Mao, Discorso alla riunione allargata dell'Ufficio politico del CC del PCC. 20 marzo 1966 I Sulla partecipazione al XXIII Congresso del PCUS Non parteciperemo al XXIII Congresso del PCUS. I sovietici tengono questo congresso assediati dalle difficoltà interne ed esterne. Noi facciamo ci appoggiamo sulla politica di contare sulle proprie forze: non dipenderemo dall'Unione Sovietica, non abbasseremo la guardia. Se vogliamo che il popolo sia risoluto, noi per primi dobbiamo esserlo. Non partecipando, daremo modo alla sinistra di rafforzarsi, e al centro di avvicinarsi a noi. Se non parteciperemo, tutt'al più potranno minacciarci militarmente, oppure combatterci sulla carta. Potremo comunque scrivere una lettera. Abbiamo detto che i rinnegati, i nemici della classe operaia e l'Unione Sovietica sono contro la Cina; se qualcuno ci attacca, non dobbiamo far altro che scrivere articoli. I rinnegati e i nemici della classe operaia saranno sempre anticinesi. La nostra bandiera deve essere chiara e luminosa, non deve vacillare. Castro non è che un lupo feroce al posto di comando. [Qualcuno chiede: "Questa volta non parteciperemo, ma invieremo comunque dei messaggi ai congressi che i revisionisti convocheranno in futuro?"] Potremo inviarne, ma li indirizzeremo al popolo sovietico. II Sulla questione dell'istruzione e dei circoli accademici Ce ne siamo stati chiusi sotto una campana e ci sono parecchie cose di cui non siamo al corrente. Di fatto, i circoli accademici e il mondo accademico sono nelle mani della borghesia e della piccola borghesia. In passato, la nostra politica nei confronti della borghesia nazionale e degli intellettuali borghesi è stata di distinguerli dalla borghesia compradora; era la cosa giusta da fare, e questa politica si è rivelata molto efficiente. Metterli tutti sullo stesso piano sarebbe sbagliato. Adesso le università, le scuole medie e le scuole primarie per gran parte sono monopolio degli intellettuali provenienti dalla borghesia, dalla piccola borghesia, dai proprietari terrieri e dai contadini ricchi. Dopo la Liberazione li abbiamo protetti, perché allora proteggergli era la cosa giusta da fare. Anche adesso che abbiamo intrapreso la critica accademica, bisogna comunque proteggerne alcuni, come lao Guo, lao Fan e il gruppo "imperatori-re-generali-primi ministri"1. Attualmente tutte le medie e grandi città hanno istituito dipartimenti di ricerca sulla letteratura e l'arte, la storia, la filosofia, la legge e l'economia. Esistono numerose tipologie di storia. Ogni materia ha la sua storia: ci sono la storia passata e la storia generale, la storia della filosofia, della letteratura, delle scienze naturali; non esiste una singola materia senza storia. Per quel che riguarda le scienze naturali, non ci siamo ancora mossi: d'ora in avanti, ogni cinque o dieci anni, dovremo fare un po' di critica, discutere ed educare i successori. Altrimenti cadrà tutto nelle loro mani. Anche per quel che riguarda le scienze naturali, i punti di vista del proletariato e della borghesia sono diversi, perché l'idealismo e il materialismo riguardano anche le scienze naturali. Lao Fan è appassionato di imperatori, re, generali e primi ministri. Quelli come lui, compreso il gruppo "imperatori-re", adorano gli imperatori, i re, i generali e i primi ministri e hanno combattuto il metodo di studio della storia del 1958. [Lin Biao2: "Questa è lotta di classe."] Quando si critica, non bisogna sparare a vuoto, bisogna studiare i dati storici. Questa è una grandiosa lotta di classe. In caso contrario, sarà il revisionismo ad emergere e questo è proprio il genere di persone che compariranno con il revisionismo in futuro. Wu Han e Jian Bozan, per esempio, si oppongono al marxismo-leninismo; entrambi sono membri del Partito comunista, ciononostante sono contro il Partito comunista e il materialismo. [Lin Biao: "Questa è costruzione ideologica socialista."] Questa è lotta di classe su vasta scala. Al momento