Firenze
Bella e rossa celebrazione in piazza dell'Isolotto. Dopo il brindisi e il canto dell'Internazionale, corteo nel quartiere con tante bandiere rosse. Interventi significativi della RSU GKN, delle Mamme contro l'inceneritore e degli Studenti di sinistra. Il neopodestà Nardella, contestato dalla CGIL, mantiene la “notte bianca” il 30 aprile e apertura dei i negozi per oscurare il Primo Maggio
Redazione di Firenze
A Firenze intorno al Primo Maggio è da anni in corso uno forte scontro politico: da una parte attacchi ripetuti di Renzi e dei suoi dall'altra i settori più sensibili e avanzati delle masse popolari decisi a tener ferme le tradizioni del movimento operaio. Cinque anni fa l'allora neopodestà Renzi lanciò la “notte bianca” proprio il 30 aprile, per oscurare il giorno seguente e ha fatto da apripista per l'apertura dei negozi il Primo Maggio e il 25 Aprile.
Nel 1969 fu celebrato in Piazza Santo Spirito dai fondatori del PMLI. Da anni, o meglio decenni, i sindacati confederali compresa la CGIL hanno rinunciato al tradizionale corteo del Primo Maggio per non disturbare il turismo e i ricchi imprenditori del settore spostando le iniziative nei comuni limitrofi.
Quest'anno si è ripetuto il solito cliché, non senza le proteste dei lavoratori che sempre più fermamente stanno richiedendo la chiusura degli esercizi commerciali e di spostare la “notte bianca” ad altra data.
Lo sciopero del commercio è stato indetto a pasqua, pasquetta, 25 Aprile, Primo Maggio da CGIL-CISL-UIL di categoria. Il segretario generale della FILCAMS-CGIL di Firenze, Massimiliano Bianchi, ha mandato una lettera aperta al neopodestà renziano doc Dario Nardella in cui denuncia che “organizzare la Notte bianca il 30 aprile vuol dire, di fatto, sminuire il valore della festa del Primo maggio, così facendo la città esalta il divertimento ed il consumo: chiediamo solo maggiore rispetto dei valori del lavoro”.
Il valore del Primo Maggio è stato rilanciato in un comunicato da Massimo Braccini, segretario generale FIOM, Toscana, che rimarca la sua natura di “giornata di festa e di lotta che riassume in se l'atto di nascita del movimento operaio che rivendicava migliori condizioni lavorative”.
La questione di spostare ad altra data la “notte bianca”, evento a uso e consumo della borghesia e dei negozianti, è ormai una rivendicazione matura e lo stesso segretario della CGIL fiorentina Mario Fuso ha dovuto dichiarare (dopo anni di silenzio consociativo): “Palazzo Vecchio vuole la notte bianca il 30 aprile e il commercio aperto anche il Primo Maggio non siamo d'accordo”.
In perfetto stile ducesco-renziano la risposta di Nardella: “Se la CGIL ha deciso di fare politica usando Firenze lo dica chiaramente. Noi andiamo avanti”.
In questo quadro spicca il rosso della tradizionale celebrazione del Primo Maggio in piazza dell'Isolotto organizzata dall'apposito Comitato, che anche quest'anno ha regalato al quartiere e alla città una bella giornata di unità e di lotta popolare. Un successo che si è rinnovato superando numerosi problemi, compreso quello della “notte bianca” organizzata dal Quartiere 4 proprio in piazza dell'Isolotto nel solco di Renzi e Nardella.
La giornata si è aperta con il pranzo sociale, che ha visto oltre trecento partecipanti, fra cui tanta popolazione ed esponenti di varie forze politiche e sociali. Particolarmente sentito il brindisi al Primo Maggio con il canto corale dell'Internazionale, salutata a pugno chiuso.
I partecipanti hanno poi dato vita a un breve corteo, punteggiato da tantissime bandiere rosse, grandi e piccole, animato dai canti della tradizione operaia e popolare e da slogan contro gli attacchi alla Giornata internazionale dei lavoratori. Il corteo non si è potuto concludere come negli anni precedenti sulla passerella sull'Arno perché, a sorpresa, l'amministrazione comunale l'ha chiusa il giorno precedente, con la motivazione di lavori di monitoraggio.
Un altro momento particolarmente significativo è stato lo spazio dedicato agli interventi; hanno preso la parola esponenti della RSU GKN, delle Mamme contro l'inceneritore e degli Studenti di sinistra, che si sono particolarmente distinti in piazza per la partecipazione cosciente, instancabile, numerosa e attiva. Parlando delle proprie realtà e battaglie tutti hanno messo l'accento sulla necessità di essere protagonisti in prima persona e prendere in mano i problemi, dalla salute, al lavoro al diritto allo studio.
Nella piazza era esposta una ricca mostra fotografica della FIOM fiorentina sulle lotte operaie a Firenze dal dopoguerra in una foto della Targetti si vede il compagno Emanuele Sala, allora operaio di quella fabbrica. Sempre in quella mostra nel pannello dedicato alla Stice nella foto di un corteo si nota “Il Bolscevico” portato da un diffusore. C'era pure un banchino della sezione “Oltrarno” dell'ANPI e di Libera.
In piazza sono stati protagonisti anche i bambini, coinvolti in un grande gioco dell'oca collettivo. Sul palco si sono avvicendati vari gruppi musicali, che hanno offerto una panoramica dai canti della tradizione del lavoro al rap.
Il Comitato ha rinnovato l'appello, fatto circolare nei mesi precedenti, a sostenere il Primo Maggio in piazza dell’Isolotto “per assicurare la continuità e lo sviluppo di questa bella tradizione del nostro quartiere, nata nel 1983 e nel tempo divenuta un appuntamento cittadino”. Del Comitato fa parte attiva la Cellula “'Lucia' Nerina Paoletti” di Firenze del PMLI che anche quest'anno ha dato il massimo del suo contributo alla realizzazione dell'iniziativa con grande slancio proletario rivoluzionario.
Un esempio dell'attaccamento al Primo Maggio lo abbiamo visto anche alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia, dove gli attivisti di sinistra hanno organizzato un pomeriggio di festa scavalcando il circolo locale del PD che aveva cercato di sabotare l'iniziativa; durante l'intrattenimento musicale è stata suonata “Bandiera rossa”.
Cortei e manifestazioni di piazza di sono tenuti nei seguenti comuni dell'ex provincia di Firenze: Vicchio, Certaldo, Castelfiorentino, Empoli, Fiesole, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Pontassieve, Sesto Fiorentino.
6 maggio 2015