Comunicato dell'Ufficio stampa del PMLI
In Italia il primo “partito” è l'astensionismo
In Italia il primo "partito" è l'astensionismo. Questo è il primo dato che emerge dalle elezioni europee, anche se si tende a ignorarlo e a sottovalutarlo.
Infatti, nonostante le sirene e le pressioni elettoralistiche filo Unione europea, ben 21.884.422 elettrici ed elettori hanno disertato le urne, oppure hanno annullato la scheda o l'hanno lasciata in bianco. Questa enorme cifra corrisponde al 44,4% dell'elettorato.
Non si tratta di un non voto, come comunemente viene detto, ma di un vero e proprio voto che delegittima l'Unione europea imperialista, l'europarlamento e i partiti che ne fanno parte, nonché i governanti e le altre istituzioni europee.
Le astensioniste e gli astensionisti, che ringraziamo di cuore per il loro coraggio e per il loro corretto e democratico atteggiamento elettorale, devono ora fare un passo in più comprendere che solo il socialismo può realizzare l'Europa dei popoli.
Matteo Renzi, il nuovo cavallo dell'imperialismo italiano e di quelli europeo e americano, gongola per l'affermazione del PD, ma prima o poi farà la stessa fine politica ed elettorale del suo maestro Berlusconi. Specie se realizzerà le controriforme costituzionali, elettorali, antiprecari, antisindacali e piduiste.
I marxisti-leninisti italiani, in ogni caso, non gli daranno tregua, con l'obiettivo strategico di conquistare il socialismo e dare il potere politico al proletariato. Confidando anche sull'aiuto degli intellettuali e dei giornalisti democratici, anticapitalisti, antifascisti, antimafiosi, antirazzisti e antipiduisti, per rompere il ferreo black-out stampa che da sempre vige sul PMLI.
L'Ufficio stampa del PMLI
28 maggio 2014