Interviste de “Il Bolscevico” tra i manifestanti
Nel corso della grandiosa e storica manifestazione nazionale della CGIL, svoltasi il 25 ottobre a Roma, una giornalista de “Il Bolscevico” ha intervistato alcune lavoratrici e lavoratori dei quali riportiamo le preziose opinioni politiche, rilevando l'apertura e l'interesse che essi hanno dimostrato verso “Il Bolscevico” e il PMLI.
Come dalla piazza, anche da queste interviste, ad operai, contadini, pensionati che ogni giorno vivono sulla propria pelle il massacro che il governo sta compiendo, esce completamente rasa al suolo la falsa propaganda governativa sul Jobs Act e sulla legge di stabilità e si delinea chiaramente cosa le masse lavoratrici pensano: Renzi è chiaramente contro le masse lavoratrici e va fermato senza indugio, bloccando i suoi mostruosi provvedimenti antisindacali e antipopolari.
L'unità di intenti e la combattività antigovernativa della piazza si riflette in queste interviste che contengono sempre nelle stesse richieste: lavoro e diritti uguali ed estesi a tutti e sciopero generale subito!
Sindacalista, lavoratrice Mac Donald's di Roma
“In un momento di crisi bisogna dare i diritti a tutti non toglierli a chi ce li ha”
Quali sono i problemi dei lavoratori Mac Donald's?
Noi abbiamo già una situazione di precariato e quindi non di privilegio come asserisce Renzi. L'unica cosa che ci tiene attaccati al mondo del lavoro è lo Statuto dei lavoratori, non è una cosa anacronistica, ma da mantenere.
Nella nostra azienda c'è uno sfruttamento totale, con picchi di lavoro assurdi, ma con contratti che vanno anche dalle 8 ore la settimana. I giovani anche se hanno un lavoro sono condannati a vivere con 300 euro al mese. Qualcuno potrebbe dire meglio questo che niente, ma non si manda avanti un'economia così perché questi sono ragazzi che saranno precari tutta la vita e sono tanti, basta vederli. Renzi dice che il sindacato non rappresenta i giovani, io non so cosa ha in mente lui.
Vedo anche tanti giovani lavoratrici e lavoratori immigrati. Hanno avuto tanto coraggio ad essere qui...
Sì, precisamente e sono sempre in prima linea. Ci sostengono sempre e noi sosteniamo loro.
Cosa hanno fatto le istituzioni locali e regionali per aiutare la soluzione della vostra vertenza? E il governo Renzi?
Nulla, la peggiorano. Basterebbe che non facessero nulla e già sarebbe meglio, ma loro tolgono. Noi cerchiamo di includere e loro tolgono. C'è una crisi, una situazione di emergenza, allora l'ombrello lo dai a tutti, non lo togli a chi ce l'ha. Loro invece tolgono i diritti a chi ce li ha.
Che ne pensate del Jobs Act e della Legge di stabilità? Non sarebbe il caso che si facesse uno sciopero generale di 8 ore con una manifestazione sotto palazzo Chigi?
Non si fa una legge sulla fiducia. Io non do carta libera a nessuno e men che meno a Renzi. In quanto allo sciopero, perché no? Nel 2002 fu così ci fu la grande manifestazione e venti giorni dopo ci fu la grande manifestazione con tutte le sigle. Siamo d'accordo con lo sciopero.
Un ferroviere di Ancona
“Mandare tutti a casa, non solo Renzi”
A quale categoria appartenete?
Siamo ferrovieri della provincia di Ancona.
Quali sono i problemi della categoria dei ferrovieri?
Più che altro la riduzione del personale. Tanti vanno in pensione e pochi vengono assunti. Ci vorrebbe più buon senso e più investimenti e assunzioni di giovani perché siamo stati dimezzati come personale nel giro di dieci anni. Si tratta di un problema grosso, in quanto influisce sulla produttività sulla sicurezza sul lavoro e sui trasporti.
