Forte discorso antimperialista e antinucleare alla Conferenza di riesame del Trattato di proliferazione nucleare Ahmadinejad: "Via le atomiche Usa dall'Italia e dall'Europa" Le delegazioni dei paesi denunciati lasciano l'aula Nell'aprire la Conferenza di riesame del Trattato di non Proliferazione Nucleare (Tnp) presso la sede delle Nazioni Unite a New York che durerà fino al 28 maggio, il segretario generale dell'Onu Ban ki Moon, di fronte ai delegati dei circa 150 paesi presenti, ha esortato "gli stati dotati di armi nucleari a ribadire inequivocabilmente la loro determinazione a eliminarle", invitato gli stati non firmatari del Tnp ad aderirvi e a prevedere misure per evitare che "materiali nucleari finiscano nelle mani di attori non statali o di terroristi". Alle richieste di Ban ki Moon ha risposto il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, intervenendo il 3 maggio con un forte discorso antimperialista e antinucleare. La bomba nucleare è un qualcosa contro l'umanità intera e non un'arma difensiva", ha esordito Ahmadinejad, è "vergognoso" possederla e ancor più vergognoso è "minacciare l'uso delle armi nucleari e usarle pure, cosa che non è paragonabile a nessun altro crimine della storia". "Il disarmo nucleare e la non-proliferazione non sono stati realizzati e l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea, ndr) non ha riscosso successo nel suo lavoro. Proprio negli ultimi 40 anni alcuni governi come quello di Israele si sono muniti di armi atomiche", ha osservato, denunciando che "alcuni governi facendo riferimento alla legge della giungla, credono che la loro superiorità consista nella capacità di minacciare e colpire gli altri; sono questi governi che piantano il seme dell'odio e della corsa agli armamenti". Ha ricordato che "l'utilizzo di armi nucleari da parte degli Usa ha scatenato una corsa al nucleare. La produzione e l'accumulazione di armi nucleari in un paese è la scusa che gli altri paesi usano per produrre proprie armi nucleari", e che "il governo americano non contento di avere già usato in passato la bomba nucleare non esclude di farlo anche in futuro ed ha minacciato alcuni paesi tra cui l'Iran di bombardamenti atomici". Come Israele che "ha ormai l'abitudine di minacciare di aggressioni militari le nazioni mediorientali". Ha quindi denunciato "l'uso strumentale ed unilaterale del Consiglio di sicurezza dell'Onu e dell'Aiea" nel momento in cui "alcuni dei possessori di armi nucleari sono presenti negli organi decisionali di sicurezza mondiale al più alto livello e con poteri extra e usano questi loro poteri contro la sicurezza mondiale e lo spirito del Tnp ai danni dei paesi che paradossalmente non possiedono armi nucleari... Mentre al contrario non è stata mai diffusa nemmeno una sola pagina a proposito delle ispezioni nucleari effettuate negli impianti americani; in questo paese, in più, non vi è alcun programma per la distruzione delle armi nucleari. Intanto, sotto pressione di governi come questo, e con scuse di vario tipo, vengono approvate molteplici risoluzioni contro i membri dell'Aiea che non possiedono armi nucleari, con lo scopo di togliere a questi paesi i loro diritti legittimi". Ha denunciato che il Consiglio di sicurezza e l'Aiea usano due pesi e due misure: "ad esempio c'è il regime sionista che possiede centinaia di testate atomiche, che ha scatenato numerose guerre e che ha costantemente minacciato le popolazioni e le nazioni della regione con l'aggressione militare. Ecco questo regime viene sostenuto in maniera assoluta dagli Stati Uniti e dai suoi alleati ed anzi riceve anche aiuti per lo sviluppo della sua industria nucleare". Mentre quegli stessi governi minacciano sanzioni contro l'Iran sventolando false accuse sul programma nucleare civile iraniano. "Dare poteri extra nell'Aiea ai paesi che possiedono le armi nucleari ed affidare a loro pure il disarmo - ha affermato Ahmadinejad - è un metodo adeguato?. Pretendere che questi paesi si disarmino con le loro stesse mani pare un qualcosa di irragionevole... Pretendere che a garantire la pace e la