Nessuna bonifica seria ed efficace del territorio inquinato è stata fin qui avviata
Il governo minimizza la tragedia della Terra dei fuochi
Nel frattempo la popolazione continua a morire per inquinamento
Per il governo del Berlusconi democristiano Renzi l'emergenza connessa all'inquinamento e alla bonifica della Terra dei fuochi è come se non esistesse.
La Terra dei fuochi è quel territorio, compreso tra la provincia di Napoli e la provincia di Caserta, interessato da continui roghi tossici appiccati alle discariche abusive che appestano il territorio. Inoltre, dopo le rivelazioni del pentito Schiavone relativo ai rifiuti nucleari nella zona interessata tra Napoli e Caserta, l’allarme era cresciuto al punto che l’area che andava da Casal di Principe fino a Giugliano di Napoli risultava essere tra le aree più compromesse d'Italia sotto il profilo ambientale. A ciò si aggiunge il gravissimo dato relativo al tasso di mortalità tumorale, addirittura il più alto del continente, nonché le continue emergenze rifiuti che hanno solo aggravato lo stato di inquinamento e di illegalità in cui versa il territorio.
La reazione del nuovo nero esecutivo sembra invece improntata a negare o comunque minimizzare i gravissimi fatti della Terra dei fuochi. Lo conferma il documento della Commissione interministeriale sui "Risultati delle indagini tecniche per la mappatura dei terreni destinati all'agricoltura della Regione Campania". Balza subito all’occhio il grafico con cui la Commissione avrebbe racchiuso in un risicato quanto ridicolo 2% il territorio effettivamente a rischio per le sostanze pericolose interrate dalla camorra organizzata negli ultimi trent’anni. Il resto del territorio, secondo questo fantomatico “studio” sarebbe sano, tutt’altro che pericoloso, smentendo le proteste delle decine di comitati territoriali che da diverso tempo hanno denunciato questa autentica vergogna sul fronte ambientale. Va, invece, ricordato che attualmente manca un registro dei tumori relativo alla Terra dei fuochi tale da avere un effettivo screening territoriale che dia degli indici certi su quante persone si stanno ammalando o, peggio, sono decedute. Va aggiunto che in ventidue anni sono stati smaltiti nella Terra dei fuochi oltre 10 milioni di tonnellate di rifiuti di ogni specie: dal 1991 al 2013 sono state censite da Legambiente 82 inchieste per traffico di rifiuti, con 915 ordinanze di custodia cautelare, 1.806 persone denunciate e il coinvolgimento di 443 aziende in gran parte del Centro e del Nord Italia. Negli ultimi cinque anni nella Terra dei fuochi si sono concentrati 205 arresti per traffici e smaltimenti illegali, pari al 29,2% del totale nazionale, e oltre mille sequestri, il 10% di quelli effettuati in tutta Italia.
Lo scrittore anticamorra Roberto Saviano è intervenuto criticando fortemente il documento e affermando: tutti i dati che dovrebbero allarmare e sono “già dimostrati dalle inchieste, dove sono finiti? Cancellati, e al loro posto arriva quel 2% come un pugno nello stomaco, che toglie il respiro e annebbia la vista”. E snocciola alcuni dati interessanti: per quanto riguarda i roghi monitorati, ad esempio, a essere prese in considerazione sono state soltanto quelle aree per cui si è reso necessario un intervento dei Vigili del fuoco superiore alle cinque ore. Ben 6.915 roghi sono stati censiti dalla Prefettura di Caserta tra il gennaio 2012 e il dicembre 2013: “nulla importa che dai calcoli siano escluse le aree agricole vicine agli impianti di smaltimento dei rifiuti o le cosiddette 'aree vaste' già contaminate come 'Lo Uttaro' – aggiunge Saviano - per le quali c’è da attendere un'analisi più approfondita che sarebbe dovuta durare un anno”. Inoltre, non sono stati fatti carotaggi, ma si rimanda sempre e genericamente ad analisi successive, a prelevamenti di campioni dal sottosuolo. Il 74% dei circa duemila siti censiti non ha avuto alcuna bonifica, mentre chi ha inquinato quei 21,5 chilometri quadrati di territorio ha potuto farlo perché non ha rischiato e, tuttora, non rischia nulla. Ancora: si sono accumulati oltre 5 milioni di ecoballe corrispondenti a 6 milioni di tonnellate di rifiuti che non potrebbero essere smaltiti con termovalorizzazione perché non composti a norma.
Il documento della Commissione chiarisce perfettamente che cosa vuole fare in futuro il governo del Berlusconi democristiano Renzi: insabbiare la questione Terra dei fuochi e con sé tutta l’emergenza che va dal carotaggio alle bonifiche, dallo smaltimento dei rifiuti speciali e nucleari alla partenza della raccolta differenziata porta a porta in tutto il territorio campano, soprattutto nella città di Napoli. Gravi responsabilità ricadono sul ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina che non ha rilasciato alcuna dichiarazione su questo vergognoso documento della Commissione interministeriale che ha circoscritto il dramma della Terra dei fuochi a 64 ettari di terreno. Responsabilità ben più gravi sono da imputare al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, già in carica nello scorso governo Letta, e che ancora deve avviare un serio e approfondito screening sanitario nelle zone della Campania più colpite dal disastro ambientale.
La parola va data direttamente alle associazioni e ai comitati territoriali che a decine presidiano la zona, organizzando assemblee, cortei, manifestazioni, presidi per non far abbassare il livello di attenzione su questa problematica che, giorno dopo giorno, sta costruendo un genocidio “bianco”, un genocidio di Stato, con non poche persone che sono decedute per linfomi e tumori maligni. L’esatto contrario di ciò che ha fatto la Commissione interministeriale che se ne è infischiata delle opinioni e delle esperienze locali delle popolazioni colpite.
Insomma la politica del governo Renzi è in linea e continuità con quella dei governi che l'hanno preceduto da Letta a Monti a Berlusconi al punto da far scrivere a Saviano “la parola d'ordine di questa operazione è una sola: minimizzare. Minimizzare l'emergenza connessa all'inquinamento dei suoli in Campania. Minimizzare l'entità dei danni subiti dall'ambiente. Minimizzare l'impatto che l'inquinamento ha sulla vita e sulla salute delle persone. Minimizzare le colpe di chi si è reso responsabile e complice di questo disastro. Minimizzare l'entità del disastro”.
26 marzo 2014