Inaugurazione della nuova Sede centrale del PMLI e de “Il Bolscevico”
Una grande festa proletaria
Calorosi e prolungati applausi alla conclusione del Saluto del Segretario generale
Scuderi: “Abbiamo cinque assi con i quali possiamo vincere Tutte le partite”
La nuova Sede centrale del PMLI e de “Il Bolscevico” è, come ha splendidamente detto il Segretario generale del Partito, nel suo Saluto una “grande vittoria politica, organizzativa e finanziaria”.
Ed è stata una grande e gioiosa festa proletaria, caratterizzata da uno spirito di unità, interesse e sollecitudine verso il Partito a coronare il 1° febbraio, a quasi tre mesi dal trasferimento effettivo avvenuto il 7 Novembre, il vincente sforzo collettivo di testa, braccia e cuore che ha impegnato tutti i dirigenti e militati di base, simpatizzanti e amici in “un'impresa senza precedenti – come ha sottolineato il Segretario generale del PMLI - che ha fatto crescere politicamente chi vi ha partecipato in riferimento alla spirito di Partito, al gioco di squadra, alla disciplina proletaria rivoluzionaria, alla responsabilità e all'impegno personale nel risolvere i problemi generali del Partito, alla consapevolezza che se non si tira tutti insieme la carretta è impossibile farla muovere e portarla alla destinazione”.
Per motivi di spazio e finanziari alla festa erano invitati i membri del Comitato centrale e dell’Ufficio politico del PMLI, i Redattori de “Il Bolscevico”, i delegati delle istanze toscane del Partito e alcuni simpatizzanti e amici stretti del Partito.
Diversi gli apprezzamenti degli invitati sulla nuova bellissima Sede in via Antonio del Pollaiolo 172a in Firenze che, più funzionale rispetto a quella di via Gioberti 101, ha consentito un salto di qualità nel lavoro politico e organizzativo del Partito e de “Il Bolscevico”, nella distribuzione del materiale, tra cui la grande e ammirata biblioteca, un patrimonio, unico nel suo genere in Italia, che conserva oltre alle pubblicazioni del Partito, migliaia e migliaia di volumi e pubblicazioni dei Maestri sul marxismo-leninismo e la storia del movimento operaio italiano e internazionale, ora sistemata nel lungo corridoio della nuova Sede.
Sin dall'ingresso, addobbato con il simbolo del PMLI, le bandiere dei Maestri e del Partito, i mobili e le attrezzature storiche, tra cui il primo tavolo, la prima sedia, il primo ciclostile, le compagne e i compagni che hanno visitato la Sede hanno avuto la consapevolezza di un Partito, il più antico tra quelli oggi presenti in Italia, dal carattere autenticamente rosso e rivoluzionario, dalle radici ben salde nella propria storia, valorizzata, calata concretamente nel presente e proiettata strategicamente nel futuro. L'attenta compagna simpatizzante Sara ha immediatamente colto il rivoluzionario carattere politico della Sede e di chi la frequenta e vi lavora giornalmente, che poi è il carattere politico del Partito e dei suoi militanti, simpatizzanti e amici: “Sono stata accolta in un ambiente curato, nei minimi dettagli, una Sede grande, luminosa e rossa cosa non di secondaria importanza. Osservando la Sede ho preso atto di ciò che già avevo percepito tramite internet e cioè un Partito superorganizzato, attento ai minimi dettagli e dei compagni laboriosi, complici che mettono tutta la loro dedizione e passione alla giustissima causa del socialismo”.
Nel salone della Redazione centrale le compagne e i compagni invitati all'inaugurazione hanno apprezzato i ritratti dei 5 Maestri, che venivano portati in piazza negli anni Settanta e successivamente posti nelle cornici regalate al Partito dagli artigiani di San Frediano, il rione antifascista dove era situata la prima Sede di via dell'Orto, ma anche gli ingrandimenti di foto storiche della lotta di classe in Italia, gli scioperi operai del Marzo '43, l'occupazione delle terre in Sicilia, i cortei del Sessantotto, nonché il pannello rosso con la parola d'ordine: “Non un minuto vada perso. Tutto il tempo venga dedicato alla rivoluzione” e la gigantografia rossa con delle mimose, disegnata e donata alla Commissione per il lavoro femminile del CC del PMLI dalla compagna Nerina Paoletti, alias Lucia, pioniera del Partito deceduta nel 2006. Assieme al suo ritratto nel salone della Redazione centrale, ci sono quelli degli altri compagni deceduti: Marco Marchi, Vincenzo Falzarano, Ferruccio Panico.
