Relazione di Federico Picerni all'incontro della Commissione giovani del CC del PMLI con Scuderi Segretario generale del Partito
Concentriamoci sul lavoro studentesco e sulla disoccupazione
Abbiamo molto da imparare dal Rapporto di Scuderi al CC del PMLI
Lavoriamo affinché i giovani impugnino la bandiera rossa della lotta per il socialismo

Desideriamo ringraziare vivamente il Segretario generale compagno Giovanni Scuderi per aver accettato questo importante incontro con la Commissione giovani del CC, che ha l’obiettivo di fare il punto sulla situazione e sul lavoro a breve-medio termine della Commissione stessa.
Possiamo andare fieri del lavoro svolto, in particolare l’Appello ai giovani, le circolari del 18 settembre, 6 febbraio e 31 marzo, l’aggiornamento del dossier sulla linea giovanile, il Documento sul precariato. Ora dobbiamo essere all’altezza delle aspettative riposte in noi dall’intero Partito e del ruolo di Commissione modello riconosciutoci dalla 4a Sessione plenaria del 5° CC.
La Commissione giovani ritiene il Rapporto del compagno Scuderi alla 4a Sessione plenaria una rossa fonte di insegnamenti, indicazioni e spunti di lavoro, che aggiorna e rilancia la linea del 5° Congresso, dal quale anche la Commissione stessa ha molto da imparare, in particolare per quanto riguarda il radicamento e il lavoro di massa, nel nostro caso fra i giovani, la necessità di insistere sui problemi più sentiti dalle masse a partire dal lavoro, la soluzione delle contraddizioni interne, il gioco di squadra.

La situazione dei giovani in Italia e i compiti del Partito
Le masse giovanili in Italia non se la passano bene, soffrono soprattutto per la disoccupazione. La colpa è del capitalismo, dell’UE imperialista e del governo Renzi al loro servizio: è la loro politica di massacro sociale a causare l’aumento della disoccupazione, il dilagare del precariato, lo sfascio della scuola e dell’università pubbliche, l’emigrazione giovanile, il malessere sociale e morale dei giovani e così via. Non dobbiamo lasciarci sfuggire questo momento per rilanciare la nostra proposta rivoluzionaria ai giovani, sfruttando in particolare l’occasione del Controsemestre popolare e delle iniziative dei movimenti a grande composizione giovanile che, come vediamo nella pratica, sono sempre più aperti e ben disposti nei nostri confronti e suscettibili all’anticapitalismo. Ma teniamo occhi ed orecchie ben aperte per cogliere la probabile ripresa delle lotte studentesche in autunno, soprattutto a livello locale.
Dobbiamo concentrarci sul lavoro studentesco e sulla disoccupazione prima di tutto, quindi sui precari e sui movimenti giovanili. Dobbiamo aprirci al più presto le porte del movimento studentesco e possiamo farlo solo intervenendo sulle questioni scolastiche, universitarie e studentesche, sviluppando un accorto lavoro di massa all'interno dei luoghi di studio e dei movimenti studenteschi, volantinando davanti alle scuole e università più combattive e partecipando in maniera militante alle manifestazioni studentesche. Non stanchiamoci mai di rilanciare la nostra parola d’ordine: Scuola e università pubbliche, gratuite e governate dalle studentesse e dagli studenti, che è vincente e attraente. Sollecitiamo le studentesse e gli studenti marxisti-leninisti, compresi i simpatizzanti, a prendere coscienza del proprio ruolo e ad applicare con intelligenza tattica la linea studentesca del Partito.
Per conquistarci le simpatie dei precari dobbiamo tenere sotto tiro i provvedimenti governativi sul lavoro, denunciare le false ricette riformiste sul problema del precariato come il reddito di cittadinanza e far arrivare ai precari la nostra proposta di Abolire il precariato e della piena occupazione. Seguiamo e partecipiamo alle iniziative proprio sul tema del precariato programmate dalla FLC-CGIL alla sua assemblea del 9 luglio.
Il volantino con l’Appello ai giovani dovrebbe essere diffuso in tutte le manifestazioni delle masse giovanili. Tagliando il riferimento al governo Letta.
I membri della Commissione devono essere gli esperti rossi dei problemi giovanili. Dobbiamo andare a fondo nelle questioni giovanili, conoscere e denunciare i provvedimenti governativi sui giovani, sull’istruzione e sul precariato, studiare i programmi delle organizzazioni giovanili, studentesche e precarie per criticare i punti che riteniamo sbagliati e fare leva per il fronte unito su quelli che riteniamo giusti. Dobbiamo avere ben chiara la linea giovanile del Partito e sforzarci il più possibile di argomentarla dialetticamente, affinché i giovani possano essere conquistati dalle proposte e dalla piattaforma del PMLI, strappando finalmente l’egemonia ai riformisti, trotzkisti e “ultrasinistri”. Questi compiti devono essere svolti non solo dalla Commissione, ma anche dalle istanze locali che entrano a contatto con i giovani, ecco perché sarebbe utile che ogni istanza che può permetterselo avesse fin da ora un responsabile del lavoro giovanile.
 

