Attraverso una postilla al famigerato decreto “milleproroghe”
Renzi regala a Mediaset per ancora un anno e mezzo frequenze tv che non gli appartengono
Di rinvio in rinvio l'azienda di Berlusconi continua a occupare lo spazio assegnato al altri operatori
Il governo Renzi continua nella sua opera di favoreggiamento nei confronti degli interessi privati di Silvio Berlusconi: dopo il tentativo di depenalizzazione del reato per cui (guarda caso) è stato definitivamente condannato il neoduce, ora, con una postilla inserita nel decreto legge milleproroghe, che dovrà essere convertito in legge dal Parlamento, il governo intende di fatto rinviare di circa un anno e mezzo l’immissione sul mercato di apparecchi televisivi che ricevono trasmissioni in tecnologia Dvb T2, il digitale terrestre di ultima generazione.
Il governo Monti aveva fissato la partenza della nuova tecnologia per gennaio 2015, ma il gruppo Mediaset si è sempre opposto con tutte le sue forze all'entrata in vigore di tale sistema in quanto occorre riorganizzare un gruppo di frequenze, che l'azienda utilizza, collocate su banda 700 e che andrebbe assegnata agli operatori telefonici.
Quindi il passaggio a Dvb T2 potrebbe comportare l'acquisizione da parte dei concorrenti di numerosi canali che ora Mediaset utilizza per l'offerta a pagamento resa possibile dal digitale terrestre che non a caso il governo Berlusconi introdusse allo scopo di acquisire più reti, arginando le aziende che possono far concorrenza sulla televisione satellitare e mettere altresì in difficoltà la Rai, costretta a investire 500 milioni di euro per l'introduzione di canali tematici.
Insomma, l'unico che ci ha veramente guadagnato finora con il digitale terrestre è Berlusconi e le sue aziende, a discapito sia della Rai sia dei tanti operatori telefonici e televisivi che non riescono a vedersi assegnate frequenze.
Il sistema Dvb T2 tra l'altro è fondamentale anche per il nuovo sistema di internet veloce, e il rinvio della messa in opera di tale tecnologia rallenta tutti quei cambiamenti che vedono nella digitalizzazione il loro punto di forza: insomma Matteo Renzi come Penelope che di giorno tesseva la tela e di notte la disfaceva, proclama solennemente a parole (di giorno) di impegnarsi fino in fondo per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e del settore della giustizia ma sottrae preziose risorse per tali importanti innovazioni per fare (di notte) un favore al suo compare Berlusconi che ha tutto l'interesse a tenere a non lasciarsi strappare le frequenze che altrimenti sarebbero impiegate dai concorrenti e anche per scopi pubblici.
4 febbraio 2015