Appello del PMLI ai giovani per le politiche 2013 Giovani, prendete in mano il vostro futuro: astenetevi e lottate contro il capitalismo, per il socialismo I giovani subiscono maggiormente la ferocia della macelleria sociale in atto: l'aumento del precariato e della disoccupazione, l'innalzamento dell'età pensionabile e il generale peggioramento delle condizioni di vita ed economiche delle masse popolari mette a rischio il loro futuro e il diritto ad accedere alla scuola, all'università e al lavoro. A ciò si aggiungono gli insulti che hanno loro rivolto i membri del governo attuale (per non parlare dei precedenti), a partire dal suo capo Monti, con sparate tipo la "monotonia del posto fisso", o che sarebbero troppo "schizzinosi", secondo la Fornero. C'è urgente bisogno di piani straordinari per l'occupazione giovanile, a partire dal Mezzogiorno, in grado di assicurare un impiego a tutti i giovani dopo il diploma o la laurea, partendo dall'abbassamento dell'età pensionabile e dall'abolizione del precariato, questa piaga che condanna i giovani e non solo loro a vivere alla giornata nell'incertezza continua, mediante la cancellazione di tutti i "contratti precari" (a tempo determinato, a chiamata, a progetto, stage, ecc.), compreso l'apprendistato sottopagato e sfruttatore. Ci vogliono fondi statali per la scuola e l'università pubbliche cancellando i fondi alle private e altre spese che non hanno alcuna utilità per le larghe masse del popolo, tipo quelle militari; ci vogliono agevolazioni per gli studenti in termini di materiale didattico, vitto, alloggio e trasporto e fondi per sostenere un piano straordinario per l'edilizia scolastica. Urgono affitti e tariffe a prezzo politico per i giovani a basso reddito per consentirgli di crearsi una vita indipendente dalla famiglia di origine, in solitudine o in coppia. Ma tutto questo, con le elezioni alle porte, non compare nei programmi dei partiti borghesi di destra, centro e "sinistra", quantunque cerchino di attirarsi i voti dei giovani per conquistarsi comodi seggi in parlamento e continuare nella loro opera al servizio del capitalismo italiano ed europeo. Monti e i partiti che l'hanno sostenuto - PD, PDL, UDC, FLI, API -, indipendentemente dalla loro attuale collocazione, hanno fatto troppi danni sociali per poter essere degni di fiducia: sono strumenti dell'oligarchia finanziaria e devoti esecutori delle sue politiche di austerità tutta lacrime e sangue per le masse lavoratrici e popolari, a partire dai giovani. Sono gli stessi che da vent'anni distruggono l'istruzione pubblica (un eloquente Bersani ha detto che "L'unica vera riforma l'ha fatta il centro-sinistra e si chiama autonomia scolastica", proprio quella che obbliga le scuole a elemosinare i finanziamenti, pena la scomparsa), hanno alzato passo passo l'età pensionabile sbarrando ai giovani l'ingresso nel lavoro, hanno creato, inasprito e legalizzato il precariato, hanno cancellato l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, e non hanno alzato un dito per arginare il fiume in piena della disoccupazione giovanile, salita all'inaccettabile e insopportabile picco del 36,5% a ottobre (peggio al Sud e fra le donne). Insomma non hanno fatto nulla per migliorare le condizioni economiche, sociali e culturali dei giovani. Vendola non è che la copertura a sinistra del PD, dato che ha accettato di legarsi ad una coalizione che ha fatto sostanzialmente propria l'"agenda Monti" e il cui leader Bersani assicura i mercati finanziari che si sottoporrà al forcaiolo fiscal compact, che condanna i giovani di oggi e di domani ad un tetro futuro di feroci politiche di macelleria sociale alle quali saranno sacrificate le loro condizioni di vita, di lavoro e di studio. Comunque tutti questi partiti sono corresponsabili delle controriforme Zecchino, Berlinguer, Moratti, Fioroni e Gelmini che hanno distrutto l'istruzione pubblica, e delle controriforme del lavoro, come il pacchetto Treu (governo di "centro-sinistra" compreso il PRC), la legge Biagi (governo di "centro-destra") e la "riforma" Fornero. Il Movimento 5 Stelle cerca di accattivarsi le simpatie dei giovani, principalmente presentandosi come "novità", nemico della "partitocrazia" e delle banche, ma non si può dare fiducia a chi fa comunella con i fascisti picchiatori di Casa Pound, aspira alla cancellazione dei sindacati e del valore legale della laurea e all'integrazione università/aziende, al pari di Monti. Riguardo a Ingroia, che nella sua "Rivoluzione civile" ha riciclato anche l'IDV liberale e i partiti falsi comunisti, i giovani che aspirano al cambiamento dovrebbero chiedersi: propone di abbattere il capitalismo che ha generato la crisi? No, visto