attuale, quindici province e municipalità su ventotto hanno lanciato questa lotta, mentre le altre tredici non l'hanno fatto. La nostra politica di proteggere gli intellettuali ha vantaggi e svantaggi. Sotto questa politica, essi percepivano stipendi fissi e sono divenuti professori e rettori, ma di fatto appartenevano al Kuomintang. [Lin Biao: "Bisogna prestare particolare attenzione ai giornali, perché sono importantissimi, sono i portavoce quotidiani delle direttive del Centro."] C'è anche quella rivista di Pechino, Qianxian3, che in realtà è la linea del fronte di Wu Han, Deng Tuo e Liao Mosha; il Villaggio delle tre famiglie4 è opera loro. Liao ha cantato le lodi del Li Huiniang e si è espresso a favore della "teoria degli spiriti innocui". La lotta di classe è molto acuta ed estesa, perciò occorre che tutti gli uffici principali ed i comitati provinciali del Partito vi si dedichino. Bisogna, per esempio, occuparsi dell'istruzione, dei giornali, delle pubblicazioni letterarie e artistiche, del cinema e del teatro sotto ogni aspetto. È stato pubblicato il saggio di Zhao X: è molto ben scritto. Zhao X è direttore dell'istituto di storia e fratello di Zhao Yimin5. Il suo saggio era stato scritto già nel 1964, ma a causa della repressione è stato pubblicato solo dopo un anno e mezzo. Non bisogna confiscare gli scritti dei giovani, indipendentemente dal fatto se vanno bene o meno. Non bisogna aver paura di andare contro Luo Ergang6 e Jian Bozan, tanto il diritto al sostentamento non lo si toglie a nessuno, quindi che c'è da temere? Non bisogna aver paura di infrangere l'"autorità". [X: I circoli letterari e artistici ed i circoli medici hanno organizzato gruppi di lavoro e li hanno mandati nelle campagne.] È bene che siano andati nelle campagne. Le scuole medie, tecniche e professionali hanno programmi di metà studio e metà lavoro e tutte vanno nelle campagne. Limitarsi a leggere la letteratura antica è inutile, bisogna toccare con mano la realtà concreta. X non ha scritto niente di buono. Quando si studia la letteratura, non bisogna cominciare dallo studio dei vecchi scritti, compresi quelli di Lu Xun7 e i miei, bensì imparare a scrivere. Gli studenti di letteratura devono scrivere poesie e romanzi, non imparare la storia della letteratura. Come si potrà realizzare alcunché se non si impara a scrivere? Una volta imparato a scrivere, si prenderà la scrittura come fattore principale, proprio come lo studio delle lingue straniere ha l'ascolto e la conversazione come fattori principali. Scrivere equivale a scrivere saggi: imparare a scrivere saggi significa proprio prendere la scrittura come fattore principale. Per quel che riguarda invece lo studio della storia, bisognerà aspettare l'esperienza pratica. I nostri dirigenti militari, i generali e comandanti di divisione, non sanno nulla degli imperatori Yao e Shun8 e non hanno letto l'Arte della guerra di Sun Tzu, ma forse per questo non sono in grado di fare la guerra allo stesso modo? Nessuno ha mai seguito l'Arte della guerra di Sun Tzu in combattimento. [Lin Biao: "Quel libro è talmente variegato che, quando arriva il momento, non si riesce a trovare quello che si cerca. Quando si ha a che fare con battaglie, grandi o piccole che siano, l'una diversa dall'altra, conviene attenersi alle circostanze concrete."] Esistono due metodi: uno è costituito dalla critica, l'altro dai programmi metà studio e metà lavoro e dalle quattro pulizie. Non bisogna reprimere i giovani, anzi, va permesso loro di emergere. Per esempio, Luo Ergang è stato criticato da Qi Benyu. Qi è un impiegato della sezione corrispondenza dell'Ufficio generale del CC; Luo un professore. Non bisogna aver paura di provocare Luo Ergang e Jian Bozan, né impedire di esprimersi ai buoni come ai cattivi elementi. Di Krusciov abbiamo persino pubblicato le opere complete! [Lin Biao: "Noi portiamo avanti la costruzione materiale, loro la costruzione spirituale borghese."] [Peng Zhen9: "La verità è che