Volantino dell'Organizzazione di Rufina del PMLI
Viva la lotta di classe!
Diamo forza allo sciopero generale del 12 dicembre di CGIL e UIL e partecipiamo in massa alla manifestazione di Firenze
Le piazze d’Italia si riempiono sempre di più di lavoratori, cassintegrati, disoccupati, pensionati e studenti. Ovunque si chiede lavoro, il principale problema che affligge le masse, specie giovanili e del Sud, e si contesta la politica di lacrime e sangue del governo del Berlusconi democristiano Renzi.
Anche in Valdisieve è in atto una crisi senza precedenti e senza fine iniziata anni fa con le chiusure della Brunelleschi e dell’ex Merinangora, continuata poi con alcune pelletterie rufinesi, con l’HMV, la Nordlight, col trasferimento della Braccialini, con la storica Colacem (ex Italcementi), fino a giungere ad oggi con i fatti della Baldi Spa e della Mannelli Spa di Pontassieve. In pratica centinaia di nuovi disoccupati e altrettante centinaia di posti di lavoro in meno.
Le numerose mobilitazioni alle quali assistiamo, sono un chiaro segno della ripresa della lotta di classe, anche se ancora si svolge sul terreno del capitalismo e del riformismo. Viva la lotta di classe! Bisogna proseguire su questa strada perché non c’è altro modo per fermare Renzi, una reincarnazione in chiave moderna e tecnologica di Mussolini e Berlusconi.
Anche se non lo dà a vedere, egli teme la lotta di classe e tenta di arrestarla con gli inganni, con fiumi di parole e con la repressione delle masse in lotta.
Ma le cariche, gli idranti, i manganelli, i lacrimogeni, le telecamere sulle divise e le pistole elettriche usati dalle “forze dell’ordine” possono riuscire a difendere temporaneamente le istituzioni ed i governanti borghesi, mai però potranno sopprimere la lotta di classe che alla fine le travolgerà e con esse l’intero sistema di sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Con le controriforme costituzionali e con quella elettorale, del Jobs Act, del pubblico impiego e della scuola, nonché con la legge di stabilità, lo “Sblocca Italia”, il coinvolgimento dell’Italia nella guerra in Iraq ed il nuovo modello di difesa, l’emarginazione dei sindacati, Renzi, oltre a colpire duramente le condizioni di vita e di lavoro delle masse, ha distrutto lo Stato di diritto borghese, il diritto borghese del lavoro ed i residui della Costituzione borghese e antifascista del ’48. Il tutto, conformemente al piano della P2 perseguito da Gelli e da Berlusconi.
Renzi ha già detto che se ne frega di ciò che faranno sindacati e piazza. Vediamo allora come reagirà allo sciopero generale del 12 dicembre promosso da CGIL e UIL che noi auspichiamo il più largo e partecipato possibile. Se ciò non bastasse, non si abbia paura di replicare velocemente! I lavoratori, a cominciare dai precari, i disoccupati, gli studenti, i partiti che si richiamano ai lavoratori ed i movimenti sociali sono disponibili.
Uniti, attraverso la lotta di piazza dobbiamo spazzar via questo governo piduista, neofascista, crumiro, antioperaio ed interventista. Poi ciascuno andrà per la propria strada, a seconda se è favorevole o contrario a questa società borghese.
Noi marxisti-leninisti continueremo a lottare contro il capitalismo, convinti che è ora che il potere politico passi al proletariato che crea tutta la ricchezza del Paese e che si sprigioni finalmente la lotta di classe contro il capitalismo, per il socialismo. Contiamo sul contributo delle operaie e degli operai coscienti, degli anticapitalisti e degli intellettuali del popolo per far comprendere al proletariato che senza il potere politico egli non ha niente, mentre col potere politico, che può conquistare solo con la rivoluzione socialista, ha tutto ciò che gli serve.
PARTITO MARXISTA-LENINISTA ITALIANO
Organizzazione di Rufina
28 novembre 2014
3 dicembre 2014