Sorprendente affermazione di Bergoglio al raduno degli studenti e delle scuole cattoliche organizzato dalla CEI
Il papa: la scuola non è neutra. Ma non scende sul piano di classe
Migliaia fra insegnanti, genitori, educatori e studenti cattolici hanno partecipato in piazza San Pietro in Vaticano ad un incontro con papa Francesco organizzato dalla CEI il 10 maggio scorso, come parte del progetto “La Chiesa per la scuola”. Anche la cattolica e amica delle scuole private Stefania Giannini (Scelta civica), ministra dell'Istruzione, è apparsa al cospetto del papa, “per ascoltare una lezione speciale in questa classe altrettanto speciale che è la Chiesa di Roma”, aggiungendo che “la scuola italiana guarda a lei con vicinanza e affetto”. In barba alla laicità della scuola italiana.
Nel discorso che ha tenuto in questa occasione, Bergoglio ha sottolineato: “L'educazione non può essere neutra. O è positiva o è negativa; o arricchisce o impoverisce; o fa crescere la persona o la deprime, persino può corromperla”. Sorprendente affermazione, di certo più vicina alla realtà rispetto a quanto sostengono gli apologeti della presunta “imparzialità” dell'istruzione. Solo che il papa non scende sul piano di classe. Il suo è un discorso puramente morale e idealista.
In realtà l'istruzione non è neutra poiché è investita in pieno dalla lotta di classe che si svolge nella società. Essa è il mezzo di cui la classe dominante si serve per tramandare la propria concezione del mondo in difesa del suo sistema economico, politico e sociale. La scuola borghese è infatti asservita al capitalismo, lo presenta come unico sistema possibile, propaganda la collaborazione fra le classi e la “sacralità” delle istituzioni borghesi, è organizzata in modo da restringere l'accesso ai gradi più alti della formazione (licei, università più prestigiose, ecc.) ai futuri quadri del sistema capitalistico. “Insomma, lo scopo primario, basilare della scuola borghese, sin dall'educazione dell'infanzia, è quello di formare ideologicamente schiere di teorici del capitalismo che possano frenare più o meno consapevolmente l'impeto della lotta di classe e difendere, con le idee anzitutto, il sistema capitalista. Tutto ciò, va precisato, avviene tanto nella scuola pubblica quanto in quella privata, con l'unica differenza che in quest'ultima è un processo generalmente più sfacciato e che le sue finalità didattiche corrispondono a esigenze precise dei potentati economici o religiosi a cui sono asservite.” (Applichiamo gli insegnamenti di Marx, Lenin e Mao sull'istruzione
, su “Il Bolscevico” n. 4/2013 e sul sito del PMLI).
La religione cattolica è parte integrante della concezione borghese del mondo e non è un caso che tuttora continui ad essere insegnata nella scuola pubblica, con gli insegnanti scelti dalla curia con corsie preferenziali e i crocifissi che campeggiano nelle aule scolastiche, per non parlare delle insopportabili ingerenze delle gerarchie vaticane.
E infatti tutto il resto del discorso di Bergoglio, pur senza mai nominare Dio, la religione o la Chiesa, in una astuta mossa tattica, è infarcito di idealismo e interclassismo, dove per esempio dice che “la scuola è un luogo di incontro (...) per conoscerci, per amarci, per camminare insieme”. Che dire allora della spietata selezione di classe che restringe alle masse popolari l'accesso ai gradi più alti della formazione? Che dire della dichiarata intenzione del governo Renzi di asservire ancor più la scuola al mercato rafforzando l'”autonomia scolastica”? Queste parole poi suonano ancora più false essendo state pronunciate alla vigilia dei test Invalsi che mettono a nudo la natura iniqua e classista, oltre che ferocemente nozionistica, della scuola pubblica e che giustamente sono oggetto della protesta studentesca.
Noi vogliamo la scuola e l'università pubbliche, gratuite e governate dalle studentesse e dagli studenti. Ma per emancipare l'istruzione e i saperi non c'è altra strada che rompere la gabbia del capitalismo e le catene della concezione del mondo borghese, reazionaria e cattolica che gli è propria.
21 maggio 2014