Putin non è estraneo
I fascisti di tutta Europa riuniti in un Forum a San Pietroburgo
Organizzato dall’Intelligent Design Bureau di Andrey Petrov, leader della sezione locale del partito Rodina (Madrepatria), movimento russo della destra nazionalista vicina a Putin, si è tenuto il 3 e 4 ottobre a San Pietroburgo il Forum Nazionale Russo, un appuntamento il cui obiettivo era quello di “istituire un coordinamento delle forze nazionaliste in Europa, con la creazione di una piattaforma permanente per discutere e trovare soluzioni adeguate per l’interazione delle forze conservatrici e nazionaliste” a “difesa dei valori tradizionali sia sul piano ideale che su quello dell’azione”. Un richiamo per gruppi e partiti fascisti di tutta Europa che si riconoscono e sostengono quello spirito nazionalista e conservatore delle “tradizioni” occidentali più volte enunciato dal nuovo zar del Cremlino Vladimir Putin. Che ha stretto legami coi gruppi fascisti e nazisti dei paesi europei per mobilitarli in funzione anti-Ue soprattutto dopo l'avvio del braccio di ferro coi paesi imperialisti sul controllo dell'Ucraina.
Chi vi abbia effettivamente partecipato, quali siano stati lo svolgimento dei lavori e le conclusioni dei lavori non è dato di sapere. Resta agli atti la lunga e significativa lista di invitati che va dal movimento neofascista ungherese Jobbik ai neonazisti greci di Alba Dorata, ai liberal-nazionali austriaci dell’Fpö, gli svizzeri dell’Union Démocratique, i francesi del Bloc Identitaire fino ai neofascisti italiani di Forza Nuova; da molte altre formazioni minori come i “gruppi patriottici” della zona ucraina del Donbass. L'invito sarebbe arrivato anche a partiti di maggiori dimensioni come il francese Fronte Nazionale di Marine Le Pen e la Lega Nord di Matteo Salvini. Che comunque è andato in visita al parlamento di Mosca il 10 ottobre per conto proprio.
L'appuntamento di San Pietroburgo, come quello precedente di fine agosto a Yalta nella Crimea appena rientrata sotto il controllo di Mosca, non era organizzato direttamente dal governo russo ma Putin non ne è estraneo; a partire dal fatto che l’appello diffuso dagli organizzatori per annunciare l’appuntamento di San Pietroburgo si apriva con una citazione di un discorso di Putin del 2013, nel quale candidava la Russia ad incarnare la difesa dei valori “nazionali, culturali, religiosi e sessuali” della civiltà occidentale, messi in discussione, a suo dire, dalla crisi della famiglia, dai diritti dei gay e dai processi globali delle migrazioni.
Il partito Rodina da tempo collabora strettamente con Russia Unita, il partito di Putin e in diverse occasioni è servito come canale diplomatico parallelo di Mosca, come nel caso dell'invito ai parlamentari europei dell’estrema destra francesi, austriaci e fiamminghi di partecipare come “osservatori indipendenti” al referendum a favore della secessione della Crimea o dell'organizzazione delle ripetute visite di Marine Le Pen a Mosca per incontri con esponenti del governo e del parlamento.
15 ottobre 2014