Il proletariato deve acquisire la propria cultura, aderire al PMLI e lottare per la conquista del potere politico e del socialismo
di Giovanni Scuderi
Il proletariato deve quindi necessariamente e doverosamente riappropriarsi della sua storica cultura (il marxismo-leninismo-pensiero di Mao) per sottrarsi all'influenza della cultura borghese, che gli viene propinata dai falsi capi operai con artifici, inganni e nuove forme, per comprendere appieno quali sono i suoi compiti immediati e a lungo termine, per lottare come classe generale e per dare un carattere rivoluzionario alla lotta di classe. Ne ha bisogno anche per evitare di cadere nelle trappole degli agenti della borghesia, i riformisti di sinistra, i falsi comunisti e i trotzkisti, che gli impediscono di uscire dal pantano del capitalismo.
Vedi le varie proposte organizzative oggi in campo, di cui la più insidiosa è la coalizione sociale riformista di Maurizio Landini, che il proletariato deve studiare attentamente sulla base dei suoi interessi, della sua cultura e dei suoi compiti e obiettivi di classe. Analizzandole da questo suo punto di vista di classe, non tarderà a capire che tutte queste nuove proposte non mettono in discussione il capitalismo e il potere della borghesia e delle sue istituzioni, e che considerano invalicabili i confini della Costituzione democratica borghese, capitalista e anticomunista del '48, anche se ormai è stata fatta a brandelli. Soprattutto si renderà conto che nessuna di esse mette al centro il proletariato e la sua egemonia, ossia la sua direzione in tutti i campi.
Che senso avrebbe allora per il proletariato aderire a una qualsiasi di tali proposte? Non gli rimane che valutare la proposta del PMLI. “Mezzo secolo di battaglie e di lotte del Partito parlano da sole e sono il miglior metro di misura per giudicare il PMLI”, come ha scritto un lavoratore, che ha una certa esperienza politica e sindacale, nella domanda di ammissione al PMLI di cui pubblichiamo degli estratti su questo numero de “Il Bolscevico”.
Qualora le operaie e gli operai coscienti, che già conoscono o conosceranno il PMLI, ritenessero, dopo averlo attentamente esaminato, che il PMLI meriti la loro adesione non perdano tempo a dargli tutta la loro forza politica, intellettuale, organizzativa, materiale e di azione.
Mettiamocela tutta, ciascuno al proprio posto di combattimento in base ai compiti che ci ha assegnato il Partito e concentrati sulle priorità, per dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso affinché trionfi il socialismo e il proletariato conquisti il potere politico.
Uniti, coi Maestri e il PMLI vinceremo!
29 aprile 2015