Si può creare un'alleanza di sinistra/estrema sinistra?

Salve,
vorrei porre qualche domanda: mi domandavo cosa, a vostro avviso, farà il governo in risposta a manifestazioni come quella di sabato 20 ottobre, dove vi ho conosciuto. Certamente la Casa delle libertà userà il malcontento generale a suo favore, e temo cosa possa ottenere. Resto confusa nel sentire operai e dipendenti di destra.
Ciò significa che la gente non sa più cosa siano il comunismo e la vera sinistra, altrimenti ciò non si spiegherebbe. Operai e dipendenti sono numericamente superiori e, quindi, la sinistra dovrebbe stravincere ad ogni elezione, ma ciò non si verifica. Certo che, se penso agli anziani che combatterono il fascismo durante la seconda guerra mondiale e l'immediato dopoguerra e ora votano i suoi stessi eredi, bah!
Sono troppe, secondo voi, le differenze tra marxisti, comunisti, PCI, Rosa nel pugno, Rifondazione e altri movimenti di sinistra, o si potrebbe creare una sorta di unione/coalizione di sinistra/estrema sinistra?
Perché se si agisce compatti ci sono molte più possibilità di venire ascoltati, altrimenti cosa occorre fare per ottenere finalmente i nostri scopi?
Michela - provincia di Bologna

Salve,
come avrai visto il governo Prodi non ha tenuto in alcun conto l'importante manifestazione del 20 ottobre. Perché conosce bene i suoi polli (Giordano e Diliberto, Ingrao, ecc.). Abbaiano (poco) e non mordono.
Operai di destra. Non è una novità. Ci sono sempre stati, anche durante la Resistenza. Essere operai di per sé non significa essere autenticamente di sinistra. Anche gli operai subiscono l'influenza della borghesia e dei padroni, specie l'"aristocrazia operaia". Noi dobbiamo contare sugli operai di sinistra per convincere quelli di destra. Solo che quelli di sinistra vanno formati sulla base del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, che è la cultura propria del proletariato.
"Le differenze tra marxisti, comunisti, PCI, Rosa nel pugno, Rifondazione e altri movimenti di sinistra", in realtà sono le differenze tra marxisti-leninisti e revisionisti di destra e di "sinistra", ossia tra veri e falsi comunisti. Capire questo è fondamentale per avere un autentico orientamento di classe e proletario rivoluzionario. Ciò si può capire solo mettendo a confronto quello che ci hanno insegnato i grandi maestri del proletariato internazionale - Marx, Engels, Lenin, Stalin, Mao - con quello che fanno i partiti della cosiddetta "sinistra radicale".
Sul piano delle cose concrete e di comune interesse si "potrebbe creare una sorta di unione/coalizione di sinistra/estrema sinistra", come tu dici, ma sul piano strategico è impossibile. Perché la "sinistra radicale" è propensa ad allearsi e a governare con la "sinistra" borghese, vedi il governo Prodi, ed è contro l'instaurazione del vero socialismo in Italia. Mentre quello che tu chiami "estrema sinistra", ossia il nostro Partito, il PMLI, non intende allearsi e governare con la "sinistra" borghese ed è per la rivoluzione socialista e l'instaurazione dell'Italia unita, rossa e socialista.
Per riassumere, va bene l'unità d'azione sulle cose che ci accomunano per avere "più possibilità di venire ascoltati", come tu dici, ma poi ciascuno deve andare per la propria strada, per noi è la via dell'Ottobre.
"Cosa rossa" non sarà altro che una federazione, all'inizio, e successivamente un partito dei riformisti di sinistra, non quindi di comunisti, che si alleeranno col PD per governare assieme e perciò per curare gli affari della classe dominante borghese.
"Sinistra plurale" significa, secondo i suoi fautori, che nella federazione (e poi nel partito) ci possono essere tutte le correnti ideologiche e politiche (dagli anarchici ai trotzkisti, ai riformisti di destra alla Mussi).
La "Sinistra plurale" non potrà quindi mai essere "una coalizione fondata e basata sui valori del comunismo", secondo la tua giusta aspirazione.
In Italia c'è un solo Partito comunista, ed è il PMLI, come dimostrano i fatti. Basta confrontarlo con gli insegnamenti dei Maestri, analizzare la sua linea, sentire quello che dice e vedere quello che fa nella pratica.
Se tu sei una comunista e vuoi vivere e lottare da comunista non hai altra scelta che militare nel nostro Partito. Ne saremmo felici e ne guadagnerebbero la lotta di classe e il proletariato.

14 novembre 2007