L'ha deciso la Commissione esteri del Senato
L'Italia di Renzi e Napolitano parteciperà alla guerra imperialista contro lo Stato Islamico
La Commissione esteri del Senato, con il voto determinante del PD i e il silenzio complice di Napolitano - sedicente garante della Costituzione che ripudia la guerra - ha formalmente impegnato il governo italiano in una risoluzione sulla situazione in Siria (Doc. XXIV, n. 43) a “sostenere in tutti i modi, incluso quello militare, l’azione della coalizione internazionale” contro lo Stato islamico, aprendi di fatto la strada a un intervento militare diretto in Siria, ma che potrebbe in futuro estendersi anche al territorio iracheno.
La crisi siriana - accusa falsamente la premessa del documento - si è acutizzata per colpa del presidente siriano Assad il quale sarebbe, a dire dei senatori, lui il responsabile del rafforzamento dell'estremismo islamico fondamentalista che tenta di abbattere il suo governo, ma tale analisi non spende una parola sullo sporco gioco imperialista attuato dagli Stati Uniti e dai maggiori alleati della Nato, soprattutto Gran Bretagna e Francia, che hanno foraggiato e addestrato sin dal 2011 in Libia gruppi islamici, prima definiti terroristi, da utilizzare per la caduta di Gheddafi, gruppi che poi, esaurito il loro compito in Libia, sono passati in Siria e Iraq sfuggendo di mano agli imperialisti occidentali.
Dopo l'annuncio di Obama di una escalation militare contro lo Stato islamico, l'Italia di Renzi dava tra i primi al vertice Nato di Newport il consenso a partecipare alla guerra imperialista contro lo Stato islamico, una guerra che segue a ruota quella scatenata in Afganistan e Iraq.
23 dicembre 2014