L'astensionismo primo “partito” a Viggiù
I partiti borghesi nazionali e locali puniti da oltre il 40% di astenuti. Il destro Banfi, appoggiato dai falsi comunisti, vince la corsa a neopodestà
Trasformare la sfiducia delle masse in un voto cosciente dato al PMLI e al Socialismo
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Viggiù del PMLI
I compagni dell'Organizzazione di Viggiù (Varese) del PMLI nelle settimane precedenti al voto pur contando su esigue forze materiali ed economiche non si sono risparmiati nel propagandare il voto astensionista come voto dato al PMLI e al socialismo, tra le masse. Centinaia di volantini con il documento dell'Ufficio politico del Partito sulle elezioni europee e sulle elezioni amministrative sono stati distribuiti nei pressi dei mercati di Viggiù e Varese, la stazione ferroviaria a Varese e con un porta a porta lasciando i volantini nelle cassette postali dei viggiutesi.
Alla fine questa impegnativa e massiccia propaganda ha portato i suoi frutti, viste le percentuali di chi ha deciso di non dare più legittimità ai partiti borghesi.
A Viggiù oltre alle elezioni europee si tenevano le comunali eppure si è registrata un’avanzata dell’astensionismo. A differenza di tutti i partiti e i mass media di regime, nessuno escluso, che per gonfiare le cifre e frenare illusoriamente la sconfitta dei partiti borghesi appioppano le percentuali di voto in base al numero dei votanti effettivi invece che sull’intero corpo elettorale, il PMLI vuol riportare alla realtà i voti reali ricevuti da tutti i partiti borghesi.
L’astensionismo a Viggiù arriva al 40,9%, nel 2009 era al 38,3%. Per quel che riguarda le votazioni europee tutti i partiti della destra borghese da Forza Italia alla Lega nord hanno visto praticamente dimezzare i propri consensi in termini di voti mentre il PD li raddoppia passando dai 471 voti del 2009 ai 951 del 2014 risultando così il primo partito. Non raffrontabile il voto del Movimento 5 stelle rispetto alle europee del 2009 in quanto ancora non esisteva, comunque se comparati con le elezioni del 2013 i voti rimangono sostanzialmente invariati.
Le elezioni hanno decretato la vittoria nella competizione tra i vari candidati borghesi di Antonio Banfi con la lista “Vivo il Paese” che si è aggiudicato la poltrona di “neopodesta” di Viggiù con appena 1.577 voti su una popolazione di circa 5.000 unità. A breve distanza segue la lista di “Con Voi” di Filippo Ciminelli con 1.017 voti. Una disfatta totale ha subito la 3° lista, quella di Belometti che pur raggruppando al suo interno diversi partiti della destra borghese, Lega nord, Fratelli d’Italia, Nuovo centro destra (NCD) e la lista civica “indipendente”, raccoglie a mala pena 238 voti. Scontata, si potrebbe affermare, la vittoria di Banfi, vista la potenza di fuoco propagandistica messa in campo dalla sua lista, con un incessante susseguirsi di incontri, aperitivi e intrattenimenti come i giochi per i bambini in piazza, usando furbescamente i piccoli per arrivare ai genitori e per il sostegno ricevuto da elementi e organizzazioni della sinistra borghese e dei falsi comunisti che si sono presentati come candidati nella sua lista (per maggiori dettagli si legga l’articolo de “Il Bolscevico” n.21: A Viggiù tre candidati borghesi per la corsa alla poltrona di sindaco)
Tante belle parole, tante belle promesse, per il benessere e la crescita sociale che noi marxisti-leninisti siamo sicuri rimarranno solo parole visto che negli ultimi anni nella sua veste di vice sindaco e assessore al bilancio nullo è stato il suo impegno per il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche delle masse lavoratrici e popolari viggiutesi.
L’unico vero vincitore è dunque l’astensionismo, che cresce di anno in anno e dimostra come le istituzioni e i partiti asserviti ad esse non sono più riconosciuti come legittimi da una sempre più consistente fascia di popolazione. L’Organizzazione di Viggiù del PMLI esprime piena soddisfazione per la crescita dell’astensionismo e si complimenta con la coraggiosa scelta di tutti quei viggiutesi che hanno voluto dire un NO cosciente a nuovi imbrogli elettorali. Al tempo stesso ci tiene a dire loro che un NO non basta, ma che bisogna organizzarsi e mobilitarsi che costituire tra le masse nuove forme istituzionali realmente democratiche e popolari in contrapposizione alle corrotte istituzioni borghesi. Per questo obbiettivo proponiamo attraverso il nostro “Programma d’azione” la costituzione nel paese dei Comitati popolari, eletti attraverso Assemblee popolari basate sulla democrazia diretta.
Questo è l’obbiettivo per cui i marxisti-leninisti chiamano a raccolta le masse viggiutesi, questa l’unica strada da intraprendere sulla via della lotta per la conquista del socialismo che porterà ad una reale democrazia per il popolo, la democrazia socialista.
4 giugno 2014