Al vertice dell'Aja
35 paesi si accordano sulla sicurezza nucleare
Contrari Cina e Russia

 
Il terzo vertice sulla sicurezza nucleare che si è tenuto all'Aja il 25 marzo scorso si è concluso con l'approvazione di un documento finale, il Comunicato dell'Aia, sottoscritto dai rappresentanti dei 53 paesi partecipanti dalle Nazioni Unite, dall'Unione Europea, dall'Organizzazione Internazionale della Polizia Criminale e dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea). Ma solo in 35 hanno votato a favore del protocollo per rafforzare il regime internazionale di sicurezza nucleare fondato sugli standard dell’Aiea e proposto da Usa, Olanda e Corea del Sud.
Il documento finale del vertice indica la necessità di ridurre la quantità di materiale nucleare o di qualunque materiale radioattivo che potrebbero essere usati nella produzione di “bombe sporche”, di armi nucleari da parte di “terroristi”, e il rafforzamento degli scambi di informazioni internazionali e della cooperazione internazionale.
Nella conferenza stampa alla fine del vertice il presidente americano Barack Obama, soddisfatto dai risultati, ha sostenuto che il terrorismo nucleare sarebbe “la più immediata ed estrema minaccia alla sicurezza globale”. Che in attesa di essere messa in pericolo da presunti “terroristi” nucleari o non è continuamente attaccata dagli interventi militati, messi in pratica o minacciati, dai paesi imperialisti. Soddisfatta anche la Cina che attraverso il vice direttore dell'Organo Cinese dell'Energia Atomica, Wang Yiren, ha sottolineato che il risultato più importante del summit è stato il consenso raggiunto dai leader partecipanti sul sistema di sicurezza nucleare mondiale.
La priorità è "eliminare gli anelli deboli della sicurezza nucleare", ha spiegato il ministro olandese degli Esteri, Frans Timmermans, è “una competenza dei Paesi”
ma deve essere "rafforzata a livello internazionale attraverso lo scambio di esperienze o applicando le linee di condotta dell'Aiea”. Nel documento però non sono indicate misure legalmente vincolanti e la sua applicazione è demandata alle “misure volontarie” per il controllo dei materiali radioattivi che i singoli paesi decideranno di prendere. Il documento che non ha alcun impegno vincolante è stato firmato persino da Israele.
Un protocollo aggiuntivo per rafforzare il regime internazionale di sicurezza nucleare basato sulle direttive dell’Aiea da inserire nella legislazione dei singoli Stati e per permettere all'agenzia di inviare missioni nei singoli paesi per valutare la sicurezza dei materiali nucleari posseduti, proposto da Usa, Olanda e Corea del Sud, è stato firmato dai rappresentanti di 35 paesi. Non hanno messo la loro firma tra gli altri Russia, Cina, India, Pakistan e Nigeria.

9 aprile 2014