All'istituto comprensivo statale Gregorio Caloprese di Scalea (Cosenza)
Renzi accolto a suon di fischi e contestazioni all'arrivo in Calabria
Matteo Renzi, il Berlusconi democristiano, è stato accolto da dure contestazioni all'arrivo in Calabria nella sua prima visita da presidente del Consiglio nella punta dello Stivale.
E' accaduto all'istituto comprensivo statale Gregorio Caloprese di Scalea (Cosenza), mercoledì 26 marzo.
All'arrivo del premier fischi e contestazioni, le mamme degli alunni hanno esposto uno striscione "Siamo indignate chiedeteci perché?", lamentando la mancanza di lavoro e futuro per i loro figli.
Altro striscione quello dell'associazione “Sanità è vita”: "Sanità: condannati a morte".
Quindi l'ex personale Ata della scuola con i cartelli: "Grazie alla spending review
dal 31 marzo io e la mia famiglia non avremo un futuro" e “Via le ditte dalle scuole”.
E ancora cartelli contro la compagine governativa da parte di semplici cittadini di Scalea (ennesimo comune calabrese sciolto per mafia pochi mesi fa): "Renzi stai sereno vai da Berlusca" e "Renzi perché Gentile no e Barracciu sì?".
Da parte sua il ducetto fiorentino ha snocciolato tutta una serie di “riforme” da attuare per il “bene della scuola” e per “combattere la 'ndrangheta” cercando di accreditarsi come paladino degli interessi degli studenti o come vittima anche lui del precariato: "Mia moglie è un'insegnante precaria".
Come si vede però non gli crede nessuno (quale 'ndrangheta volete che combatta uno che si porta Gentile nel governo? Che vede il suo governo sostenuto esattamente da chi governa e da destra la Calabria con una giunta regionale nera e filomafiosa e cioè Scopelliti e i Gentile, tutti nel NCD di Alfano?) ed è curioso notare come nonostante i mass media del regime neofascista parlino di “luna di miele” fra gli italiani e Renzi, da poche settimane a palazzo Chigi, appena costui mette piede in Calabria accompagnato dal suo ras locale Ernesto Magorno, PD, per fare campagna elettorale per le europee (altro che i problemi della scuola, che lui aggraverà, è venuto a fare campagna elettorale questa è la verità e lo si è capito benissimo) viene sommerso da una valanga di fischi da parte di una popolazione che non crede più nelle illusioni elettorali e che ogni giorno di più vive sulla propria pelle le “delizie” del capitalismo a cominciare dalla miseria, dalla crisi, dalla 'ndrangheta, dallo sfascio della scuola pubblica fino alla tremenda piaga del precariato.
Come si vede la Calabria non è una terra di conquista elettorale per banditi come lui e i suoi compari!
Evviva le contestazioni al Berlusconi democristiano Renzi a Scalea!
Come dice il Documento ad hoc dell'Ufficio politico del PMLI: “Spazziamo via il governo del Berlusconi democristiano Renzi!
Solo il socialismo può cambiare l'Italia e dare il potere al proletariato”.
Giordano – provincia di Cosenza
2 aprile 2014