Comunicato della Cellula "Vesuvio Rosso" di Napoli del PMLI
Solidarietà ai precari Bros colpiti dalla repressione del regime neofascista!
La Cellula "Vesuvio Rosso" di Napoli del PMLI esprime la più ampia e fraterna solidarietà alle precarie e ai precari Bros colpiti da una durissima ordinanza firmata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Eduardo De Gregorio. Pesantissime le accuse che vanno dall'associazione a delinquere, al furto aggravato fino all'interruzione di pubblico servizio e all'invasione di edifici. Queste accuse, nei fatti, sanciscono l’arbitrio di trattare come reato qualunque lotta e rivendicazione di carattere sociale che veda come controparte le istituzioni borghesi dominanti.
Se si eccettua il primo tentativo avvenuto nel 2002, che produsse il proscioglimento dei combattivi precari, si tratta di un attacco della magistratura senza precedenti, che ricorda tristemente i Tribunali speciali del regime fascista e che vede nella giunta antipopolare Caldoro e dell'assessore alla disoccupazione Severino Nappi un ruolo determinante sul fronte repressivo. Significativo anche il silenzio del neopodestà narcisista e megalomane De Magistris e del suo esecutivo antipopolare che fa pensare a una cabina di regia ben studiata e che non può essere solo frutto delle denunce della Digos napoletana.
A chi giova questa nuova e vigliacca ondata repressiva: a chi non dà risposta ai bisogni di una città ridotta allo stremo e alla povertà dilagante; a chi gioca sporco pur di liberarsi di un movimento di opposizione sociale che non si piega agli intrighi di palazzo e che, con le sue denunce e la sua presenza in piazza, è diventato un intralcio al solito e vecchio dispiegarsi della politica occupazionale basata sul clientelismo e sulle illusioni elettoralistiche dei governanti borghesi.
Un fatto di una gravità inaudita che mira ad annientare il combattivo movimento dei precari di Napoli e provincia in lotta per essere inseriti definitivamente nel progetto, mai partito, della raccolta differenziata porta a porta per cui sono stati formati. Ma i precari non devono abbassare la testa, ma rispondere immediatamente a questo giro di vite ordito dalle istituzioni locali in camicia nera con la piazza, manifestando apertamente il loro dissenso contro questa ondata repressiva senza precedenti.
Giunge piena, forte e fraterna la solidarietà dei marxisti-leninisti partenopei, soprattutto a coloro che sono stati colpiti da provvedimenti come la misura cautelare degli arresti domiciliari e dell'obbligo di dimora nel comune di residenza.
Non saranno gli arresti e accuse così vergognose che fermeranno la lotta dei combattivi precari Bros dei lavoratori, precari, occupanti di case che lottano per difendersi dagli attacchi di padroni e dai governi della borghesia.
Libertà per tutte/i!
La Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI
Napoli, 13 febbraio 2014