Ricerca del Banco Alimentare
Sottoalimentati 5 milioni e mezzo di italiani
Dal 2007 raddoppiata la povertà alimentare. Quasi 14 bambini su 100 vittime di mancanza di cibo
Lo scorso 30 giugno, nell'ambito delle manifestazioni di Expo 2015, è stato presentato a Milano il volume intitolato 'Food poverty food bank - Aiuti alimentari e inclusione sociale' di Giancarlo Rovati e Luca Pesenti.
La ricerca, promossa da Banco Alimentare, è stata condotta prendendo in esame l'attività delle 15.000 organizzazioni di assistenza e di beneficenza che compongono il vasto sistema degli aiuti alimentari italiano, e mostra in modo crudo l'impatto che la crisi economica scatenata dal capitalismo ha provocato sulla società e sulla vita quotidiana delle masse popolari.
Dal 2007 - anno di partenza dello studio - fino all'anno scorso, dimostra la ricerca, l'incidenza della sottoalimentazione è raddoppiata, con cinque milioni e mezzo di persone che non hanno cibo sufficiente, e di questi il 24% sono minori che vivono in famiglia, dal momento che, dimostra lo studio, ormai si assiste gradualmente ma inesorabilmente ad un impoverimento dei nuclei famigliari e la gran parte dei poveri ora - diversamente dal passato in cui il fenomeno della sottoalimentazione riguardava soprattutto gli emarginati - sono lavoratori, che pur avendo un lavoro non riescono a rispondere al fabbisogno proprio e della propria famiglia.
Drammatica è la situazione dei minori, dei quali ben 14 su 100 in tutta Italia sono ormai in preda alla sottoalimentazione, per un totale di un milione e 300.000 tra bambini e adolescenti, mentre nel meridione le cifre sono ancora peggiori, con 19,3 minori, della fascia compresa tra i 6 e i 14 anni, su 100 sono poveri.
Nel 2014 ben 14 famiglie su 100 non avevano i soldi a sufficienza per garantirsi un cibo proteico ogni due giorni, più che raddoppiando così il dato del 2007 quando ad avere lo stesso problema erano soltanto 6 su 100
La ricerca poi, nel sottolineare l'assenza quasi totale delle istituzioni pubbliche, mette in rilievo che, tra tutti gli adulti che si rivolgono ad una delle 15.000 organizzazioni di assistenza che operano in Italia per ricevere un pacco alimentare, l'80% lo fanno a causa della perdita del lavoro, e a questo punto il messaggio del Banco Alimentare diventa un'oggettiva denuncia sia all'inerzia dei vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni sia al sistema economico capitalistico: il governo Renzi non ha fatto che peggiorare le condizioni di vita e di lavoro delle masse popolari, riducendo loro reddito e diritti, mentre il sistema economico capitalistico sta facendo pagare la crisi esclusivamente al lavoro salariato e allargando il divario economico e sociale tra la grande borghesia e il proletariato.
8 luglio 2015