sono loro ad esercitare la dittatura, sono loro ad avere in mano il potere. A chi si schiera contro di loro, tolgono punti lavoro."] Gli studenti, i docenti universitari e una parte dei professori sono stati liberati; per quel che riguarda gli altri, bene per chi si trasformerà, pazienza per chi non lo farà. [Peng Zhen: "Se si promuove una dottrina, non ci può essere collaborazione."] [Lin Biao: "Questa è lotta di classe, dovranno esprimersi."] Ad ogni modo, X ha detto bene. X ha affermato che i più giovani e meno istruiti hanno rovesciato i più anziani e istruiti. [Zhu De10: "Bisogna rovesciare le autorità."] [Chen Boda11: "Bisogna rovesciare le autorità borghesi e formare forze fresche, instaurare l'autorità proletaria e formare i successori."] Chi sono le autorità attualmente? Yao Wenyuan, Qi Benyu e Zhao X. Non è ancora stata risolta la questione di chi potrà debellare chi. [Chen Boda: "I successori devono formarsi in modo naturale. Stalin creò un Malenkov, ma non andava bene, prima della sua morte era già fallito. Non sono questi i successori che vogliamo."] I successori devono essere giovani, poco eruditi, determinati, dotati di esperienza politica e risoluti. Questa questione è importantissima. III Questione del sistema industriale Ci sono alcune questioni che non siete in grado di comprendere. Siete davvero sicuri di poter gestire così tante cose? [Peng Zhen: "Il Centro e le località devono essere come l'esercito e le armate locali."] A Nanchino ho discusso con Jiang Weiqing12 dicendo che, in caso di guerra, il Centro in primo luogo non manderebbe truppe; secondo, non manderebbe generali; terzo, dispone di qualche riserva di cibo, ma non abbastanza e non potrebbe inviarne; quarto, non c'è nemmeno vestiario a sufficienza; quinto, le armi da fuoco ci sono ma non sono sufficienti. Ciascuna grande regione e ciascuna provincia devono fare da sé, bisogna che ognuno combatta autonomamente, ogni provincia per conto suo. Le località non possono comandare la flotta e l'aviazione, che devono stare sotto il comando unificato del Centro, ma in caso di guerra bisognerà comunque contare sulle località, perché appoggiarsi al Centro non sarebbe affidabile. Starà alle località organizzare la guerriglia e condurre la lotta armata. Nell'industria della Cina orientale sono presenti due metodi di gestione. Il metodo del Jiangsu è buono e consiste nel fatto che la provincia non si fa carico dell'amministrazione dell'industria. Nanchino e Suzhou hanno cominciato a fare lo stesso: a Suzhou il valore di produzione ammonta a ottocento milioni, su centomila operai. Jinan adotta un metodo diverso: le grandi industrie sono affidate alla provincia e le piccole alla municipalità, ma non c'è chiarezza. [Liu Shaoqi13: "Come si può sperimentare un sistema generale di lavoro con la partecipazione diffusa al lavoro fisico ed al lavoro volontario? Attualmente sono in troppi a non prendere parte al lavoro produttivo, fra gli ottocentomila operai e impiegati ci sono anche i loro famigliari."] Adesso si tratta di fare vasta propaganda, farla finita con i vecchi schemi e mettere tutto questo in pratica passo dopo passo. La Cina si compone di ventotto "Paesi". Ci sono i "Paesi" grandi come ci sono i "Paesi" piccoli, ad esempio il Tibet e il Qinghai sono "Paesi" piccoli, perché la popolazione non è molto elevata. [Zhou Enlai14: "Bisogna mettere a punto la meccanizzazione."] Voi degli uffici regionali del CC, delle province, delle prefetture, delle municipalità, eccetera, una volta tornati, fate sbocciare il dibattito e il confronto di opinioni. Nei quattro mesi da aprile a luglio, nelle province, le prefetture, le municipalità, eccetera, devono fiorire il dibattito e contendersi le opinioni. La politica di "fiorire e contendere" va legata alla politica di "prepararsi contro la guerra e i disastri naturali e fare tutto per il popolo", altrimenti nessuno oserà intraprenderli. [Zhou Enlai: "Hanno paura di dire che sono per la