Giornata internazionale del rifugiato
Migliaia di manifestanti in piazza a Roma: “Fermiamo la strage subito!"
Rossa e militante partecipazione del PMLI
Dal corrispondente della Cellula “Rivoluzione d'Ottobre” di Roma
In occasione della Giornata internazionale del rifugiato, nel pomeriggio di sabato 20 giugno si è svolta in Piazza del Colosseo a Roma una manifestazione contro la strage di migranti nel Mediterraneo dal titolo "Fermiamo la strage subito!" indetta da centinaia di organizzazioni sociali e sindacali, artisti, intellettuali fra cui CGIL, CISL e UIL, Arci, Acli, Asgi, Amnesty International Italia, Emergency, Medici senza frontiere, il Centro Astalli, Fish, Libera, Lunaria, Act, le varie sigle studentesche, Action, la Rete della Pace, Sbilanciamoci, il Forum nazionale del terzo settore, il Cir, la Focsiv, e tantissime altre. L'elenco completo su fermiamolastragesubito.blogspot.it.
All'iniziativa ha preso parte anche la Cellula "Rivoluzione d'Ottobre" di Roma del PMLI, una rossa e militante presenza con le bandiere del Partito e con il cartellone contro il governo del neoduce Renzi dal titolo "Cacciamolo!" molto apprezzato dagli altri partecipanti alla manifestazione tanto che in molti si sono messi a fotografarlo e a indirizzargli apprezzamenti. Diversi stranieri hanno chiesto di farsi fotografare con le bandiere o accanto al manifesto.
Sicuramente gli interventi più significativi della manifestazione sono stati quelli dei segretari generali della UIL e della CGIL, entrambi in forma ridotta per via della pioggia. Tra l'altro durante l'intervento della Camusso è partito da un nucleo di sfollati un coro, rilanciato anche da noi del PMLI che, al grido di "Ponte Mammolo" (in riferimento ai recenti sgomberi) chiedeva di dar voce anche a loro, come a dire: tante belle parole ma a dire la vostra ci siete sempre voi. In generale, tutti gli interventi hanno voluto mandare il messaggio fortemente contrario nei confronti delle varie posizioni politiche di chi vorrebbe respingere il flusso di migranti e bombardare i barconi, nonché sì è molto criticato l'attuale accordo europeo di Dublino che impedisce la libera circolazione dei migranti.
Nell’appello i promotori della manifestazione denunciano fra l'altro come la regione del Mediterraneo, piegata da conflitti e tensioni, sia diventata un enorme cimitero. Solo dall’inizio del 2015 più di 1.700 persone son morte annegate nel tentativo di raggiungere l'Europa; e indicano 10 priorità per superare l’emergenza: dall’apertura di canali di ingresso umanitari alla pianificazione di un sistema efficace d’accoglienza, dalla sospensione degli accordi – come il processo di Karthoum – con paesi che non rispettano i diritti umani all’apertura immediata di un programma di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo.
24 giugno 2015