Asse Chavez-Ahmadinejad per salvaguardare il prezzo del petrolio A metà gennaio il viaggio del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad in America Latina ha tra l'altro toccato il Venezuela dove si è incontrato con Hugo Chavez, un breve incontro dopo quello del settembre dello scorso anno, che ha rafforzato l'intesa fra i due paesi antimperialisti. A Caracas Ahmadinejad e Chavez hanno firmato una ventina di accordi di cooperazione bilterale ma soprattutto i due presidenti hanno ribadito l'asse tra Iran e Venezuela per sostenere all'interno dell'Opec, l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, la necessità di "ridurre la produzione di greggio" al fine di salvaguardare il prezzo di vendita del petrolio; per salvaguardare la loro principale voce delle entrate del bilancio statale, quella del ricavato della vendita del petrolio dato che Iran e Venezuela sono rispettivamente il quarto e il quinto produttore mondiale di petrolio. Chavez e Ahmadinejad hanno firmato accordi di cooperazione per creare una compagnia petrolifera comune per l'esplorazione, la produzione e la commercializzazione del greggio e hanno deciso di avviare un fondo comune da 2 miliardi di dollari per progetti nei paesi in via di sviluppo. Inoltre hanno siglato vari accordi di cooperazione nell'agricoltura, nell'edilizia, nel turismo e nei media. Poco prima di lasciare Teheran alla volta della capitale venezuelana, il presidente iraniano Ahmadinejad aveva sottolineato il rapporto privilegiato esistente fra i due paesi: "Iran e Venezuela sono due alleati importanti a livello globale". Rapporti consolidati dalla visita a Caracas dove Chavez lo ha accolto con un "benvenuto al combattente di una giusta causa, a un rivoluzionario e a un fratello". Nella precedente visita a Caracas, alla fine del settembre dello scorso anno, Ahmadinejad aveva affermato che "Hugo è un fratello. Hugo è un campione nella lotta contro l'imperialismo". Nell'incontro dello scorso anno Iran e Venezuela avevano definito una serie di accordi di cooperazione per l'estrazione e la lavorazione del petrolio, sull'acciaio e sulla lavorazione dei metalli, sulla collaborazione nella costruzione di infrastrutture industriali e civili; la messa in pratica di una alleanza non solo economica e commerciale. I due presidenti avevano sottolineato che la cooperazione tra i loro paesi aveva "messo la parola fine alle bugie del nemico, a quelle menzogne secondo cui i popoli, per potersi sviluppare e progredire, debbono obbedire alle grandi potenze". Chavez aveva in particolare sottolineato di essere al fianco dell'Iran anche per quanto riguardava lo sviluppo dell'energia nucleare, in base al principio secondo il quale il governo di Teheran "ha il diritto a sviluppare la ricerca nucleare con scopi e fini pacifici". 24 gennaio 2007 |