Tramite l’Associazione “DemA”
De Magistris sposa il progetto riformista di Landini
L’ex pm pronto al salto nel parlamento nero
Redazione di Napoli
“Do un giudizio molto positivo di questa iniziativa di Landini e di un numero nutrito di associazioni, di realtà che da tempo fanno politica in modo diverso dai partiti tradizionali”. Queste le parole entusiastiche con cui il neopodestà di Napoli, Luigi De Magistris, ha salutato l’avvento di “Coalizione sociale” portata avanti da Landini: “anche io sostengo - ha continuato l’ex pm - che bisogna cercare un’alternativa democratica al sistema, che è in evidente asfissia, e si trova soprattutto fuori dai partiti. Si trova nelle lotte sociali nelle lotte per i diritti, nell’alternativa di modelli economici, nelle battaglie culturali, nelle battaglie sui territori”.
Ecco svelata l’operazione che ha portato De Magistris e suo fratello Claudio a costituire l’Associazione “DemA”, un acronimo che significa “democrazia ed autonomia”, che dovrebbe essere la base politica per le elezioni amministrative del 2016 per la poltrona di sindaco, ma anche un possibile “laboratorio” per cercare il salto di qualità verso il parlamento nero. Che sia una studiata trovata in vista delle elezioni lo dimostra il fatto che De Magistris non ha negato la possibilità di un suo intervento anche nelle prossime elezioni regionali in ordine alla candidatura di Nino Daniele alla presidenza della Regione Campania: “non escludo possa accadere - ha detto il neopodestà -, se ci sono persone che la propongono. Posso solo dirvi che non è un candidato mio, perché ripeto ancora una volta, resterò fuori da questa campagna elettorale. Se Daniele mi chiederà un consiglio se candidarsi o meno, io glielo darò”.
Ed ecco, dunque, l’improvviso feeling con Landini: “abbiamo accettato volentieri l’invito di Maurizio Landini, per la prima assemblea convocata a Roma, per discutere dell’idea di costituire una coalizione sociale”.
Non sembra essere un caso, pertanto, la discesa in campo di De Magistris che in effetti non aveva speso una parola sulla sua possibile candidatura a governatore della Campania. L’obiettivo è quello di raccattare tutto ciò che si trova a “sinistra” del PD e gettare nel pantano dell’elettoralismo i sinceri democratici, antifascisti e comunisti ancora abbagliati dalle promesse dei vari imbroglioni revisionisti Ferrero, Diliberto, Rizzo, arrestando l’avanzata impetuosa dell’astensionismo, che rimane sul fronte elettorale l’arma più efficace per combattere sia la destra sia la “sinistra” del regime neofascista.
25 marzo 2015