che nel suo programma si propone di restare nel solco della Costituzione, peraltro già di fatto cancellata. Questa è del resto la vera linea di demarcazione fra gli autentici rivoluzionari e quelli falsi: se non propongono una vera alternativa al capitalismo, restano parolai e opportunisti che vogliono approfittare dell'indignazione e delle aspirazioni delle masse e dei giovani. Infatti, come ha affermato l'Ufficio politico del PMLI nel documento elettorale del 15 gennaio: "Tutti i mali che affliggono il proletariato, le masse popolari, femminili e giovanili, a cominciare dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, dai bassi salari, dalla disoccupazione, dai tagli alla scuola e alla sanità pubblica, dipendono dal capitalismo sostenuto e servito dai partiti di destra, di centro e di 'sinistra' borghesi. Come ha dimostrato chiaramente il governo Monti, messo su con un golpe bianco dalla grande finanza e dall'Unione europea imperialista con la connivenza e la collaborazione di Napolitano, appoggiato da PD, PDL, UDC, FLI e API, che ha affossato l'Italia, anziché 'salvarla dal baratro', come cianciava". Non si possono nutrire illusioni che cambiando il governo, ossia il "comitato di affari" della borghesia, ma lasciando il capitalismo al suo posto, sarà possibile uscire dalla crisi a favore delle masse lavoratrici e popolari e risolvere i gravi problemi che affliggono i giovani. "Tanto più oggi", continua l'UP del PMLI, "dati i legami del capitalismo italiano con l'Unione europea, che sta progressivamente annullando completamente la sovranità nazionale dei paesi che vi fanno parte. Chiunque andrà al governo in Italia non potrà che attuare la sua linea sia in politica estera, come è già avvenuto per l'aggressione alla Libia e come avverrà riguardo la Siria e l'Iran, sia in politica interna per i vincoli del fiscal compact, che comporta il taglio alla spesa pubblica di 45 miliardi di euro ogni anno per venti anni". Nessun partito in corsa a queste elezioni ha a cuore il futuro dei giovani, o avanza proposte giuste e concrete per risolvere i loro problemi. Ai giovani che aspirano al cambiamento sociale e non vogliono farsi ingannare da chi lucra sulla loro pelle, proponiamo di prendere direttamente in mano il loro futuro, dire NO alla destra, al centro ed alla "sinistra" borghese, astenersi (disertare le urne, annullare la scheda o lasciarla in bianco) il 24 e il 25 febbraio e mettersi in prima fila per creare le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo fondate sulla democrazia diretta: le Assemblee popolari e i Comitati popolari. Il posto di combattimento dei giovani non è nell'elettoralismo borghese o nel parlamento-mangiatoia ma nella lotta di classe, quindi nel proprio luogo di studio e nel movimento studentesco per conquistare la scuola e l'università pubbliche, gratuite e governate dalle studentesse e dagli studenti, nelle fabbriche, negli altri luoghi di lavoro e nelle piazze per rivendicare il lavoro stabile, a salario intero, a tempo pieno e sindacalmente tutelato per tutti. Non devono dare credito ai governi del capitalismo ma combatterli senza soluzione di continuità, anche in occasione delle elezioni astenendosi, perché l'esperienza dimostra che questo è l'unico modo per strappare conquiste soddisfacenti, mentre appiattirsi sull'elettoralismo, il parlamentarismo, il legalitarismo ed il costituzionalismo inibisce la lotta di classe e permette alla borghesia di calpestare diritti e conquiste delle masse lavoratrici, popolari e giovanili. Noi invitiamo i giovani che nel loro impegno per cambiare la società riscoprono sempre di più il valore dell'anticapitalismo, a ragionare sul fatto che devono porsi chiaro l'obiettivo del socialismo, quindi della rottura più radicale e definitiva con la borghesia finanziaria, il modo di produzione e la società capitalistici, se vogliono realizzare un mondo nuovo nel quale possano vivere serenamente la loro gioventù senza oppressione, sfruttamento e disoccupazione. Giovani, non date il vostro voto a chi lucra sulla vostra pelle e sul vostro destino! Uniamoci per far vincere l'astensionismo marxista-leninista contro il capitalismo per il socialismo! Uniamoci per battere la destra, il centro e la "sinistra" borghesi del regime capitalista, neofascista, presidenzialista, federalista e interventista! Uniamoci per delegittimare le istituzioni rappresentative borghesi! Uniamoci per creare le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo! Solo il socialismo può cambiare l'Italia, abbattere il capitalismo e la dittatura borghese e dare il potere al proletariato! Coi Maestri e il PMLI vinceremo! PARTITO MARXISTA-LENINISTA ITALIANO 30 gennaio 2013 |