decentralizzazione."] Le località devono occuparsi dell'accumulazione. Adesso tutto va a finire nelle casse dello Stato. Shanghai effettivamente pratica l'accumulazione: primo, accumula capitali; secondo, materie prime; terzo, attrezzature. Non si può concentrare tutto al Centro, non si può prosciugare lo stagno per pigliare i pesci. L'Unione Sovietica soffre proprio di questo problema. [Peng Zhen: "A Shanghai impiegano le macchine per sostenere l'agricoltura e così sono passati dall'illegalità alla legalità."] È illegale, ma bisogna ammettere che, in fondo, è legale. La storia è piena di gente che è passata dall'illegalità alla legalità: Sun Yat-sen all'inizio era illegale, poi divenne legale. Anche il Partito comunista passò dall'illegalità alla legalità. Yuan Shikai15 invece passò dalla legalità all'illegalità. Ciò che è legale è reazionario, ciò che è illegale è rivoluzionario. Attualmente essere reazionari significa soffocare l'entusiasmo delle masse e limitarne l'apporto alla rivoluzione. Il governo centrale riveste ancora il ruolo di uomo di paglia a capo di una repubblica, come la regina d'Inghilterra e l'imperatore del Giappone, e si preoccupa soltanto delle principali direttive politiche, ma queste vengono anche dal dibattito e dal confronto di opinioni a livello locale. Il Centro gestisce una fabbrica di lavorazione di direttive. Le province, le municipalità, le prefetture e le contee le devono produrre così che il Centro in un secondo momento le possa elaborare. Così andrebbe bene, il Centro non sarebbe che una facciata, non amministrerebbe effettivamente nulla o molto poco. Il governo centrale ha rilevato troppe fabbriche; chi se ne è reso responsabile dovrebbe chiudere baracca e burattini ed essere spedito nelle località. [Peng Zhen: "Quando creiamo un trust e questo trust si fa carico anche del lavoro di partito, di fatto abbiamo un partito industriale."] Le quattro pulizie appartengono a voi. Il Centro si preoccupa solo dei "ventitre punti". Voi del dipartimento politico X che esperienza avete? In un primo momento anche le forze armate si appoggiano sulle forze locali e solo successivamente si sviluppano in un esercito regolare. Io non ho nessuna esperienza. Tra l'altro non tutti i resoconti degli ultimi tre mesi e dello scorso semestre si basano sui rapporti dei livelli inferiori. Gli arsenali devono basarsi tutti sulle località e il Centro deve fornire vigore e vitalità, ma non possedere né una pallottola, né un chicco di grano. Deve dare solo un po' di energia. Adesso si trasporta il grano dal Sud al Nord e il carbone dal Nord al Sud, ma così non può funzionare. [Zhou Enlai: "Le località devono occuparsi anche dell'industria della difesa nazionale. In generale si tratta di decentrare, non di centralizzare. Il Centro deve occuparsi soltanto delle cose più importanti."] Non sono ancora stati dislocati nemmeno gli stabilimenti dell'aviazione. In caso di guerra non si potrebbero inviare nemmeno i fucili, perciò ogni provincia deve avere la sua acciaieria. Ma dato che le province annoverano milioni di abitanti, centomila tonnellate di acciaio non basteranno, quindi ciascuna provincia deve avere qualche decina di acciaierie. [Yu Qiuli: "I tre vecchi devono guidare i tre nuovi: le vecchie fabbriche devono guidare le nuove fabbriche, le vecchie basi devono guidare le nuove basi..."] [Lin Biao: "È tradizione cinese che il vecchio guidi il nuovo."] Questo assomiglia alle guerriglie nel periodo della Guerra di Resistenza. Bisogna costruire il socialismo, non l'individualismo. [Peng Zhen: "Il governo ha rilevato piccole acciaierie con quattromila dipendenti."] Perché distribuire le cose degli altri? Vanno riconsegnate tutte. [Peng Zhen: "L'anno prossimo bisognerà elaborare un sistema per farlo."] Perché aspettare l'anno prossimo? Convocate delle riunioni subito al vostro ritorno, e dite a chi vuole sopraffare gli altri, di andare a fare il vicedirettore di fabbrica. [Zhou Enlai: "Per realizzare