Sommerse da scandali e inchieste giudiziare le amministrazioni PD di Renzi

Dal Piemonte alla Sicilia, dal Lazio alla Calabria passando per la Campania, tutte le giunte regionali a maggioranza PD sono finite tra le grinfie delle varie procure che indagano su decine di assessori e consiglieri corrotti, presidenti sospesi e firme false per presentare le liste alle regionali del 2014.

Piemonte
Il futuro politico del governatore Sergio Chiamparino e della sua giunta dipendono dalla ormai prossima sentenza del Tar del Piemonte, (ma è possibile un rinvio a settembre), che deciderà sull’autenticità delle firme raccolte per le liste a sostegno di Chiamparino, eletto nel giugno 2014. Il Tar dovrà esprimersi su due ricorsi, a firma dell’eurodeputato leghista Mario Borghezio e di Patrizia Borgarello, ex consigliera provinciale del Carroccio, che contestano oltre 1700 sigle. Sulla vicenda c’è anche un’inchiesta penale, con 11 indagati, tra cui quattro dipendenti del PD. Un vero e proprio imbroglio politico-elettorale le cui responsabilità ricadono per intero sul PD regionale guidato dal renzianissimo Davide Gariglio.

Campania
Condannato in primo grado per abuso di ufficio e quindi impresentabile; imposto da Renzi alle primarie del PD, ha vinto le elezioni, è stato proclamato governatore della Campania il 18 giugno scorso, sospeso dallo Stesso Renzi in base alla legge Severino, alla fine della sceneggiata napoletana Vincenzo De Luca ha vinto il ricorso presso il tribunale di Napoli e il 6 luglio si è insediato alla presidenza della Regione Campania e ha presentato la sua giunta blindata dal fedelissimo Fulvio Bonavitacola nominato alla vicepresidenza con delega all'urbanistica.

Calabria
Tutta la giunta del PD Mario Oliverio risulta indagata e un assessore è stato anche arrestato. Un terremoto politico-giudiziario con 27 indagati (fra cui diversi finiti in carcere o ai domiciliari) accusati di falso e peculato che coinvolge consiglieri regionali di tutte le cosche politiche della ex giunta Scopelliti e tre assessori della nuova giunta Oliverio protagonisti degli scandalosi rimborsi per due milioni e mezzo di euro. Secondo la procura di Reggio Calabria, i consiglieri si sarebbero fatti rimborsare di tutto: dai caffè ai gratta e vinci, fino a un biglietto per uno spettacolo di lap dance. Le opposizioni reclamano nuove elezioni, ma Oliverio tira dritto: promette una nuova giunta per lunedì e una legge più severa sui fondi.

Lazio
La melma di “Mafia Capitale” rischia di sommergere anche la Regione Lazio, governata dal dem Nicola Zingaretti. Tra le decine di arresti e indagati della Procura di Roma figura anche l’ex capo di gabinetto di Zingaretti, Maurizio Venafro, accusato di tentata turbativa d’asta in relazione a un appalto per l’acquisto del servizio Cup (centro unico di prenotazione). Mentre il capogruppo del PD, Marco Vincenzi, si è dimesso nei giorni scorsi dopo essere finito in un’informativa dei Ros. Nelle carte Vincenzi compare per due incontri con Salvatore Buzzi, presidente della cooperativa 29 maggio, riguardo un emendamento da 1,8 milioni di euro da dirottare sui Municipi di Roma.

Sicilia
Sommersa dagli scandali e dal malaffare, la giunta Crocetta continua a perdere pezzi e a collezionare indagati. Dopo l’assessore regionale al territorio il messinese Maurizio Croce coinvolto nell’ambito dell’indagine sulla centrale di Vado Ligure, il 26 giugno è finito nel registro degli indagati anche l'assessore Giovanni Pizzo (UDC) che ha la delega alle infrastrutture coinvolto nel fallimento della Clinica Santa Rita. Per la cronaca, dopo le dimissioni di Lucia Borsellino annunciate il 1° luglio in seguito all’arresto di Matteo Tutino, medico personale del presidente della Regione Rosario Crocetta (PD), accusato di truffa aggravata e peculato, sale a 36 il numero degli assessori che si sono avvicendati nelle poltrone di Palazzo d'Orléans in 2 anni e mezzo. Un record che neanche Lombardo e Cuffaro erano riusciti a toccare. Appena una settimana prima si erano dimessi nel giro di 48 ore gli assessori Ettore Leotta e Nino Caleca mentre il deputato regionale renziano Fabrizio Ferrandelli annunciava una mozione di sfiducia per il governatore.

15 luglio 2015