generalizzata politica di tagli e di privatizzazione del settore, portata avanti dal governo centrale e dai comuni, che mette a rischio oltre che migliaia di posti di lavoro, la possibilità di manutenzione e ammodernamento del parco mezzi e, dunque, la sicurezza dei lavoratori e degli utenti.
La città più calda della protesta è stata Torino, dove lo sciopero è durato per ben 24 ore con una delle adesioni più alte: ben l'89% dei 5mila dipendenti della GTT (Gruppo Torinese Trasporti) non si è recato al lavoro.
La contestazione antistituzionale dei lavoratori torinesi del trasporto pubblico è stata durissima. Ben sette cortei hanno sfilato nel corso della giornata fin sotto il comune per ribadire il sonoro “NO!” dei dipendenti alla privatizzazione del 49% delle quote societarie imposte con piglio ducesco dal neopodestà Pietro Fassino, PD, in quanto essa aprirà le porte a centinaia di licenziamenti e a un aumento del costo del servizio per gli utenti. Ma il neopodestà fa orecchie da mercante e va avanti nel suo progetto antipopolare. Non a caso il sindaco di Torino che calpesta sotto i suoi piedi milionari i diritti dei lavoratori e delle masse popolari è stato ritratto con le sembianze di Hitler in un cartello portato in piazza dai dipendenti GTT, che hanno anche bruciato alcuni volantini del PD, il partito punta di diamante del processo di svendita e privatizzazioni dei servizi pubblici non solo a Torino, ma in tutta Italia.
18 dicembre 2013