Pur di essere eletto governatore della Puglia
Emiliano ricicla politicanti di destra e fascisti
L'ex magistrato: “Sarò il domatore di questi qua e userò il frustino se sgarreranno”
Per vincere le elezioni regionali in Puglia, il capobastone del PD Michele Emiliano ha candidato nelle liste del “centro-sinistra” che lo sostengono la peggiore feccia politica in circolazione: dai fascisti, vecchi e nuovi, agli ex berlusconiani, ferri vecchi democristiani, inquisiti, voltagabbana di professione, rinnegati e traditori e chi più ne ha più ne metta.
Tutti insieme appassionatamente, cani e porci, sul carro di Emiliano ormai dato per sicuro successore di Vendola alla poltrona di governatore.
Tra i casi più emblematici spicca Euprepio Curto: militante del Movimento Sociale italiano fin dai tempi di Almirante, ha passato quattro legislature in Senato nel gruppo di Alleanza Nazionale. Coinvolto in uno scandalo legato al gioco d’azzardo, è passato all'UDC nelle vesti di consigliere regionale, quindi allo Scudo Crociato e poi di nuovo con Fini in Futuro e Libertà per poi tornare da Casini prima di concludere la “gloriosa” parabola candidandosi nelle liste di “centro-sinistra” e del PD che vergognosamente lo ha accolto a braccia aperte.
Al suo fianco troverà anche Francesco Spina, sindaco di Bisceglie, eletto appena qualche mese fa presidente della Provincia Bat (Barletta, Andria, Trani) col “centro-destra”, ha messo a disposizione del PD il suo feudo elettorale e ora è coordinatore della lista dell’Udc e delle liste civiche che sostengono Emiliano.
Segue Giovanni Ungaro, transitato nel giro di pochi anni nel Movimento di destra di Giancarlo Cito, in Forza Italia, in Ncd, in Realtà Italia e ora schierato in prima fila da Emiliano.
Non è da meno Paolo Pellegrino: finiano di ferro per molti anni, coordinatore provinciale del suo partito, sostiene il centrodestra nelle amministrative del 2012, rompe con Fini l’anno successivo a causa delle candidature paracadutate da Roma per le elezioni politiche e ora approdato nelle liste PD.
Giravolta di 360 gradi anche per l’assessore uscente Lello Di Gioia: cinque anni fa eletto in Consiglio regionale con il PdL, divenuto assessore grazie al passaggio a Scelta Civica nel 2013, ora si ricandida con il “centro-sinistra”.
Accolto con grandi onori alla serata di presentazione ufficiale dei 400 candidati tenuta da Emiliano anche il capobastone DC Pippo Liscio poi candidato con Alleanza Nazionale e ora convinto sostenitore dell'ex sindaco di Bari.
Al suo fianco Fabrizio D’addario, candidato con Berlusconi nel 2010, ora è tornato alla caccia di un seggio in Regione tra le liste del PD.
Saverio Tammacco, invece, ci ha pensato su un'intera giornata prima di prendere armi e bagagli e passare dalla carica di consigliere provinciale e capogruppo di Forza Italia al Comune di Molfetta, a candidato a sostegno dell’ex magistrato piddino. 47 anni, una lunga carriera politica passata tutta a destra, dalle posizioni neofasciste di An a quelle del Pdl che poi si è trasformato in Forza Italia, fino all’attuale approdo tra le braccia del PD Emiliano: Tammacco ha ricoperto anche gli incarichi di assessore al Comune di Molfetta.
Lo stesso ha fatto Mauro Vizzino che, da coordinatore provinciale di Io Sud della berlusconiana Adriana Poli Bortone, ha deciso di tentare miglior fortuna tra le file di Emiliano.
Luigi Valentino Damone invece è figlio d'arte e “giustamente” segue le orme di papà Cecchino essendo passato nel giro di una stagione politica dal partito di Fitto a quello di Monti per approdare ora alla corte di Emiliano.
A seguire troviamo l’ex capogruppo del Pdl in Provincia di Foggia, Paolo Mongiello, che ha annunciato il sostegno a Emiliano.
Ma il caso più clamoroso si registra ad Altamura, seconda città della provincia di Bari con 70.000 abitanti, dove per la conquista del Municipio si sfidano un esponente del “centro-sinistra” (Antonello Stigliano, vincitore delle primarie sostenuto da Pd, Sel e tre liste civiche) e un esponente del “centro-destra”, Luigi Lorusso, appoggiato da una civica di nome “Rinnovamento Altamura ” che negli ultimi dieci anni ha appoggiato i due mandati amministrativi delle liste di Berlusconi entrando anche in giunta con Mario Stacca, sindaco di Forza Italia. E fin qui, nulla da eccepire; se non fosse che nella corsa per le regionali le alleanze si ribaltano e Lorusso in questa competizione corre per il “centro-sinistra” e insieme al PD sostiene la lista “La Puglia con Emiliano”.
Di fronte a questo autentico mercimonio di voti e di potere, Emiliano ha ammesso spudoratamente che pur di vincere è disposto a tutto e non si vergogna di andare a braccetto con fascisti, berlusconiani e “mariuoli” della prima e della seconda repubblica neofascista. Alludendo al suo passato da magistrato ha assicurato di tenerli tutti a bada perché, ha sottolineato: “Sarò il domatore di questi qua e userò il frustino se sgarreranno”! Vedremo cosa farà l'ex sceriffo di Bari quando i suoi alleati in camicia nera gli presenteranno il conto. In ogni caso appare evidente che ormai tra destra e “sinistra” borghese non esiste più nessuna differenza ideologica, politica, organizzativa e di uomini. Pur di raccattare voti e conquistare poltrone, i due schieramenti ormai operano in perfetta simbiosi tra loro e si interscambiano perfino i candidati.
Una ragione in più per astenersi, disertare le urne, annullare la scheda o lasciarla in bianco alle prossime elezioni amministrative parziali del 31 maggio.
20 maggio 2015