L’importanza delle quote mensili, la generosità dei militanti del PMLI e la necessità di essere sostenuti economicamente dalle masse di sinistra
Un Partito come il PMLI che lotta strenuamente per spazzar via il governo del Berlusconi democristiano Renzi e per conquistare l’Italia unita, rossa e socialista, deve essere assolutamente libero da ogni condizionamento finanziario da parte della borghesia, e quindi deve contare unicamente sulle proprie forze, sul generoso apporto economico di autofinanziamento dei propri militanti, oltreché da parte dei simpatizzanti, degli amici, dei sostenitori e delle masse. Non potrebbe essere altrimenti per il Partito del proletariato e del socialismo.
Per questo sono tanto importanti le quote mensili corrisposte dai militanti, così come prescrive lo Statuto all’art. 12, comma 1, per cui tra i requisiti per poter essere un membro del Partito è stabilito che occorre versare “regolarmente le quote” e all’art. 13, lettera h, ove tra i doveri è indicato quello di “dare generosamente e senza riserve il proprio aiuto economico al Partito, mettergli a disposizione se occorre ogni proprio mezzo materiale per far fronte alle necessità della rivoluzione”.
Le quote mensili servono anzitutto per sostenere le spese delle Cellule, Organizzazioni e delle istanze intermedie del Partito, come affitto di sedi, stampa di manifesti e volantini, banchini di propaganda e tutto ciò che risulta utile alla propria attività politica locale. Una parte di tali quote andrebbe versata al Comitato centrale che sostiene tutta una serie di spese relative alla Sede centrale del Partito e de “Il Bolscevico” e per altre attività politiche di sua competenza in quanto, data la loro onerosità, per fronteggiarle non sono sufficienti le sole seppur generose quote versate dai membri del CC e dell’Ufficio politico, residenti nella città dove si trova la Sede centrale. Ma al momento, purtroppo, solo pochissime istanze di base hanno la possibilità di aiutare economicamente il Centro del Partito.
L’attenersi fermamente alla linea dell’autofinanziamento, respingendo il finanziamento pubblico dei partiti e combattendo i finanziamenti occulti, la corruzione e le tangenti in cui sguazzano tutti i partiti borghesi, fa sì che il nostro Partito sia molto povero come lo sono i suoi militanti, tuttavia è un prezzo inevitabile da pagare, sebbene costituisca chiaramente uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo delle sue attività, ma è solo in questo modo che il PMLI può vantare la completa estraneità a tutti questi corruttivi e sporchi metodi di finanziamento dei partiti asserviti alla classe dominante borghese, contro la quale è in grado di battersi in ogni momento senza esserne finanziariamente condizionato.
Le quote mensili, stabilite a livello centrale, sono attualmente di 12,00 euro per i lavoratori, 1,50 euro per disoccupati e casalinghe, 3,00 euro per pensionati sociali e studenti. Per quanto non siano di elevata entità e siano da molti anni in vigore senza essere state innalzate, esse sono comunque un sacrificio non da poco per i militanti che sono disoccupati, cassaintegrati, pensionati poveri, che faticano ad arrivare alla fine del mese con il reddito di cui dispongono, ogni istanza può in determinate situazioni di difficoltà economiche dei militanti ridurre ulteriormente le quote mensili da versare o sospenderle per un certo periodo, ma la loro corresponsione rimane comunque un dovere politico da rispettare per tutti membri del Partito.
Per altro verso chi ha condizioni economiche tali da consentirgli di versare delle quote più alte e dei contributi economici straordinari periodici o occasionali dovrebbe farlo. Ed è quello che, in linea generale, accade puntualmente basti pensare che di fatto, nella stragrande maggioranza dei casi, i militanti versano quote mensili di gran lunga superiori a quelle stabilite. Alcuni membri del CC e dell’UP le superano largamente fino a raggiungere importi di trecento euro mensili, nonostante i magri salari e pensioni.
E’ grazie alla estrema generosità proletaria rivoluzionaria dei suoi militanti, proporzionalmente alle loro possibilità economiche, a quella altrettanto essenziale e notevole dei simpatizzanti e degli amici, alcuni dei quali versano spontaneamente periodicamente delle donazioni, nonché grazie ai contributi che versano gli elementi delle masse durante le diffusioni e i banchini del Partito che possiamo riuscire a intraprendere le iniziative e le attività politiche essenziali che altrimenti non sarebbero possibili.
Ma queste entrate non sono sufficienti per sviluppare il lavoro politico, organizzativo, giornalistico e di propaganda del PMLI, addirittura dopo 44 anni siamo stati costretti a sospendere la pubblicazione cartacea de “Il Bolscevico”, che ora è solo sul sito del Partito. E’ quindi assolutamente necessario che i fautori del socialismo, gli anticapitalisti, gli antirevisionisti, gli antiriformisti, gli antirenziani ovunque partiticamente collocati sostengano economicamente il PMLI nell’esclusivo interesse della causa del proletariato e del socialismo. Anche versando un solo euro al mese consegnandolo direttamente ai militanti del PMLI oppure versandolo attraverso il conto corrente postale n. 85842383 intestato a: PMLI – Via Antonio del Pollaiolo, 172a – 50142 Firenze
La Commissione di amministrazione del CC del PMLI
1 aprile 2015