Intervista esclusiva de “Il Bolscevico” a Maurizio Landini, Segretario generale della FIOM
“L'applicazione della Costituzione è la rivoluzione più forte”
“Non devo rispondere a nessuno del mio operato”

Durante la grandiosa e storica manifestazione nazionale della CGIL, svoltasi il 25 ottobre a Roma, la compagna Giovanna Vitrano, giornalista de “Il Bolscevico”, ha intervistato il Segretario generale della FIOM, Maurizio Landini. Aveva appena concluso un incontro con i lavoratori dell'Opera di Romache in un gazebo nei pressi del palco.
Landini ci ha concesso pochissimo tempo e ha risposto in modo sbrigativo e, riteniamo, non esauriente alle domande. Sembrava nervoso e contrariato per l'intervista. Ad un certo punto si è avvicinata Susanna Camusso, Segretaria generale della CGIL, che ha ascoltato le domande e le risposte, tentando in un primo tempo di portare via sotto braccio Landini.
La nostra giornalista è stata disturbata quasi per l'intera durata dell'intervista da un membro dell'organizzazione della manifestazione, che le ha più volte chiesto di sospenderla e di uscire dal gazebo. A conclusione dell'intervista, ha “accompagnato” la compagna in modo sgarbato, spingendola fuori dall'area riservata, apostrofandola come “furbina”. Ci chiediamo come mai costui abbia tentato di impedirci di intervistare Landini. Da chi ha avuto l'indicazione?
Riteniamo che l'intervista confermi appieno la posizione che il PMLI ha più volte espresso su Landini. Egli non va a fondo nella denuncia del governo Renzi. Ciò è particolarmente grave adesso che l'attacco micidiale di Renzi alle masse lavoratrici sta assumendo toni ed atteggiamenti da guerra antipopolare contro i lavoratori e i sindacati.
Landini appare infastidito dalle critiche sul suo operato e dalle esigenze di democrazia e di lotta sempre più fortemente espresse dalla base della FIOM, arrivando persino a dire che non intende “rispondere niente a nessuno”: Male, perché gli operai della Piaggio hanno espresso dei contenuti molto importanti nella loro lettera aperta a lui indirizzata e pubblicata sul n.35/2014 de “Il Bolscevico”.
Le risposte secche che ci ha dato sulla Costituzione dicono chiaramente che Landini non intende spingersi oltre al capitalismo, accettandone in tutto e per tutto le regole, propinando al proletariato e alle masse illusioni costituzionali, parlamentari e riformiste, spingendole nel pantano della Costituzione democratica borghese, capitalista e anticomunista del '48, nonostante questa sia in procinto di essere fatta fuori definitivamente dal Berlusconi democristiano Renzi.
In verità ci aspettavamo qualcosa di più nei contenuti e una maggiore disponibilità verso il giornale dei marxisti-leninisti da parte di Landini, che è stato nel PCI, nel PDS e nei DS, ed ora è nell'area di SEL e lavora con Vendola e “Il Manifesto” trotzkista per costruire la “Coalizione dei diritti e del lavoro”.
 
 
Sono una giornalista de “Il Bolscevico”, organo del PMLI. Vorrei farle alcune domande.
Si, ma non tutte queste...(riferendosi a quelle scritte sul foglio che tenevo in mano)
Va bene alcune. A Torino il 17 ottobre gli operai scandivano “l'Articolo 18 non si tocca. Siamo pronti alla lotta”. E come lei dal palco hanno espresso chiaramente il loro forte dissenso al Jobs Act e alla legge di stabilità. Secondo lei cosa bisognerebbe fare per bloccarli?
Non fermarsi. Da oggi bisogna andare verso lo sciopero generale, che non escludere ulteriori iniziative fino a quando non avranno cambiato idea
Lei parla di occupare le fabbriche. Cosa si aspetta ad occuparle e ad indire lo sciopero generale?
Forse non ve ne siete accorti, ma purtroppo di fabbriche presidiate ce ne sono, anche troppe.
Sì, ma lo sciopero generale a quando?
Lo sciopero generale si deciderà nei prossimi giorni, come già stato detto.
Nella manifestazione del 13 ottobre 2013, Lei ha criticato gli attacchi portati dai governi Monti e Letta alla Costituzione del '48. Perché la stessa critica non è stata rivolta al governo Renzi che ha sostanzialmente completato il piano della P2 e di Berlusconi di controriforme costituzionali ed elettorali?
Guardi che noi stiamo dimostrando di essere abbastanza autonomi dai governi e dai partiti e che abbiamo le nostre proposte e abbiamo portato questa gente in piazza per cambiare le politiche del governo, non dobbiamo dimostrare niente a nessuno. La gente ci sta seguendo anche.
Sì, ma in sostanza lei cosa pensa delle controriforme istituzionali e costituzionali del governo Renzi?
Com'è noto, noi non le abbiamo mai condivise e abbiamo sempre avanzato delle nostre proposte alternative.
Alcuni operai della Piaggio di Pontedera nella lettera aperta del 9 settembre hanno espresso delusione per il suo operato degli ultimi mesi, per l’inerzia della FIOM e per la sua ricerca di un dialogo con Renzi. Cosa risponde a questi operai?
Guardi io non ho da rispondere niente a nessuno, nel senso che rispondo di quello che faccio e delle cose che sono fatte e mi sembra che la FIOM in questi anni abbia dimostrato una coerenza molto precisa.
Il volantino di indizione della manifestazione si conclude con la parola d'ordine “PER CAMBIARE L’ITALIA”. Ma come si può cambiare l'Italia perdurando il capitalismo e il potere borghese? Non è il caso di cambiare società con il socialismo e dando il potere al proletariato?
Intanto penso che ci sia bisogno di applicare la Costituzione, che sarebbe la rivoluzione più forte di tutto, e noi ci stiamo battendo per questo.
Ma a quale costituzione si riferisce se il governo Renzi, ha definitivamente sepolto la Costituzione del '48.
No, la Costituzione che c'è noi la vogliamo applicare, e ci vogliamo battere perché venga applicata. E' una vostra idea che non esista più. Secondo me esiste e bisogna farla applicare.
 
 

29 ottobre 2014