La Polizia di Letta-Alfano carica gli studenti a Milano
Il manganello, i pestaggi le aggressioni delle “forze dell'ordine” ai cortei e alle manifestazioni sono diventati le usuali risposte del governo Letta-Alfano alle richieste delle masse popolari. E' successo anche a combattivi studenti milanesi, in piazza il 16 dicembre per difendere il diritto allo studio dai micidiali attacchi della giunta Maroni, (Lega), che si avvia al taglio degli interventi di sostegno al reddito per chi studia. I conti sono presto fatti. Mentre al buono scuola per le private vengono sottratti 3 milioni di euro, da 33 a 30 milioni, per gli studenti che frequentano le scuole pubbliche il taglio è ben più consistente. Meno 18,5 milioni per un finanziamento complessivo che si limiterà a 5 milioni di euro.
Un provvedimento che avrà come conseguenza devastante l'espulsione dalla scuola pubblica di migliaia di studentesse e studenti le cui famiglie saranno impossibilitate a sostenere le spese per gli studi dei propri giovani.
Un sopruso talmente brutale da provocare la durissima protesta degli studenti milanesi che hanno assediato il Pirellone, sede del governo regionale lombardo, mentre un gruppo di coetanei e insegnanti interrompeva il consiglio Regionale in atto. In piazza Duca d'Aosta i manifestanti sono stati violentemente caricati e manganellati dalla polizia di Letta-Alfano che, in assetto antisommossa, impediva l'accesso al Pirellone. Gli studenti hanno coraggiosamente provato a forzare il blocco protetti dai libri-scudo di gommapiuma, tra cui “IL Capitale” di Marx eil “Che Fare” di Lenin.
A tutti gli studenti milanesi e lombardi, ai sei giovani feriti in piazza, va tutta la solidarietà militante del PMLI.
Ancora una volta gli studenti hanno mostrato di essere determinanti nella lotta contro il governo Letta-Alfano, l'austerità, le tasse, Equitalia, la povertà da esso incrementate e contro i provvedimenti antipopolari delle giunte regionali e locali, riuscendo allo stesso tempo ad alzare il livello della denuncia politica contro le istituzioni borghesi e ad isolare ed espellere dal movimento, che da oltre una settimana sta portando in piazza masse consistenti in lotta, i provocatori fascisti che tentano di prenderne la testa.
A questi giovani combattenti chiediamo di valutare quanto la Commissione giovani del CC del PMLI ha scritto nel suo appello “giovani date le ali al vostro futuro”. Infatti è necessario che i giovani impegnati nelle lotte antigovernative, antistituzionali, antifasciste prendano in considerazione che l'unica vera alternativa alle sofferenze delle masse popolari e giovanili, alla disoccupazione, al precariato, all'assenza di istruzione pubblica e gratuita, è la distruzione di questo sistema fondato sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e la sua sostituzione con il socialismo, la società dei lavoratori, con classe operaia al potere. I giovani che aspirano ad una società diversa aprano un confronto franco e aperto con il PMLI, l'unico Partito che in Italia si batte per la rivoluzione socialista!
18 dicembre 2013