Su proposta del governo di Tsipras
Eletto un destro presidente della Grecia
Astenuti i nazisti di Alba Dorata e il KKE revisionista
Con 233 voti favorevoli, Prokopis Pavlopoulos, 65 anni, candidato da Syriza è stato eletto il 18 febbraio dal parlamento di Atene nuovo presidente della Repubblica greca in sostituzione di Karolos Papoulias. Altri 30 voti sono andati all'altro candidato dalla “sinistra” borghese sostenuto da To Potami e Pasok, Nikos Alivizatos, mentre 32 sono stati gli astenuti, i rappresentanti dei nazisti di Alba Dorata e del KKE revisionista.
Pavlopoulos è stato votato da Syriza e dall'alleato di governo, la formazione di destra e anti-immigrati del partito nazionalista dei greci indipendenti Amel. E anche lui è un esponente della destra a 18 carati che Tsipras ha promosso per coprirsi a destra.
Il nuovo presidente della Repubblica Ellenica è passato presto dalla iniziale professione di avvocato e docente di legge a quella di politico lavorando tra il 1974 e il 1995 come segretario o consulente con alcuni dei precedenti capi di Stato. L'ultimo, Costas Karamanlis della destra di Nuova democrazia (Nd), lo ha portato con sé nel governo in carica dal 10 marzo 2004 al 3 settembre 2009 dove ha ricoperto gli incarichi di ministro degli Interni, della Pubblica amministrazione e di portavoce parlamentare di Nd.
Del periodo in cui è stato a capo dei due dicasteri si ricordano tra le altre le manifestazioni di piazza del 2008 che lo accusavano di aver tentato di proteggere i poliziotti accusati di essere i responsabili della morte dello studente Alexandros Grigoropoulos di 15 anni, ucciso ad Atene durante violenti scontri nei pressi del Politecnico. E le accuse di nepotismo per aver assunto come dipendenti statali migliaia di amici e sostenitori del suo partito e i loro familiari.
25 febbraio 2015