sicurezza siano i più grandi produttori e venditori di armi al mondo è davvero ingenuo". Eppure "il governo statunitense, l'imputato numero uno sia nella produzione, che nella proliferazione e nell'uso di armi nucleari, insiste per assumere la guida del riesame del Tnp". "Questo paese ha sempre cercato di deviare l'attenzione della gente dai veri problemi e dalle sue scorrettezze sul nucleare - ha continuato Ahmadinejad - e recentemente parlando della possibilità di 'terrorismo nucleare' ha cercato di attirare l'attenzione popolare su argomenti vaghi. Se un giorno i terroristi prenderanno in mano le bombe nucleari, le prenderanno dai paesi che le hanno e cioè dalle potenze che tra l'altro hanno anche un passato gremito di sostegno al terrorismo. È bene ricordare che importanti reti terroristiche internazionali vengono sostenute dall'intelligence di Stati Uniti e regime sionista". Sul falso disarmo predicato recentemente da Obama ha sottolineato che "gli americani nella loro dottrina hanno detto che non svilupperanno le armi nucleari ma le renderanno più efficaci. E vuol dire che le renderanno più distruttive e più micidiali e questo significa proliferazione nucleare. Ma il problema è che persino ciò che dichiarano non è verificabile perchè non c'è nessuno che possa confermarne l'esattezza. Mentre la precedente conferenza di Washington è stata uno sforzo per salvaguardare il monopolio atomico e la supremazia sui paesi che non hanno la bomba". Per realizare il disarmo nucleare e impedire la proliferazione nucleare il presidente iraniano ha proposto tra l'altro la costituzione di "un comitato internazionale indipendente per mettere in atto la sorveglianza e l'ispezione delle attività dei singoli paesi e del processo di disarmo. Questo gruppo deve operare in modo che tutte le nazioni siano coinvolte nella direzione di questo e il primo incarico della commissione dovrebbe essere la determinazione di una tabella per il disarmo dei paesi posseditori di armi nucleari"; "l'arresto immediato delle attività di produzione e di rinnovo e di ammodernamento delle armi nucleari e degli impianti nucleari militari" sotto la supervisione del sopradetto comitato; l'approvazione di leggi internazionalmente riconosciute che "prevedano il bando senza eccezioni delle armi nucleari, della proliferazione, dell'accumulamento, dell'ammodernamento e dell'uso delle armi atomiche". Nell'immediato ha chiesto "l'espulsione dall'Aiea dei paesi che usano o minacciano di usare le armi atomiche", come gli Usa; la definizione della minaccia di un attacco atomico "come una violazione della pace e della sicurezza internazionale" che dovrebbe essere condannata dalle Nazioni Unite; "la messa in atto immediata e senza condizioni della risoluzione della conferenza del 1995 sulla Free Nuclear Zone (zona libera da armi nucleari, ndr) in Medioriente". Infine "il ritiro delle bombe nucleari dalle basi americane negli altri paesi come in Germania, Italia, Giappone e Olanda". Una richiesta sacrosanta cui alcune delegazioni dei paesi imperialisti occidentali, tra cui quelle di Usa, Gran Bretagna, Francia e Italia, hanno vergognosamente risposto lasciando la sala della conferenza. Ahmadinejad ha concluso il suo intervento sottolineando la disponibilità "della Repubblica Islamica a partecipare a queste riforme e a tutti i piani seri sul disarmo, la non-proliferazione e l'uso pacifico della tecnologia nucleare". E ha ricordato che "il popolo dell'Iran non ha affatto bisogno della bomba atomica per progredire e non reputerebbe mai questa un suo motivo di gloria". Nella parte finale del suo discorso il presidente iraniano aveva chiesto "al signor Obama" di "darsi da fare per l'instaurazione della pace e della giustizia nel mondo, sempre se è ancora fedele allo slogan del cambiamento". "L'Iran deve assecondare le richieste della comunità internazionale sul suo controverso programma nucleare, altrimenti farà fronte a dure sanzioni", dichiarava il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, usando gli stessi toni della precedente amministrazione Bush. 12 maggio 2010 |