Nella relazione interna dell'ex ministro su PD e “Mafia Capitale”
Barca: “Il PD di Roma è pericoloso e clientelare. Lavora solo per gli eletti e non per gli elettori”
Il presidente del PD Orfini sul partito a Ostia: “Qui c'è la mafia”
Nel PD di Renzi “Si vanno delineando i tratti di un partito non solo cattivo ma pericoloso e dannoso“, dove “non c’è trasparenza” e “che lavora per gli eletti anziché per i cittadini”.
A certificarlo è lo stesso ex ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, incaricato dal commissario straordinario del PD romano Matteo Orfini, dopo l’esplosione dello scandalo Mafia Capitale, di “mappare” i circoli PD romani.
Nella relazione intermedia resa pubblica a tre mesi dall’avvio dell'inchiesta, che proseguirà fino a maggio attraverso questionari e interviste alla “base”, si legge di “deformazioni clientelari” e di “una presenza massiccia di ‘carne da cannone da tesseramento‘”. Ma, anche senza arrivare ai casi estremi, lo scenario descritto è quello di un partito a cui manca “la capacità di raggruppare e rappresentare” e che “subisce inerme lo scontro correntizio e le scorribande dei capibastone”.
Emerge “una situazione peggiore di quella che si poteva prevedere, ma in Aula questo non si vede”, è il commento del capogruppo in Campidoglio Fabrizio Panecaldo, che prova a difendere la compagine capitolina aggiungendo che “ si fotografa una situazione che era già chiara a chi avesse voluto guardare”, gli fa eco il deputato Roberto Morassut secondo cui ora bisogna “rigettare il partito sulle cose e sui problemi”.
E se nel cuore di Roma i capibastone di tipo mafioso PD la fanno da padrone, in periferia è ancora peggio. A Ostia a metà marzo il presidente del municipio Andrea Tassone si è dimesso e ha azzerato la giunta perché “la mafia è infiltrata in questa città ma a Ostia ancor di più”.
Evidentemente il PD di Renzi è arrivato a un punto tale di degenerazione dove le faide interne e la simbiosi con la mafia e le cricche tangentizie sono talmente diffuse ed evidenti da essere ammesse persino dall'ex ministro Barca incaricato di indagare sulla situazione del partito dal commissario straordinario Orfini.
13 maggio 2015