Ci sono molti lavoratori precari nella vostra categoria?
No, fortunatamente, quello no. Comunque siamo qui a manifestare per noi come categoria, ma soprattutto per tutti i giovani che ancora non lavorano, ma anche per le altre categorie. Siamo tutti insieme e manifestiamo per la condizione di tutti i lavoratori.
Cosa hanno fatto le istituzioni locali e regionali per aiutare la soluzione della vostra vertenza? e il governo Renzi?
Per ora poco e niente.
Che ne pensate del Jobs Act e della Legge di stabilità? Non sarebbe il caso che si facesse uno sciopero generale di 8 ore con una manifestazione sotto palazzo Chigi?
Pensiamo che sono delle grosse porcate. Siamo molto favorevoli allo sciopero e siamo qui per questo
Il governo Renzi è palesemente contro i lavoratori e i sindacati. Non è il caso di spazzarlo via?
Io sono favorevole a mandarli tutti a casa, non solo il governo Renzi.
Attualmente il potere politico ce l'ha la borghesia. Ma l'intera ricchezza del Paese prodotta dal proletariato. Non è una contraddizione? Lei è disposto a lottare per la conquista del potere politico da parte del proletariato?
Certo come no: è una contraddizione. Sono un anarchico, quindi sono disposto a lottare per il potere del proletariato.
Un lavoratore Filctem di Reggio Emilia
“Quello di Renzi è il piano di Licio Gelli che prende il sopravvento sul sindacato”
A quale categoria appartenete?
FilCTEM gomma-plastica, tessili, chimica, energia. Noi siamo lavoratori di una cooperativa di secondo grado, nel senso che non siamo soci, siamo dipendenti, il direttore stesso è un dipendente. Nella nostra cooperativa c'è di tutto: ci sono i precari e ci sono anche i lavoratori a tempo indeterminato e anche forme di apprendistato e di facchinaggio.
Quali sono i problemi della vostra cooperativa?
Praticamente da 4 anni non prendiamo un premio di produzione, perché con i bilanci possono fare quello che vogliono, anche il falso in bilancio perché in Italia è depenalizzato. Quindi possono truccare tranquillamente i conti. Dall'altra parte tentano di attaccare anche sulle pause. Cercano di ricattarci anche col fatto che se adesso viene a mancare l'articolo 18 possono prendersi delle rivalse. Comunque staremo a vedere.
Avete una piattaforma rivendicativa? Quali possono essere le soluzioni?
Noi abbiamo presentato un contratto aziendale, che però è fermo da due anni, perché presentano sempre dei bilanci in rosso. Ad ogni attacco che viene dall'azienda noi rispondiamo con ore di sciopero, quindi loro stanno molto attenti su questo. Non cercano lo scontro, ma di fatto siamo congelati.
Che ne pensate del Jobs Act e della Legge di stabilità? Non sarebbe il caso che si facesse uno sciopero generale di 8 ore con una manifestazione sottopalazzo Chigi?
Sono grosse porcate, perché con la scusa di estendere i diritti agli interinali ce li tolgono a noi, tra virgolette, garantiti, ma non fanno niente per levare le 46 tipologie di assunzione nel mondo del lavoro oggi in Italia, cosa che è veramente una porcheria. Anche il discorso delle telecamere nei reparti di lavoro e il demansionamento, fanno parte di un processo destabilizzante, anche dal punto di vista sindacale. Quello di Renzi è il piano di Licio Gelli che prende il sopravvento sul sindacato. Siamo d'accordo con questa proposta di sciopero, ma non siamo più d'accordo con le processioni che hanno il fine di incensare la Camusso. Perché la Camusso non è che abbia fatto il massimo, specialmente con la riforma Fornero: tre ore di sciopero sono state veramente poche e oggi il movimento operaio la sta pagando, perché la partecipazione c'è, ma non quella delle lotte di classe che avevamo anche fino al 2003 con Cofferati, benché conosciamo tutti cosa Cofferati è stato.
