Boko Haram giura fedeltà allo Stato Islamico

 
“Annunciamo la nostra fedeltà al califfo dei musulmani. Ascolteremo ed obbediremo nei momenti di difficoltà e prosperità. Rispetteremo in qualsiasi situazione il volere del califfato, mai dubitando delle parole suo leader che seguiremo ovunque, salvo in caso di infedeltà evidente ad Allah”. Con queste parole Abu Bakr Shekau, il leader del movimento islamico nigeriano Boko Haram annunciava lo scorso 9 marzo, in un video diffuso nella rete, l'adesione allo Stato islamico e al califfo Abu Bakr Al Baghdadi.
Boko Haram, che significa "L'educazione occidentale è proibita" e che in lingua araba si chiama Jama'at Ahl al Sunna lil-Da'wah wa al-Jihad , ossia Unione sunnita per la predicazione e la lotta, lo scorso agosto aveva dichiarato la creazione di un califfato nel nord-est della Nigeria, nella regione dove è nata nel 2001 e che controlla quasi completamente. Un annuncio che segnava anche la presa di distanza da Al Qaeda nel Maghreb, fino ad allora riferimento ideologico del gruppo africano. Boko Haram è la prima grande organizzazione a schierarsi sotto la bandiera nera dello Stato islamico.
All'annuncio rispondeva il 13 marzo il portavoce dello Stato islamico, Mohammed al Adnani: "vi annunciamo la buona notizia dell’espansione del Califfato in Africa occidentale perché abbiamo accettato la proposta di alleanza da parte dei nostri fratelli sunniti di Boko Haram”.
Secondo le autorità militari nigeriane Boko Haram ha aderito allo Stato islamico per poter avere, oltre all'appoggio politico, anche un aiuto finanziario per superare le presunte difficoltà nelle quali i suoi miliziani si troverebbero sotto l’offensiva congiunta delle forze nigeriane, ciadiane, cemerunesi e nigerine, oltre a un numero imprecisato di mercenari e mezzi di provenienza sudafricana. L'imperialismo ha finora affidato il compito di contrastare o quantomeno contenere l'espansione di Boko Haram all'Unione africana (Ua) che sempre il 13 marzo ha votato a favore della costituzione di un forza inter-africana per riconquistare le zone sotto il controllo dell'organizzazione islamista. Finora non ci sono riusciti.

18 marzo 2015