Alle elezioni amministrative parziali del 31 maggio
Vi siete battuti come leoni per propagandare l'astensionismo anticapitalista, per il socialismo
Continuiamo a batterci per far acquisire al proletariato e alle nuove generazioni una coscienza rivoluzionaria
Qui di seguito i ringraziamenti del Centro del Partito alle Istanze regionali, intermedie e di base del PMLI che hanno svolto la campagna elettorale astensionista nelle elezioni del 31 maggio
Care compagne e compagni, i dirigenti nazionali del PMLI con alla testa il compagno Giovanni Scuderi vi ringraziano di cuore e vi esprimono la massima riconoscenza e gratitudine per quanto avete potuto fare per propagandare l'astensionismo marxista-leninista anticapitalista e per il socialismo nella campagna elettorale per le elezioni regionali e amministrative parziali del 31 maggio.
Vi siete battuti come leoni, pur con poche forze, risorse e mezzi, nel silenzio stampa e senza poter affiggere i manifesti. E senza il supporto sul campo di battaglia dei dirigenti nazionali del Partito impossibilitati a essere al vostro fianco materialmente, dovendo portare avanti il lavoro politico, organizzativo e giornalistico corrente e non disponendo di fondi necessari per i viaggi e il soggiorno. Particolarmente commoventi e apprezzabili siete stati voi compagni napoletani e ischitani che non avete potuto nemmeno usufruire della direzione del Responsabile regionale del Partito.
I generosi ed esemplari sforzi di tutti voi, e dei simpatizzanti che vi hanno affiancato e ai quali esprimiamo i nostri profondi ringraziamenti ed apprezzamenti, sono stati premiati da quasi metà dell'elettorato che ha disertato le urne. Il che rappresenta un chiaro segnale di sfiducia verso il nuovo duce Renzi, le istituzioni borghesi e i partiti del regime neofascista.
L'elettorato in un numero sempre crescente si sottrae alla propaganda elettorale, parlamentare e istituzionale borghese e non crede ai partiti del regime e li punisce con l'astensionismo. Oggettivamente l'astensionismo dell'elettorato di sinistra è un voto anticapitalista e antistituzionale. Ma soggettivamente salvo frange minoritarie, non mette ancora in discussione il capitalismo e la sua costituzione.
Rimane quindi un lavoro titanico da parte nostra per far maturare nel proletariato, nelle masse popolari e nelle nuove generazioni la coscienza rivoluzionaria anticapitalista per il socialismo. Non è un compito facile perché vecchie sirene elettorali riformiste, che propongono "nuove" formazioni politiche e la coalizione sociale di Landini, sono già a lavoro nel tentativo di mantenere l'elettorato di sinistra dentro i confini del capitalismo e di quello che rimane della Costituzione borghese del 1948.
Tra noi e loro il rapporto di forze è attualmente nettamente sfavorevole a noi, per quanto riguarda la disponibilità di mezzi e di risorse, la copertura dei media e gli appoggi delle forze sociali, sindacali, culturali e religiose che non sono d'accordo con questo governo e con certi aspetti di questa società borghese. Ma ciò non ci deve spaventare, anche perché noi abbiamo un'arma invincibile, il marxismo-leninismo-pensiero di Mao che loro non hanno, anche se dobbiamo imparare a usarlo meglio, a ragion veduta, in maniera dialettica e a seconda dei problemi concreti, ideologici, politici, organizzativi, giornalistici e rivendicativi che abbiamo di fronte.
E' quasi 50 anni che combattiamo gli imbroglioni politici travestiti da comunisti e, più in generale, da elementi di sinistra. Dobbiamo solo mettere a frutto la grande esperienza che abbiamo accumulato in tutti questi anni. Studiando, e capendo bene quello che si studia, prima di agire.
Attualmente dobbiamo concentrare gli sforzi sul fronte operaio e sindacale e su quello studentesco. Coscienti che la svolta politica in Italia avverrà solo se riusciremo a far comprendere al proletariato che deve prendere in pugno la situazione lottando contro il capitalismo e per la conquista del potere politico e del socialismo per via rivoluzionaria, abbandonando ogni illusione elettorale, parlamentare, costituzionale, pacifista e riformista.
Questa coscienza rivoluzionaria occorre farla acquisire alle masse studentesche e giovanili. Bisogna dare fiducia alle nuove generazioni alle quali va saputo spiegare la nostra proposta politica strategica e le nostre proposte concrete, a partire da quelle sull'istruzione e sull'occupazione giovanile. Le operaie e gli operai, le studentesse e gli studenti marxisti-leninisti hanno un ruolo fondamentale nel far circolare e affermare le proposte del PMLI nel movimento operaio e nel movimento studentesco. Se avanziamo e conquistiamo questi due nevralgici fronti di lotta, sarà poi più facile avanzare negli altri fronti di lotta e conquistarli alla causa del socialismo.
Batti e ribatti alla fine il nostro chiodo rosso del socialismo penetrerà in tutti i settori oggettivamente anticapitalisti. Basta non stancarsi e non perdere la fiducia verso il marxismo-leninismo-pensierio di Mao, il socialismo, il Partito, le masse e in se stessi.
Uniti e combattivi, coi Maestri e il PMLI vinceremo!
4 giugno 2015