Attualmente il potere politico ce l'ha la borghesia. Ma l'intera ricchezza del Paese è prodotta dal proletariato. Non è una contraddizione? Lei è disposto a lottare per la conquista del potere politico da parte del proletariato?
Beh prima di parlarne dobbiamo riorganizzarci e riprendere tutta un'altra serie di dinamiche sociali attualmente ferme.
Un pensionato SPI di Altamura (Bari)
“Nessun impegno da Renzi per i lavoro e per migliorare la situazione dei pensionati”
Qual era il suo lavoro?
Operaio edile
Che ne pensate del Jobs Act e della “Legge di stabilità”? Come influisce sulla vita dei pensionati? Non sarebbe il caso che si facesse uno sciopero generale di 8 ore con una manifestazione sotto palazzo Chigi?
Non è ancora ben chiaro quali sono i contenuti di questa legge, ma è certo che qualunque cosa sarà contro i lavoratori. Sicuramente non c'è un reale impegno per il lavoro che è la principale cosa che manca in Italia e per migliorare la situazione dei pensionati. Siamo d'accordo con lo sciopero.
Il governo Renzi è palesemente contro i lavoratori e i sindacati. Non è il caso di spazzarlo via?
Mandiamolo a casa, ma dopo ne verrà un altro uguale: sono tutti amici.
Lavoratrice FLAI-CGIL di San Pancrazio (Brindisi)
“Non vediamo l'ora di fare lo sciopero. Siamo disposti pure a fare presidio continuo sotto palazzo Chigi”
Quali sono i problemi della categoria FLAI nel vostro territorio?
La categoria dei braccianti agricoli è molto colpita dagli ultimi provvedimenti del governo Renzi. Anche gli 80 euro sono una presa in giro. Abbiamo percepito per due volte gli 80 euro e l'anno prossimo dovremo renderli indietro, con la beffa di dover pagare sanzioni. Si tratta di una delle cose peggiori che hanno fatto alla nostra categoria che già era martoriata dai provvedimenti della Fornero. Due anni fa è stato deciso che non bastano più 78 giornate per aver diritto alla disoccupazione, nonostante abbiamo conseguito l'anzianità negli anni precedenti, ma ci vogliono assolutamente 102 giorni di lavoro nello stesso anno. Quindi ci hanno allontanato la possibilità di percepire i nostri diritti.
Che ne pensate del Jobs Act e della Legge di stabilità? Non sarebbe il caso che si facesse uno sciopero generale di 8 ore con una manifestazione sotto palazzo Chigi?
Si tratta di un'ulteriore carognata che purtroppo va ad appesantire i provvedimenti che sono stati emanati con la precedente riforma Fornero e noi siamo contrariati da questi provvedimenti. Siamo pronti allo sciopero. Non vediamo l'ora. Se la segretaria Susanna Camusso proclamerà lo sciopero generale saremo contentissimi. Noi saremmo disposti pure a fare presidio continuo sotto palazzo Chigi, sì, sì sì.
Un disoccupato della provincia di Brindisi
“Subito lo sciopero. Ne abbiamo abbastanza”!
Siamo qui per protestare contro questo bamboccione...
Non crede che definirlo bamboccione significhi sminuirne la sua pericolosità? Lui è un politicante molto pericoloso...
E' pericoloso sì, è un democristiano. E' quello che ha fatto il patto del Nazareno con Berlusconi è andato a pranzo ad Arcore, dove facevano i festini a luci rosse. Io sono con SEL, con Vendola. Ne sono orgoglioso
Lei è un lavoratore in che settore?
Purtroppo adesso sono disoccupato. Sono un barista. Sono un compagno di vecchia data.
Che ne pensa del Jobs Act e della “Legge di stabilità”? Non sarebbe il caso che si facesse uno sciopero generale di 8 ore con una manifestazione sotto palazzo Chigi?