Lavoro a breve-medio termine della Commissione
Continuare a seguire e a stimolare le istanze intermedie e di base del Partito sulle questioni giovanili e in particolare i giovani compagni, militanti e simpatizzanti del PMLI, nel loro lavoro; è un compito che dobbiamo approfondire, gestire meglio e sul quale dobbiamo richiamare maggiormente l’attenzione e l’impegno dell’intero Partito.
Insistere, con maggior chiarezza e “durezza”, sull’importanza cruciale del lavoro giovanile e sulla necessità che le istanze locali camminino maggiormente con le proprie gambe e rafforzino le comunicazioni col Centro e le Commissioni centrali, in particolare rispondendo ad appelli di grande importanza per lo sviluppo del PMLI come lo studio del Rapporto di Scuderi al CC e la circolare del 6 febbraio di questa Commissione.
Fra le cose principali da fare:
- fare fuoco e fiamme sui problemi del lavoro ai giovani: tenere monitorati e intervenire puntualmente sui provvedimenti governativi in merito, rilanciare la piattaforma per il lavoro ai giovani contenuta nel Programma d’azione e nel Documento sul precariato. In via assolutamente prioritaria dobbiamo studiare e intervenire sul tema del “servizio civile universale”
- bombardare le ultime misure di Renzi e Giannini sull’università e l’introduzione del “modello francese”, contrapponendo la nostra proposta per l’abolizione del numero chiuso
- sviluppare la cura dei comunicati stampa e realizzare volantini sulle tematiche giovanili
- aggiornamento del volantino con l’appello ai giovani togliendo i riferimenti a Letta
- approfondimento sul contratto unico
- approfondimento sulla questione Neet
- studio delle posizioni antiche della Cgil e della Fiom sul reddito di cittadinanza
Sullo sfondo resta lo studio della situazione dei giovani nel Mezzogiorno e la relativa piattaforma. Potremo realizzarla col rafforzamento della settore centrale preposto e man mano che il Partito si radicherà fra i giovani del Sud, il cui apporto è insostituibile.
Il compagno Alessandro Frezza dovrà essere provvisoriamente, e fino a quando il sottoscritto sarà assente per motivi di lavoro professionale, il referente più diretto della Commissione nei rapporti col Centro e le istanze locali e intermedie.
Il socialismo è l’avvenire della nostra gioventù e del nostro intero popolo. I giovani in particolare, che vivono nella morsa della crisi del capitalismo, del precariato imperante, della disoccupazione verso il 50%, della cancellazione dei diritti sul lavoro e all’istruzione pubblica e gratuita e della repressione del regime neofascista, devono impugnare la bandiera rossa della lotta per il socialismo. Uno dei nostri compiti è proprio riaffermare i valori dell’anticapitalismo e del socialismo fra i giovani, da una parte raccontando loro la vera storia del movimento operaio internazionale e del socialismo realizzato e rilanciando l’immortale messaggio rivoluzionario di Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao, così attuale nel suo appello a lottare per un mondo libero dallo sfruttamento, dalla povertà, dalla disoccupazione e dalla guerra. Dall’altra, legando le lotte particolari per il lavoro, la scuola pubblica e così via alla strategia generale per abbattere il capitalismo.
Siamo certi che applicando con decisione e perseveranza la linea giovanile del Partito, sintetizzata nel Documento “I giovani e il lavoro del PMLI sul fronte giovanile e studentesco” del 3 aprile 2011, noi riusciremo a radicare il Partito fra i giovani e gli studenti, conquistandoli alla grande causa dell’Italia unita, rossa e socialista.

16 luglio 2014