Mao, Per una Grande Rivoluzione Culturale Intervento alla riunione allargata del Comitato permanente dell'Ufficio politico del CC del PCC. 22 aprile 1966 Io sono convinto che la Rivoluzione culturale non riguardi soltanto Wu Han: ci saranno ancora dei "villaggi delle tre famiglie". La Rivoluzione culturale è una rivoluzione che tocca l'uomo in ciò che ha di più profondo, è una lotta ideologica, è su scala molto vasta e tocca moltissimi aspetti. Anche "a corte" c'è chi è coinvolto, come ad esempio il Dipartimento centrale di Propaganda e il Ministero della Cultura. Lo stesso si può dire per ogni grande regione, ogni provincia, ogni municipalità. Nei dipartimenti del CC del Partito, nelle regioni, nelle province e nelle municipalità, è forse tutto pulito e limpido? Io non credo. NOTE La fonte dell'opera è Mao Zedong Sixiang Wansui (Viva il pensiero di Mao Zedong), vol. 1961-1968. Critica a Peng Zhen 28 aprile 1966 A Pechino non si riesce nemmeno ad infilare un ago o a far filtrare una goccia d'acqua. Peng Zhen vuole trasformare il Partito sulla base della sua concezione del mondo. Le cose stanno prendendo una piega a lui negativa e lui stesso ha posto le condizioni per la propria sconfitta. Ciò è inevitabile. All'inizio ci sono stati alcuni smascheramenti fortuiti, poi si è andati sempre più a fondo. Non tutti considerano le lezioni storiche come avvertimenti. Questa è la legge della lotta di classe e non può essere alterata dalla volontà umana. Faccio appello alle località affinché insorgano contro chi, al Centro, ricorre ad intrighi e complotti, chiamo Sun Wukong a devastare il palazzo del Cielo e invito anche a chiudere i conti con i difensori dell'"Imperatore di Giada"1. Peng Zhen è un personaggio insignificante strisciato dentro il Partito, non è assolutamente nulla di spaventoso, perché può essere buttato giù con un dito. "Al vento dell'Ovest cadono le foglie su Chang'an" dice ai compagni che non bisogna essere sempre in ansia. "Dove la scopa non arriva, la polvere non se ne va da sola; senza lotta, i nemici di classe non cadranno." Io sono d'accordo con Lu Xun: non si può stare senza leggere libri, ma non bisogna leggerne troppi. Però se si legge affatto, gli altri potranno ingannarvi. Il fenomeno è ciò che è visibile, ma l'essenza è nascosta. L'essenza può manifestarsi mediante il fenomeno. L'essenza di Peng Zhen se ne è stata nascosta per trent'anni. Dobbiamo farne parola ai nostri compagni albanesi? Non c'è nulla di segreto. (Parole pronunciate in presenza del compagno Kang Sheng.) NOTE La fonte dell'opera è Mao Zedong Sixiang Wansui (Viva il pensiero di Mao Zedong), vol. 1961-1968. 1. Nella mitologia popolare cinese, l'Imperatore di Giada è la divinità che governa il Cielo. |