Mentre Grillo si incontra coll'ambasciatore britannico Capigruppo M5S a pranzo con l'ambasciatore Usa Thorne preoccupato per lo stallo politico italiano. Si rafforza la simpatia dell'imperialismo americano verso il movimento di Grillo Lo "tzunami" diplomatico del megalomane qualunquista Grillo e dei suoi parlamentari continua a mietere apprezzamenti e a collezionare "certificati di affidabilità" da parte dell'imperialismo e di importanti circoli capitalistici mondiali. Dopo gli apprezzamenti espressi a fine febbraio dal segretario di Stato americano John Kerry il quale ha confessato che "c'è molta attenzione da parte degli Usa al Movimento 5 stelle, senza nessuna demonizzazione"; dopo i complimenti per il risultato elettorale "piuttosto entusiasmante" e per la "particolare attrazione" esercitata dal Movimento 5 stelle espressi da Jim O'Neill, presidente dell'Unità di Gestione (Asset Manager) di Goldman Sachs, e dal padrone della Luxottica Leonardo Del Vecchio, l'uomo più ricco d'Italia secondo Forbes dopo Michele Ferrero; dopo gli elogi elargiti il 12 marzo da David Thorne, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, durante un incontro con gli studenti del Liceo Visconti di Roma indicando loro il Movimento 5 stelle come "un esempio da seguire"; il 26 marzo è arrivato il lauto pranzo e il ricevimento in pompa magna dei capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi presso l'ambasciata americana. L'agognato via libera è stato piacevolmente commentato dal capobastone Grillo che quasi in contemporanea ha incontrato nientemeno che il rappresentante di sua maestà, l'ambasciatore britannico Cristopher Prentice. Il corteggiamento di Grillo a Prentice era cominciato all'indomani del 26 febbraio quando l'ambasciatore britannico durante l'ospitata a "Ballarò" aveva espresso il desiderio di "incontrare Mr. Grillo, deputati e senatori 5 stelle". Un desiderio prontamente esaudito dal comico genovese che il giorno seguente ha subito telefonato a Prentice per fissare l'incontro suscitando fra l'altro grande "simpatia e ammirazione" da parte dell'ambasciatore di sua maestà. Insomma, come abbiamo prontamente e più volte denunciato, il Movimento 5 stelle non rappresenta affatto "l'antipolitica" e "l'antisistema". Al contrario rappresenta un puntello delle istituzioni parlamentari borghesi e del sistema capitalistico, che del resto si guarda bene dal mettere in discussione nelle sue fondamenta ma si ripromette solo di "riformare" e rendere meno inviso alle masse che, come ha candidamente confessato lo stesso Grillo, altrimenti sarebbero pronte a prendere i forconi. 10 aprile 2013 |