ora la meccanizzazione agraria, dobbiamo "usare il vento dell'Est" e sfruttare ogni occasione favorevole. L'VIII Ministero della Costruzione meccanica ha realizzato dei trust e rilevato parecchie fabbriche."] E allora dite a X dell'VIII Ministero della Costruzione meccanica di andare a fare il direttore di fabbrica! C'è chi tormenta i contadini. Nel Jiangsi hanno riscosso per tre volte le tasse per un dan di riso (al momento della consegna allo Stato). Io penso che bisognerà brandire il bastone e convocare un'assemblea civile ed una militare per punire chi ha permesso questa tassazione esorbitante. I piani centrali devono essere concordati con le località: il governo centrale non deve amministrare rigidamente, ma nemmeno le province devono occuparsi rigidamente di tutto. [Liu Shaoqi: "La pianificazione andrebbe spostata un po' al livello locale."] Li si può spaventare minacciando guerra: al suono dell'esplosione di una bomba atomica, l'individualismo sparisce tutto d'un tratto. Ma voi credete che, in caso di guerra, sarebbe ancora possibile pubblicare il Renmin Ribao? Bisogna prestare attenzione alla divisione dei poteri. Non prosciugate lo stagno per pigliare i pesci. Attualmente in alto non c'è nessuno ad occuparsi dell'amministrazione, mentre in basso nessuno ne ha l'autorità. [Tao Zhu16: "Ma non ce l'ha nemmeno il Centro!"] Al momento attuale permettiamo di fare un gran baccano per l'autonomia e per rivendicare autonomia dalla burocrazia, come ha fatto Qi Benyu. Anche gli studenti devono fare confusione e "fiorire e contendere" sulla questione accademica. Per alcuni mesi un professore di chimica ha letto agli studenti un testo che essi non riuscivano a comprendere. Gli studenti allora sono andati da lui per fargli delle domande, ma nemmeno lui sapeva rispondere, quindi gli studenti volevano scalzarlo completamente. Wu Han e Jian Bozan campano sulla storia. Pure Yu Pingbo17 è un ignorante. [Lin Biao: "Deve ancora studiare le opere del presidente Mao."] Non bisogna studiare Jian Bozan e nemmeno me. Bisogna imparare a sfondare, non restringersi o limitarsi a interpretare e registrare ciò che accade. Non bisogna farsi vincolare. Lenin non si è fatto vincolare da Marx. [Lin Biao: "Lenin è stato eccellente. Noi adesso dobbiamo promuovere lo studio delle opere del presidente Mao e piantare i semi del pensiero del presidente Mao."] La si può mettere anche in questi termini, ma non bisogna essere superstiziosi o farsi vincolare, ci vogliono invece nuove interpretazioni, nuovi punti di vista e nuova creatività. In altre parole, gli studenti devono rovesciare i professori. [Lin Biao: "Questa gente pensa solo alla dittatura."] Un segretario per la cultura e l'istruzione del Jilin ha scritto un buon articolo di critica al pensiero concettuale. Il Guangming Ribao ha criticato le Osservazioni sullo stato attuale della burocrazia18. In questo modo si è fatto chiarezza: le Osservazioni sullo stato attuale della burocrazia sono riformiste. In poche parole, il cosiddetto "romanzo di denuncia" è reazionario, va contro Sun Yat-sen, è a favore dell'imperatore e dei proprietari terrieri. Sono squallidi, vanno migliorati e corretti un tantino. Il documento sulla meccanizzazione agraria inviato alle province va discusso, non semplicemente illustrato. NOTE La fonte dell'opera è Mao Zedong Sixiang Wansui (Viva il pensiero di Mao Zedong), vol. 1961-1968. 1. Si tratta di Guo Moruo (1892-1978), presidente dell'Accademia cinese delle Scienze, e Fan Wenlan (1893-1969), eminente storiografo ("lao" significa "vecchio", "venerando", ed è usato per indicare rispetto). Il gruppo "imperatori-re-generali-primi ministri" indicava i sociologi che si rifiutavano di occuparsi della realtà in cui vivevano. 