Gli ospiti hanno avuto modo di vedere tutte le altre stanze addobbate con gli immancabili ritratti dei Maestri, le storiche prime pagine de “Il Bolscevico” e nella stanza del Segretario generale, dove, oltre all'imponente prima bandiera col simbolo del PMLI portata in piazza negli anni Settanta, in bella vista gli apprezzati doni che le Cellule e le Organizzazioni hanno fatto al Partito nel corso degli anni.
Sull'ingresso gli ospiti erano fraternamente accolti dal Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, dal compagno Mino Pasca, in rappresentanza della Redazione centrale de “Il Bolscevico” e dalla compagna Claudia del Decennale, Segretaria del Comitato provinciale di Firenze.
Nel salone della Redazione centrale, dove si è tenuta l'inaugurazione ufficiale, la vivace atmosfera era allietata dalle storiche canzoni di lotta e da un ricco e gustoso buffett preparato dalle compagne militanti, simpatizzanti e amiche. Qui si sono riuniti tutti i presenti, fra cui la piccola Stella, figlia di una coppia di marxisti-leninisti, quasi cinque mesi e già rossa, come attestava la spilla di Lenin appuntata sulla tutina. Tra le compagne la pioniera Patrizia Pierattini e una giovanissima di nemmeno dodici anni che ha lavorato all'allestimento del buffet.
Ben rappresentati i giovani simpatizzanti e amici che hanno avuto delle discussioni col compagno Federico Picerni, Responsabile della Commissione giovani del CC del PMLI.
Alle 16,30 circa i compagni dirigenti si sono disposti al tavolo della presidenza e la compagna Monica Martenghi ha salutato e ringraziato tutti, dando notizia che i compagni dirigenti assenti giustificati, tra cui i compagni Denis Branzanti e Franco Di Matteo, hanno inviato calorosi messaggi d'auguri che, disposti in una cesta rossa, potevano essere letti da tutti.
Il Saluto di Scuderi
ll Segretario generale alla presidenza circondato da altri dirigenti nazionali del Partito, dai primi pionieri ai più giovani, ha pronunciato con forza un lucido, lungimirante e appassionato discorso di Saluto in cui ha tirato le somme del processo che ha portato a questa “grande vittoria politica, organizzativa e finanziaria”, ringraziando tutti coloro, “il cui nome rimarrà per sempre iscritto a caratteri d'oro negli annali del PMLI, che vi hanno concorso, sotto la direzione del compagno Malesci e della compagna Martenghi “che ci hanno coinvolto nel lavoro di squadra in maniera impeccabile, dandoci l'esempio personale nel lavoro di sgobbo” e del compagno Mino Pasca che ha svolto un ruolo fondamentale per intranet e la realizzazione autogestita de “Il Bolscevico”, insieme a due generosissime compagne dirigenti, al grafico e fotografo storico del Partito e a un valente giovane compagno di base esperto rosso di informatica.
Una vittoria che il Segretario generale ha interpretato magistralmente, in un passaggio calorosamente applaudito, nel quadro del suo concreto percorso storico, mostrando come essa è nata dal vigore politico e organizzativo del PMLI, dal robusto carattere politico, dal senso del dovere, dalla solida disciplina rivoluzionaria dei marxisti-leninisti italiani, “animati dallo spirito di Yu Kung che spianò le montagne”, oggi come agli inizi del nostro percorso. Oggi come allora, quando la grande compagna Lucia giocò un ruolo determinante nel mettere su la “prima cara Sede in via dell’Orto 26” e nel tirare avanti la carretta, nonostante la durezza delle condizioni di lavoro. Oggi come nel corso dei 21 anni di apertura della seconda sede del PMLI, in via Gioberti 101, tenuta dal compagno Emanuele Sala, amato dirigente del PMLI, circondato durante l'inaugurazione dall'affetto di tutti i compagni. Egli ogni giorno, finché la vista glielo ha concesso, ha viaggiato da pendolare, con abnegazione proletaria rivoluzionaria senza pari per garantire l'apertura. Sono questi gli esempi che il compagno Segretario ha voluto citare, ricordando a tutto il Partito che il marxista-leninista vive e cresce tra le masse, privilegiando il megafono alla tastiera in uno spirito di squadra fatto di “semplicità, modestia, sobrietà, essenzialità, adattamento, aiuto reciproco, difesa e rispetto del materiale del Partito”, temprandosi nel corretto lavoro di critica e autocritica, finalizzato alla correzione degli errori e alla massima unità e solidarietà di classe e marxiste-leniniste di tutto il Partito.
Nel corso del suo discorso Scuderi ha salutato fuori testo la luminosa Stellina rossa, al centro delle attenzioni di tutti i presenti, e la giovane Martina che “partecipò” in culla al Terzo Congresso nazionale del PMLI nel lontano 1985.
