Firmiamo i referendum contro l'austerity e il Fiscal compact
E' iniziata la raccolta di firme, che terminerà entro il 30 settembre, per i quattro referendum contro l'austerity e il Fiscal compact promossi da esponenti di vario orientamento politico e sindacale.
Il primo quesito si propone di “abrogare le norme che consentono di stabilire obiettivi di bilancio più gravosi di quelli definiti in sede europea”.
Il secondo quesito si propone di “abrogare la norma che limita ai soli casi straordinari il ricorso all'indebitamento pubblico per operazioni finanziarie”.
Il terzo quesito si propone di “abrogare la norma che impone manovre correttive di bilancio quando ricorrono alcune condizioni previste da trattati internazionali”.
Il quarto quesito si propone di “abrogare la norma che identifica rigidamente e tassativamente il principio costituzionale di equilibrio dei bilanci pubblici con un obiettivo di bilancio stabilito in sede europea”.
Anche se per il PMLI non si tratta di dire “sì all'euro ed all'Europa del lavoro e dello sviluppo”, come sostengono i promotori dei referendum, anche se il PMLI è cosciente dei limiti di questi referendum interni agli obblighi europei inerenti il bilancio pubblico, ritenendo utili i loro obiettivi specifici, invita i suoi militanti e simpatizzanti a firmarli, a prendere parte attivamente alla raccolta delle firme e a partecipare ai comitati locali per il Sì ai quattro referendum.
Non per questo accettiamo la politica economica capitalista e antipopolare del governo e della UE, sia pure addolcita, e rinunciamo al nostro obiettivo strategico della distruzione dell'Unione europea imperialista e all'abbattimento del governo del Berlusconi democristiano Renzi.
2 luglio 2014