2. Lin Biao (1907-1971) era vicepresidente del CC del PCC, vicepresidente della Commissione militare del CC del PCC, membro del Comitato permanente dell'Ufficio politico del CC del PCC, viceprimo ministro del Consiglio di Stato e ministro della Difesa. L'undicesima Sessione plenaria dell'VIII CC del PCC (agosto 1966) e il IX Congresso nazionale del Partito (aprile 1969) lo designarono successore di Mao. Successivamente si smascherò come revisionista di "sinistra", cospiratore controrivoluzionario e arrivista borghese. Morì il 13 settembre 1971 nella Mongolia esterna a seguito di un incidente aereo, mentre era in fuga verso l'URSS dopo avere tentato un colpo di Stato. 3. Qianxian significa "linea del fronte". 4. Articolo pubblicato anonimamente dal gruppo di Wu Han per attaccare Mao. 5. Zhao Yimin (1904-2002) era vicedirettore del Dipartimento per le Relazioni internazionali del CC del PCC e vicedirettore dell'Ufficio Affari esteri del Consiglio di Stato. 6. Luo Ergang (1901-1997) era un famoso storiografo cinese. 7. Lu Xun (1881-1946) fu uno scrittore rivoluzionario e antimperialista, padre della letteratura cinese moderna, considerato il "precursore della rivoluzione culturale". 8. Si tratta di due sovrani leggendari esistiti fra il XXIII e il XXII secolo a.C., annoverati come grandi strateghi. 9. Peng Zhen (1902-1997) era membro dell'Ufficio politico del CC del PCC, presidente del gruppo dei cinque incaricato della rivoluzione culturale, primo segretario del Comitato municipale di Pechino del PCC e sindaco di Pechino. Fu destituito dopo essere stato smascherato come revisionista e controrivoluzionario, in quanto aveva represso gli studenti pechinesi, protetto le autorità accademiche borghesi e tentato di fare di Pechino un "regno indipendente" sotto Liu Shaoqi. 10. Zhu De (1886-1976) era vicepresidente del CC del PCC, membro del Comitato permanente dell'Ufficio politico del CC del PCC e presidente del Comitato permanente dell'Assemblea popolare nazionale. 11. Chen Boda (1904-1989) era membro supplente dell'Ufficio politico del CC del PCC e direttore della rivista teorica Hongqi. Nel 1966 fu nominato membro del Comitato permanente dell'Ufficio politico e presidente del Gruppo per la Rivoluzione culturale sotto il CC del PCC. Smascherato come revisionista di "sinistra" e trotzkista, membro principale della cricca di Lin Biao, fu bersaglio di una campagna di critica nel 1970 ed espulso dal PCC. 12. Jiang Weiqing (1910-2000) era primo segretario del Comitato provinciale del Jiangsu del PCC. 13. Liu Shaoqi (1898-1969) era vicepresidente del CC del PCC, membro del Comitato permanente dell'Ufficio politico del CC del PCC e presidente della Repubblica popolare cinese. Fu identificato come il principale revisionista al potere, criticato a fondo e destituito nel 1968. 14. Zhou Enlai (1898-1976) era vicepresidente del CC del PCC, membro del Comitato permanente dell'Ufficio politico del CC del PCC, primo ministro del Consiglio di Stato e presidente del Comitato nazionale della Conferenza politica consultiva del popolo cinese. 15. Yuan Shikai (1859-1916) fu un signore della guerra vissuto alla fine della dinastia Qing, nel 1912 divenne presidente della Repubblica di Cina, cacciò il Kuomintang di Sun Yat-sen ed instaurò una dittatura militare. Nel 1915 fu rovesciato nel corso della "Guerra di protezione nazionale" dopo avere ceduto alle preteste dell'imperialismo giapponese ed avere tentato di proclamarsi imperatore. 16. Tao Zhu (1908-1969) era segretario del CC del PCC e viceprimo ministro del Consiglio di Stato con delega alla cultura. Nel 1966 fu nominato membro del Comitato permanente dell'Ufficio politico del CC del PCC, direttore del Dipartimento di Propaganda del CC del PCC e consigliere del Gruppo centrale per la Rivoluzione culturale. Fu smascherato come revisionista e opportunista nel 1967. 17. Yu Pingbo (1900-1990) fu l'autore del Saggio su "Il sogno della camera rossa", permeato di idealismo borghese e oggetto di una campagna di critica nel 1954, lanciata personalmente da Mao. 18. "Romanzo di denuncia" scritto da Li Baojia (o Li Boyuan) in tarda epoca Qing, a cavallo fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. |