Il tema della povertà del Partito, che si regge unicamente sui generosissimi sforzi economici di compagne e compagni operai, precari, molti dei quali hanno perso il lavoro a causa della crisi, disoccupati, pensionati, studenti ha occupato un passaggio consistente del Saluto. In esso il Segretario generale ha correttamente messo in relazione la povertà del Partito con la povertà del nostro amato popolo. Un problema gravissimo che può essere superato in parte con l'aiuto di “tutti i sinceri fautori del socialismo a qualsiasi partito, gruppo o movimento essi appartengono”, una volta che essi prenderanno coscienza che in Italia il loro vero Partito, l'unico che difende veramente gli interessi del proletariato e delle masse popolari ha bisogno del loro sostegno.
Ciò potrà essere ottenuto stando sempre “in prima fila contro il governo affamatore e servo del capitalismo Letta-Alfano e contro il nuovo cavallo della classe dominante borghese, il Berlusconi democristiano Matteo Renzi”, essendo i primi e più risoluti, in base alla parola d'ordine del Partito “Studiare, concentrarsi sulle priorità, radicarsi; radicarsi, concentrarsi sulle priorità, studiare”, nel denunciare le malefatte dei governi locali, partendo dai bisogni concreti delle masse, conquistando, con il corretto lavoro di massa, le ragazze e i ragazzi più coscienti, avanzati e combattivi, dando battaglia al XVII Congresso della Cgil.
Ha poi affermato: “Noi abbiamo in mano cinque assi, che nessuno in Italia ha. Con questi assi, che sono Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao, noi possiamo vincere tutte le partite, e se anche ne perdessimo qualcuna siamo sempre in grado di rifarci. Non c’è al mondo cosa più bella, più utile e gratificante che dedicare la propria vita”. Su questa convinzione vanno conquistati militanti, simpatizzanti e amici, lavorando con tranquillità e serenità per affrontare le “migliaia e migliaia di chilometri da percorrere, pieni di ostacoli e insidie e tutti in salita” per raggiungere la nostra meta strategica, il socialismo.
Sulle parole d'ordine lanciate con forza dal Segretario generale è partito un caloroso e prolungato applauso di tutti i presenti.
La compagna Martenghi ha intonato Bandiera Rossa, seguita da tutti i presenti, in un clima di gioiosa unità rivoluzionaria.
La conclusione dell'iniziativa
Il compagno Scuderi ha continuato ad essere l'animatore della festa con l'entusiasmo che lo contraddistingue e, accerchiato dall'inizio alla fine da veri e propri capannelli di compagni e amici desiderosi di discutere con lui delle più svariate questioni, ha parlato con tutti interessandosi di tutto e contribuendo a costruire quel clima di unità e sincera fraternizzazione che ha caratterizzato l'iniziativa che, nell'ultima parte è proseguita con il ricco buffet. Un clima che è stato costruito anche grazie all'interesse verso la vita, le conquiste, le vicissitudini del Partito mostrato in questa inaugurazione, come nelle recenti fasi del Partito, dai figli, dai famigliari, dagli amici dei compagni e delle compagne del Partito ai quali va l'infinita riconoscenza del PMLI. La loro presenza è l'ulteriore verifica importante e significativa della simpatia, della stima, dell'ammirazione crescente che suscita il Partito.
Un'amica, alla quale sono andati calorosi applausi e i ringraziamenti dei presenti, ha confezionato la splendida e gustosissima torta rossa, completamente artigianale, sulla quale campeggiavano falce e martello ed effigie di Mao e la scritta “Viva la nuova Sede centrale”.
Nell'ultima fase dell'iniziativa i dirigenti si sono riuniti dietro la presidenza e in un simbolico e concreto gesto di continuità il compagno Scuderi e il compagno Pasca, pioniere del PMLI hanno tagliato insieme la torta dell'inaugurazione della nuova Sede, mentre veniva stappato lo spumante.
Ha concluso l'iniziativa il compagno Pasca salutando e ringraziando i presenti per aver condiviso lo sforzo del Partito per l'allestimento e il trasloco e per i contributi futuri che ci sono indispensabili. Dopo la conclusione ufficiale dell'iniziativa, diverse compagne e compagni simpatizzanti e amici si sono trattenuti ancora a discutere per oltre un'ora e per aiutare a riallestire le postazioni di lavoro. Il Centro del Partito e “Il Bolscevico” corroborati da questa splendida festa rossa riprenderanno, come sempre a tirare la carretta della Lunga Marcia del PMLI con rinnovato entusiasmo, fiducia e forza verso i propri obbiettivi a medio e lungo termine.
5 febbraio 2014