Sono prese per il culo ai danni dei lavoratori. Io farei volentieri e subito questo sciopero. Ne abbiamo abbastanza.
Visto che lei è un compagno di vecchia data le faccio questa domanda. Attualmente il potere politico ce l'ha la borghesia. Ma l'intera ricchezza del Paese prodotta dal proletariato. Non è una contraddizione? Lei è disposto a lottare per la conquista del potere politico da parte del proletariato?
Sì, assolutamente, perché ormai anche i sindacati vanno con i padroni. In Italia c'è molto clientelismo, ci sono le tangenti. L'Italia è stata ridotta ad uno schifo. Ci sono le tangenti. Si spartiscono la torta. Anche quello che è successo a Genova. Si sono fregati i soldi per pulire i letti dei torrenti e hanno lasciato la città nel rischio idrogeologico. E' una vergogna.
Grazie. Auguri per il lavoro
Un lavoratore del settore Cash and Carry di Taranto
“Siamo sicuramente per lo sciopero e per mandare a casa questo governo e saremo anche più di tre milioni”
Lei è un dipendente?
Sì un dipendente precario di un grosso centro commerciale del settore alimentare.
Lei è di Taranto. Si è molto parlato dei problemi di questa città. A che punto siete adesso con il risanamento e la lotta per il lavoro?
Allora. Se parliamo di lavoro c'è molta precarietà, se parliamo di inquinamento c'è molta ignoranza e paura perché sì, il diritto al lavoro ci sta tutto, però anche il diritto alla salute e alla difesa dell'ambiente. Perché va bene che si lavora e che da un posto di lavoro campano diverse famiglie, però c'è anche da dire che riguardo l'inquinamento, c'è il degrado totale dell'ambiente per noi e per i nostri figli e se la situazione non cambia andrà sempre peggio.
Secondo lei la soluzione non sarebbe quella di risanare e mantenere i posti di lavoro, salvando lavoro e ambiente? La chiusura dell'ILVA di Taranto sarebbe un disastro sociale sul disastro ambientale...
Ok al risanamento e i posti di lavoro si devono tenere stretti. Chi è alla guida ha preso lo stabilimento in quelle condizioni e adesso dice “perché dovrei fare una bonifica”? Ma parlavo di ignoranza perché la gente dice che l'importante è il lavoro e che la salute viene in secondo piano. Bisogna dire NO alla chiusura, ma anche SI' al risanamento, alla bonifica. Bisogna mettersi in norma con le regole.
Per il governatore Vendola di Sel è stato chiesto il rinvio a giudizio per concussione nell'ambito dell'inchiesta “Ambiente svenduto”. Non avrebbe fatto meglio a dimettersi? Cosa pensate del suo operato in merito alla vicenda ILVA?
Preferirei non rispondere perché alla fine che le devo dire...alla fine è un magna magna generale della regione, della provincia.
Quindi Vendola non ha salvaguardato i diritti alla salute e al lavoro delle masse pugliesi?
Mah, secondo me se fosse stato fatto tutto in regola non saremmo adesso a parlare di chiusura o di scioperi. Comunque secondo me ok, non chiudere perché sarebbe un disastro a Taranto, dodicimila persone in strada senza lavoro sarebbe una guerra civile, ma l'importante è che mettano le cose a posto.
Cosa sta facendo il governo Renzi per rilanciare l'occupazione al Sud?
Al momento io non vedo risultati positivi, infatti oggi siamo qui anche per ribadire che non siamo d'accordo, che vogliamo il lavoro e che vogliamo portare avanti questa lotta.
Che ne pensate del Jobs Act e della Legge di stabilità? Non sarebbe il caso che si facesse uno sciopero generale di 8 ore con una manifestazione sotto palazzo Chigi?
