Alla manifestazione di Libertà e Giustizia
Il PMLI invita i manifestanti a spazzar via il governo Renzi
Gravi intimidazioni da parte della Digos e del servizio d'ordine di Libertà e Giustizia per il cartello del Partito contro il governo

 
Il PMLI tramite i simpatizzanti locali ha partecipato alla manifestazione del 2 giugno promossa dall'associazione Libertà e Giustizia in piazza XX Settembre a Modena. I compagni erano presenti con un cartello che recava su entrambi i lati il manifesto contro il governo Renzi e la bandiera del PMLI.Il cartello è stato molto apprezzato, fotografato e ripreso da diversi manifestanti, segno evidente del fatto che il Berlusconi democristiano non gode affatto di quel consenso diffuso di cui si vanta.
Ciò non deve essere andato giù né alle “forze dell'ordine” dello Stato borghese né agli stessi organizzatori, o almeno a una parte. A tal proposito condanniamo il comportamento scorretto del servizio d'ordine della manifestazione in quanto ci ha invitato più volte ad abbassare la bandiera e il cartellone poiché secondo loro “intralciavamo la visuale delle telecamere”. Il servizio d'ordine non ha infastidito SEL e Lista Tsipras e tutte le altre associazioni presenti con bandiere e striscioni, addirittura ci ha importunato dicendoci che non era una "sfilata" di partiti.
Riteniamo particolarmente grave e ipocrita che personaggi come Rodotà, Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Travaglio e soci, che si riempiono la bocca di democrazia, permettano questo genere di “trattamento”. Parimenti condanniamo l'atto intimidatorio, a inizio manifestazione, di cinque agenti della Digos che hanno circondato un simpatizzante del Partito perquisendolo e invitandolo addirittura a “fare il bravo”, “raccomandazione” alla quale il compagno ha coraggiosamente contrapposto il diritto del PMLI di contestare Renzi. Alcuni manifestanti gli hanno espresso simpatia e solidarietà.
Tutto ciò dimostra che con Renzi la musica non cambia in meglio e che la repressione neofascista del dissenso non si arresta ma anzi si accentua.
Durante la manifestazione hanno parlato vari esponenti dell'associazione, che comprendevano Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, Marco Travaglio, Paul Ginsborg, i quali comunque non hanno attaccato affatto il governo Renzi (non l'hanno neanche nominato, forse in vista del ballottaggio che coinvolgerà la città). Il PMLI al contrario era presente fra le masse per contrastare il governo del destro Renzi, coerente sempre con i principi del socialismo. Due compagni sono stati intervistati dal programma di Rai 3 “Agorà”.
Siamo rimasti molto contenti e incoraggiati dal messaggio di ringraziamenti da parte dei dirigenti nazionali del PMLI con alla testa il compagno Giovanni Scuderi.
I simpatizzanti di Modena del PMLI presenti alla manifestazione

4 giugno 2014