Il PMLI condanna senza appello le cariche e le manganellate subite dalle studentesse e dagli studenti che il 12 novembre contestavano la presenza del presidente della BCE Mario Draghi intervenuto ad un convegno all'Università di Roma Tre.
Gli studenti hanno accolto la presenza di Draghi, uno dei principali artefici dei massacri sociali che stanno colpendo in Europa le masse operaie e popolari, con slogan e striscioni contro l'austerità, lanci di uova e vernice.
Il messaggio degli studenti era chiaro, nella nostra università i massacratori dei popoli non li vogliamo!
La reazione della polizia è stata quella che ci si aspetta dal regime neofascista nel quale ormai siamo costretti a vivere, fatta di spintoni e manganellate che hanno ferito due studenti ai quali va la nostra solidarietà.
I responsabili della repressione e del sangue versato dagli studenti sul terreno dell'Università sono il governo Renzi e la Ue imperialista che non lasciano spazio alle contestazioni popolari, operaie e studentesche! Queste due “creature” della borghesia vanno spazzate via al più presto con la lotta di classe!
Il PMLI è solidale con gli studenti colpiti dalla repressione poliziesca e li invita a proseguire sempre più tenacemente nella lotta contro il governo del Berlusconi democristiano Renzi e l'Unione Europea imperialista esortandoli ad essere protagonisti nella mobilitazione di massa e di piazza del 14 novembre in occasione dello sciopero generale indetto dagli operai metalmeccanici della FIOM a Milano, che coinciderà con lo sciopero sociale indetto dai sindacati di base, organizzazioni studentesche, movimenti per la casa, ecc.
Viva la coraggiosa lotta delle studentesse e degli studenti contro il governo Renzi e l'Ue imperialista!
Viva l'unità di lotta tra classe operaia e studenti!
Fuori l'Italia dalla Ue!
Renzi, vattene!
Il potere politico al proletariato!
Italia unita, rossa e socialista!