Anche qui non credo che Renzi sia legittimato a fare una cosa del genere. Tutti abbiamo bisogno di lavorare oggi come oggi, ma quello che vuol portare avanti lui non è giusto. Anche questi 80 euro in busta, che poi non sono effettivamente 80 euro, non sono una cosa positiva in fin dei conti. Sì forse sta dando una mano, ma non porta a nulla, come la questione del TFR che in busta paga verrà tassato e non avremo quello che ci spetta.
Siamo sicuramente per lo sciopero e per mandare a casa questo governo. Anche se la Camusso non ha ancora fissato niente, ha detto che lo sciopero ci sarà. Noi oggi ci siamo fatti sentire. Io penso che con lo sciopero generale saremo anche più di tre milioni.
Segretaria della FLAI-Bari
“siamo per uno sciopero ad oltranza”
Quali sono i problemi della categoria a Bari?
A Bari e anche in tutta la Puglia non si applica il contratto in agricoltura. Con la scusa della crisi non si paga il salario contrattuale e non si danno tutti i diritti che prevede il contratto in agricoltura e quindi siamo qui anche per gridare a gran voce il diritto al contratto per tutti i lavoratori agricoli. Noi vogliamo il lavoro. Perché solo col lavoro puoi mantenere la dignità di essere umano
Cosa hanno fatto le istituzioni locali e regionali i Puglia per rilanciare il lavoro agricolo?
In Puglia col governo che abbiamo avuto, che ormai è agli sgoccioli, abbiamo fatto molto, come anche le liste di prenotazione in agricoltura, il collocamento pubblico e incentivi anche alle aziende che applicano il contratto e che rispettano le regole. Però, nonostante questo, continuano a non applicare il contratto e c'è ancora molto lavoro nero e sommerso.
In Puglia i braccianti agricoli hanno anche il grosso problema del caporalato e i lavoratori immigrati vengono usati come schiavi nelle campagne, come succede anche in altre regioni del Mezzogiorno. Ha fatto qualcosa Vendola su questo fronte?
Il problema è che questa forma di schiavitù in Puglia è generalizzata, soprattutto nelle altre province. Noi a Bari non abbiamo questo problema, ma quello che non si applica il contratto così come dovrebbe essere.
La schiavitù è dovuta soprattutto al fatto che in Italia abbiamo una legge xenofoba e razzista, la Bossi-Fini, che porta alla schiavitù. Perché se non hai un permesso di lavoro non puoi accedere al permesso di soggiorno e se non hai il permesso di soggiorno non puoi avere un contratto di lavoro. Quindi questi lavoratori sono ricattabili in tutte le forme.
E quindi va abrogata la Bossi-Fini...
Certo che va abrogata. Per dare a queste persone rispetto, perché sono lavoratori come tutti.
Il Jobs Act e la Legge di stabilità come intervengono nel lavoro agricolo specie nel Sud?
Peggiorano la situazione, anche perché il lavoro agricolo era già precario di per sé. Ora con questa legge di stabilità si va a precarizzare ancora di più. Ma diciamocela tutta il Jobs Act precarizza tutti i lavoratori. La questione dell'art. 18 è solo demagogia dietro la quale il governo nasconde il tentativo di togliere i diritti a tutti i lavoratori.
Soprattutto poi per il Mezzogiorno Renzi non prevede nulla. E ricordiamoci poi che i diritti che abbiamo non ci sono stati regalati. I nostri genitori, i nostri nonni li hanno conquistati con il sangue, con le lotte nelle campagne. Penso che adesso dobbiamo ritornare a questo. Spero non al sangue, ma alle lotte per bloccarli su quello che ci stanno togliendo e riconquistare quello che ci hanno tolto.
Non sarebbe allora l caso che si facesse uno sciopero generale di 8 ore con una manifestazione sotto palazzo Chigi per mandare a casa questo governo?
Sì, anzi noi siamo per uno sciopero ad oltranza, perché oramai siamo ad un punto in cui questi politici non ascoltano più i lavoratori. Allora noi dobbiamo farci ascoltare.
29 ottobre 2014