Gli operai della ThyssenKrupp bloccano la Terni-Orte
Determinati e con una resistenza d'acciaio a non mollare la lotta, per scongiurare la chiusura della fabbrica, gli operai della ThyssenKrupp hanno dato vita la sera del 31 ottobre ad un'altra combattiva forma di protesta. Finita l'assemblea indetta dalle Rsu di fronte ai cancelli della fabbrica, circa in 300 lavoratori sono partiti in corteo e, dopo aver attraversato tutta la città, si sono diretti verso il raccordo Terni-Orte occupandolo in entrambi i sensi e bloccando il traffico. Insieme a loro, in solidarietà, anche il sindaco della città.
Una ferma e necessaria risposta all'ennesimo arrogante ricatto provocatorio della multinazionale che, per fiaccare la resistenza degli operai e dividerne in fronte di lotta, ha annunciato che non pagherà gli stipendi fin quando gli operai Ast resteranno in sciopero. Una vera rappresaglia che, insieme alle manganellate, ricordano metodi e mezzi intimidatori antioperai del ventennio fascista.
Ma gli operai non si piegano: “Andiamo avanti. Almeno fino a giovedì” annunciano, quando ci sarà al Mise il primo incontro, dopo quasi un mese dalla rottura delle trattative, con l'azienda e il governo Renzi che, garantisce il ministri dello Sviluppo economico Federica Guidi, è impegnato “giorno e notte per trovare una soluzione”. E tuttavia avverte che “il governo debba ascoltare tutti, ma poi debba decidere e portare le sue decisioni in Parlamento". Appunto.
5 novembre 2014