I marxisti-leninisti

Un comunista deve essere franco, leale e attivo, deve mettere gli interessi della rivoluzione al di sopra della sua stessa vita e subordinare gli interessi personali a quelli della rivoluzione; sempre e ovunque, deve essere fedele ai principi giusti e condurre una lotta instancabile contro ogni idea e azione errata, in modo da consolidare la vita collettiva del Partito e rafforzare i legami tra il Partito e le masse; deve pensare più al Partito e alle masse che agli individui, più agli altri che a se stesso. Solo così può essere considerato un comunista.
(Mao, “Contro il liberalismo”, 7 settembre 1937, Opere scelte, vol. 2, p. 27)
 
 
Essere un marxista-leninista degno
Un comunista deve essere pieno di vigore, avere una salda volontà rivoluzionaria, essere animato dallo spirito di non temere le difficoltà e di vincerle con una volontà indomabile, deve sbarazzarsi dell'individualismo, del particolarismo, dell'egualitarismo assoluto e del liberalismo: altrimenti non sarà un comunista degno di questo nome.
(Mao, “La situazione nell'estate 1957”, luglio 1957, in Rivoluzione e costruzione, Einaudi Editore, pag. 656)
 
Radicarci e fiorire in mezzo al popolo
Noi comunisti siamo come i semi e il popolo è come la terra. Ovunque andiamo, dobbiamo unirci al popolo, mettere radici e fiorire in mezzo al popolo.
(Mao, “Sui negoziati di Chungking” - 17 ottobre 1945 – Opere scelte, vol. IV, pag. 55)
 
Affrontare il mondo e sfidare la tempesta
In ogni cosa, noi comunisti dobbiamo saperci integrare con le masse. Se i membri del nostro Partito passano tutta la loro vita seduti fra quattro mura e non escono mai ad affrontare il mondo e sfidare la tempesta, di quale utilità saranno per il popolo cinese? Di nessuna utilità, e noi non abbiamo bisogno di gente simile come membri del Partito. Noi comunisti dobbiamo affrontare il mondo e sfidare la tempesta, il grande mondo e la violenta tempesta delle lotte di massa.
(Mao, “Organizziamoci!” - 29 novembre 1943 – Opere scelte, vol. III, pag. 160)
 
Contare sulle masse e conquistare il loro appoggio
I comunisti devono essere i più lungimiranti, i più capaci di abnegazione, i più risoluti e i meno prevenuti nel valutare una situazione e devono fare assegnamento sulla maggioranza delle masse e conquistare il loro appoggio.
(Mao, “I compiti del Partito comunista cinese nel periodo della resistenza contro il Giappone” - 3 maggio 1937 – Opere scelte, vol. I, pag. 291)
 
Subordinare gli interessi personali a quelli delle masse
Mai in nessun momento e in nessuna circostanza, un comunista deve mettere al primo posto i suoi interessi personali; deve invece subordinarli agli interessi della nazione e delle masse. Perciò l'egoismo, la pigrizia sul lavoro, la corruzione, la smania di mettersi in vista e via dicendo sono di quanto più spregevole esista; mentre l'altruismo, l'ardore nel lavoro, la completa dedizione al dovere pubblico e l'assiduo lavoro impongono rispetto.
Mao, “Il ruolo del Partito Comunista Cinese nella guerra nazionale”. Ottobre 1938 - Opere scelte, vol. 2, p. 206
 
Avere uno spirito di assoluta abnegazione verso i compagni e le masse
Lo spirito del compagno Bethune, la sua assoluta dedizione verso gli altri senza la minima ombra di egoismo, si rivelava nell'altissimo senso di responsabilità verso il lavoro e nell'infinita premura verso i compagni e il popolo. Ogni comunista deve imparare da lui...
...Noi tutti dobbiamo prendere a esempio il suo spirito di assoluta abnegazione. Con questo spirito ognuno può essere molto utile al popolo. L'abilità di un uomo può essere grande o piccola, ma se egli avrà questo spirito sarà un uomo nobile, puro, un uomo moralmente integro, superiore ai meschini interessi, un uomo prezioso per il popolo.
(Mao, “In memoria di Norman Bethune”, 21 dicembre 1939, Opere scelte, vol. 2, pp. 351-352)
 
Carichiamoci sulle spalle i fardelli più pesanti
Un lavoro duro è come un fardello posto davanti a noi: è una sfida a caricarcelo sulle spalle. Certi fardelli leggeri a quelli pesanti; prendono i primi e lasciano i secondi agli altri. Questo non è un atteggiamento corretto. Alcuni compagni si comportano diversamente: lasciano le comodità agli altri e si caricano dei fardelli più pesanti; sono i primi ad affrontare le privazioni e gli ultimi a godere delle comodità. Essi sono buoni compagni. Dobbiamo tutti imparare dal loro spirito comunista.
(Mao, “Sui negoziati di Chungking” - 17 ottobre 1945 – Opere scelte, vol. IV, pag. 55)
 
Dobbiamo essere maestri e allievi delle masse
I comunisti devono anche dare l'esempio nello studio ed essere in ogni momento maestri ed allievi delle masse.
(Mao, “Il ruolo del Partito comunista nella guerra nazionale” - Ottobre 1938 – Opere scelte, vol. II, pag. 207)
 
Dobbiamo aver fiducia nel Partito e nelle masse
Dobbiamo aver fiducia nella masse; dobbiamo aver fiducia nel Partito: si tratta di due principi fondamentali. Se dubitiamo di questi due principi, non saremo in grado di realizzare niente.
(Mao, “Sul problema della cooperazione agricola” - 31 luglio 1955, in Rivoluzione e costruzione, Einaudi Editori, pag. 218)

1 luglio 2015