Tutto rapinato alle masse
Le “spese pazze” di Renzi quand'era alla Provincia di Firenze
Dai fiori alle ministre Gelmini, Carfagna e Prestigiacomo all'hotel di prestigio in California da 2.832 euro, dal pranzo pantagruelico con bistecca e Brunello da 1.855 euro al pranzo da 1.213 euro al ristorante Cibreo del suo sostenitore Picchi
Dagli omaggi floreali alle ministre berlusconiane, alle missioni all'estero da 70 mila euro a viaggio; dalle cene da oltre mille e 800 euro a botta in ristoranti, trattorie e pasticcerie di lusso ai soggiorni in alberghi da “mille e una notte”: l'ex presidente della provincia di Firenze e attuale premier Matteo Renzi in 5 anni, dal 2004 al 2009 ha speso diversi milioni di euro in spese di rappresentanza.
Migliaia di ricevute e di rimborsi che la Corte dei Conti ha inserito in un fascicolo aperto nel 2012 a seguito di un’indagine del Ministero dell’economia che rilevò “gravi anomalie” nella gestione renziana della Provincia di Firenze.
Al Berlusconi democristiano gli vengono contestati diversi milioni di euro spesi negli anni in cui era presidente della Provincia, durante le primarie per il sindaco di Firenze e nella campagna elettorale, poi vinta, per conquistare Palazzo Vecchio.
Il contenzioso tra Corte dei Conti e Provincia di Firenze è ancora in corso ma la procura di Firenze, a differenza di quelle del resto d’Italia, non ha aperto alcun fascicolo, lasciando così alla magistratura contabile il compito di accertare solo ciò che era di sua competenza.
Nel fascicolo sono inserite ad esempio le ricevute del 12 maggio 2008 quando Renzi coi soldi rubati al popolo manda un omaggio floreale a Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, Stefania Prestigiacomo e Giorgia Meloni appena nominate ministre del governo Berlusconi e per complimentarsi con l'aumento della quota rosa nell'esecutivo. Nel luglio 2007 la Provincia liquida ristoranti e ricevute per 17 mila euro. Undicimila a ottobre e altrettanti a novembre. Sempre per “attività di rappresentanza”. Per lo più sono cene, conti di pasticcerie, ristoranti, trattorie. Al bar Nannini, per dire, il 17 ottobre 2007 Renzi spende 1.224 euro; 1.213 li lascia al ristorante Cibreo del suo amico e sponsor Picchi, due mila in totale alla trattoria da Lino, 1.855 alla Taverna Bronzino che Renzi frequenta assiduamente per tutto il suo mandato alla guida della Provincia con conti che oscillano tra i 200 ai 1.800 euro. Alla trattoria I due G in via Cennini il 29 aprile 2008 ordina una bottiglia di Brunello di Montalcino da 50 euro per annaffiare una fiorentina da un chilo e otto etti. Alla Buca dell’Orafo in via dei Girolami il 13 giugno 2008 si attovaglia con due commensali e opta per un vino da 60 euro a bottiglia.
Non sono da meno i conti relativi alle missioni all’estero. Il 22 aprile 2008 ad esempio la carta di Credito della Provincia (che usa solo il presidente) paga alle ore 01:01 pomeridiane un pranzo al Riva Restaurant on Navy Pier di Chicago: 4 aragoste, 2 sushi, 2 pepsi, una birra e 2 porzioni di gamberi fritti. Oltre allo scontrino, l’estratto conto della carta conferma che quel conto è stato saldato da Renzi in persona. In una delibera della provincia di Firenze del 12 Maggio 2008 si legge: “Il sottoscritto Matteo Renzi (…) attesta sotto la propria responsabilità, che le spese delle fatture sottoelencate e che vengono inviate alla liquidazione dei competenti Uffici della Provincia, sono state da me sostenute nel corso di attività istituzionali e di rappresentanza”.
Segue elenco di pranzi e cene. Il fidato capo gabinetto Giovanni Palumbo, oggi con Renzi a Palazzo Chigi, firma decine e decine di delibere per rimborsi spese del presidente che aveva a disposizione anche una carta di credito con un limite mensile di 10 mila euro. Nell’ottobre 2007 però riesce a farsela bloccare. Durante un viaggio negli Stati Uniti, infatti, la carta viene sospesa a garanzia di un pagamento da parte di un hotel così Renzi è costretto a pagare di tasca sua 4.106 dollari, al cambio dell’epoca 2.823 euro, all’hotel Fairmont di San José, in California. Appena torna in Italia si fa restituire la somma. Una delibera del 12 novembre autorizza il versamento dei 4 mila dollari al presidente. Solo per quel viaggio le casse della provincia tra biglietti, alberghi e ristoranti, spendono 70mila euro. Dal due all’otto novembre per la missione a Santa Clara sempre in California e sempre per “attività internazionali” la Provincia stanzia 26.775,82 euro.
Altro che “cambiare verso”: Renzi è peggio del suo maestro Berlusconi che in fatto di “spese pazze” a cominciare dai bunga bunga con escort e olgettine pagate coi soldi pubblici rubati al popolo la sa davvero lunga.
10 dicembre 2014