Iniziative di lotta in difesa dell'articolo 18
Con la Fiom migliaia di lavoratori in piazza
Alta adesione nelle principali fabbriche metalmeccaniche
Lo sciopero regionale di otto ore indetto dalla Fiom in Piemonte per il 17 ottobre, ha mobilitato migliaia di lavoratori in tutte le città della regione. Gli operai sono scesi in piazza organizzati per far sentire la propria voce all'arrogante Berlusconi democristiano Renzi e alla sua politica antipopolare e antioperaia.
Lo sciopero della Fiom rientrava nelle tre giornate di mobilitazione il 16-17-18 ottobre a Torino,
contro il vertice dei Ministri, per lo sciopero sociale metropolitano. Altissime le adesioni nelle principali fabbriche metalmeccaniche della regione (100% alla Mogul di Cuorgné, alla Hot Roll, alla Turbocare e alla Microtecnica). Alla manifestazione, una delle più grandi manifestazioni degli ultimi vent'anni, sostiene la Fiom, ai diecimila operai e lavoratori aderenti al sindacato, a circa a metà percorso, si sono uniti centinaia di studenti per protestare contro il precariato. In testa al corteo, partito dalla stazione di Porta Susa, i lavoratori della De Tomaso e quelli della Fiat. I duri scontri avvenuti con la polizia e gli studenti che hanno rimosso una parte delle transenne che sbarravano la strada verso la zona del vertice, hanno dimostrato ancora una volta, se ce n'era bisogno, la risposta repressiva e poliziesca che il governo riserva a chi lo contesta e difende i propri diritti. (Si veda articolo a parte).
Alta partecipazione allo sciopero generale provinciale di 4 ore a Brescia
, sempre il 17; in provincia volantinaggi e presidi davanti alle fabbriche.
Immediata e forte mobilitazione dei lavoratori della tedesca Trw di Livorno
che proprio il 17 hanno avuto la notizia della probabile chiusura dello stabilimento; la sede della Confindustria, dove si svolgeva l'incontro con i sindacati, è stata letteralmente presa d'assedio e occupata. Al presidio sotto la sede si sono uniti rappresentanti della Rsu Fiom della Piaggio di Pontedera. (Si veda articolo a parte)
Migliaia le operaie e gli operai, lavoratrici e lavoratori di sindacati non confederali, insieme a precari e studenti, che si sono mobilitati nei giorni e nelle settimane precedenti, dimostrando che la forza c'è per inasprire la lotta di classe, indire lo sciopero generale nazionale di otto ore e dare veramente battaglia per buttar giù questo nero governo.
Sciopero generale di 4 ore il 22 a Firenze
per i lavoratori del settore metalmeccanico, indetto da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, manifestazione con un presidio sotto la sede della Regione Toscana. Lo sciopero e corteo degli operai della GKN si è svolto il 16 ottobre. (Si veda articolo a parte).
Per il 24 ottobre l'USB ha organizzato lo sciopero generale con manifestazioni nelle principali città.
Per preparare la Manifestazione della Cgil a Roma il 25 ottobre, lunedì 20 ottobre ad Ancona
la Fiom ha proclamato 4 ore di sciopero dei lavoratori Fincantieri e del cantiere navale Isa.
Volantinaggi alla Fiat di Pomigliano D’arco
, alla Whirlpool nella zona orientale di Napoli
, alla Fiat (ex FMA) e alla Denso di Avellino
.
A Trieste
il 17 ottobre sciopero provinciale di 8 ore indetto dalla Fiom con tre diverse iniziative di mobilitazione.
Il 16 ottobre sciopero della logistica indetto dal SI-COBAS, che però in tutte le città è stato caratterizzato “contro la riforma del lavoro e l’attacco ai salari e ai diritti del governo Renzi”, con blocchi e azioni di lotta.
A Roma
il 15 e 16 ottobre, dalle 10 alle 14 si è svolto un presidio di protesta sotto Montecitorio contro lo sblocca Itala una “mobilitazione nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica e invertire la tendenza di una scelta a favore delle energie fossili” organizzata dai tanti comitati e associazioni in difesa della salute e dell'ambiente.
Per il 16 ottobre la Cgil ha indetto lo sciopero generale in Emilia Romagna
con corteo a Bologna.
A Genova
il 15 ottobre è stato sospeso per la devastante alluvione la proclamazione dello sciopero generale di 4 ore della Cgil per i lavoratori di tutte le categorie, con presidi e manifestazioni in tutta la provincia. Ma sono già pieni 100 pullman per portare i lavoratori a Roma il 25 ottobre.
Sono stati tanti i lavoratori del settore metalmeccanico che a Monza il
16 ottobre hanno preso parte alla manifestazione indetta dalla Fiom di Monza e Brianza contro il Jobs Act. A Bergamo
i lavoratori hanno organizzato una dura contestazione al premier Renzi per lunedì 13 ottobre
Il 10 a Lucca
e in Versilia
. Presidio alle 7 in tutti i luoghi di lavoro. A Massa
sciopero e corteo degli operai del Nuovo Pignone.
Di seguito un'altra ondata di significative mobilitazioni che si sono svolte l'8 ottobre nelle piazza e davanti alle fabbriche, con scioperi, cortei, sit-in, volantinaggi e altre forme di protesta, proprio il giorno che veniva votata la fiducia al parlamento sul Jobs Act e la definitiva cancellazione dell'articolo 18.
A Piombino
(Livorno) si è svolto il presidio di 24 ore di 12 lavoratori, dipendenti della Lucchini, della Magona Arcelor Mittal, della Sol e delle ditte appaltatrici, vestiti da “schiavi”. A Pisa
un attivo della Cgil a cui hanno partecipato anche dei lavoratori della Piaggio di Pontedera. Alla Gkn e a Easy Group sciopero. In trecento lavoratori al presidio contro il Jobs Act a Empoli
indetto dalla Cgil di zona.
A Firenze
sciopero alla Esaote dove si sono svolti i comizi sindacali presenti anche delegazioni delle aziende metalmeccaniche del circondario. Assemblea con presidio organizzata dalla Rsu Fiom di Selex ES (ex Galileo) a Campi Bisenzio con la partecipazione di lavoratori della GKN Driveline, mentre al Nuovo Pignone ed alla Pirelli di Figline Valdarno
assemblee con sciopero unitario.
Sciopero anche alla Pirelli, Whirpool e nel distretto produttivo di camper nel senese
oltre ad assemblee e prese di posizione in molti posti di lavoro (Solvay, Lucchini, Ansaldo Breda, Università di Firenze, Unicoop).
A Pistoia
flash mob dei lavoratori del commercio, servizi, comunicazioni e precari, nel centro storico. La Cgil di Prato
ha organizzato un presidio davanti alla prefettura.
Volantinaggi in Comune a Bologna
e al Sant’Orsola, mentre i delegati CGIL Reno-Galliera hanno deciso l’invio massiccio di mail di protesta alla casella di posta elettronica del presidente del Consiglio. Contemporaneamente a Modena
si è conclusa la 3 giorni in bicicletta dei metalmeccanici Fiom-Cgil a cui hanno aderito i lavoratori di 115 aziende.
Ferrara
sciopero di 2 ore al Petrolchimico. Venerdì 10 si sono fermati la Berco di Copparo e la Wm/Fca e a Forlì
coinvolti i lavoratori di diverse aziende metalmeccaniche del territorio. Scioperi a Rimini
l'8 ottobre alla Ferretti Group di Cattolica e presidio della Fiom davanti alla SCM di Rimini volantinaggio della FP-Cgil davanti all’Ospedale di Rimini; fermate anche nel settore tessile e chimico. Scioperi spontanei e iniziative di protesta a Reggio Emilia
. Al termine dell'assemblea oltre 100 lavoratori del CNA di Reggio Emilia, sono stati raggiunti da delegate e delegati della FLC (Scuola) che stavano partecipando ad un attivo provinciale.
A Milano.
La manifestazione si è svolta in contemporanea con la protesta contro il Vertice Europeo sull’Occupazione. Al corteo della Fiom si sono uniti i 115 lavoratori Nokia di cui è stato annunciato il licenziamento.
A Treviso
, allo stabilimento Electrolux di Susegana sciopero di due ore e corteo sulla Pontebbana, A Taranto
è stato organizzato un Torneo di calcio a 5 contro il Jobs Act.
Tante proteste anche in Umbria
, dove Rsu e Rsa hanno firmato ordini del giorno contro il JobsAct. A Terni
200 studenti hanno sfilato insieme ai lavoratori delle acciaierie Ast in sciopero dopo la rottura della trattativa sul piano industriale. In 10.000 in corteo con la solidarietà della popolazione.
In Campania
si sono svolte oltre 100 assemblee nelle principali Aziende metalmeccaniche della Regione.
22 ottobre 2014