Per sfuggire ai controlli di Stato?
Il telefonino usato da Renzi è della Fondazione di Carrai e Bianchi

Dalle carte processuali dell'inchiesta della Procura di Napoli sulla metanizzazione dell'isola di Ischia che ha portato all'arresto del sindaco dell'omonimo comune spunta fuori la notizia che i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico hanno intercettato una telefonata nella quale Matteo Renzi parlava lo scorso dicembre con il generale della guardia di finanza Michele Adinolfi (indagato per i suoi rapporti poco chiari con la cooperativa Cpl Concordia, accusata di foraggiare il sindaco di Ischia).
I militari hanno poi potuto appurare che la scheda sim del telefonino usato da Matteo Renzi risultava intestata alla fondazione Open - diretta da Alberto Bianchi - che è nata nel novembre 2013 dalla trasformazione dell'originaria Fondazione Big Bang creata nel febbraio 2012 da Marco Carrai.
Analizzando le cariche del consiglio direttivo della fondazione, non ci sono sorprese: presidente è l'avvocato Alberto Bianchi, nel frattempo nominato nel consiglio di amministrazione dell'Enel dallo stesso governo Renzi, segretario generale è il ministro Maria Elena Boschi e consiglieri sono il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti e l’imprenditore Marco Carrai, che già aveva dimostrato all'attuale inquilino di Palazzo Chigi il suo attaccamento pagandogli per tre anni l'affitto di un sontuoso appartamento quando quest'ultimo era ancora sindaco di Firenze.
I dubbi invece vengono quando si cerca di capire chi finanzi la fondazione che è quanto di più misterioso si possa immaginare, perché i suoi più ricchi finanziatori sono circondati dal più rigoroso anonimato. Eppure le sue fondazioni hanno integralmente organizzato e finanziato tutte le iniziative e le campagne politiche dello stesso Renzi e hanno avuto un ruolo determinante nella sua ascesa politica. E quindi dovrebbe essere per lui obbligatorio la massima trasparenza.
Il fatto che Renzi, nonostante sia da un anno e mezzo a capo del governo e abbia a disposizione sia i cellulari di Palazzo Chigi e anche un altro cellulare fornitogli dall’Aisi (i servizi segreti civili) continui a usare il telefono dei suoi compagni di merende della Fondazione Open (già abbastanza misteriosa, perché non si sa chi la finanzi) non può che dare adito ai peggiori sospetti nei suoi confronti.
Che cosa ha da nascondere Renzi all'opinione pubblica e ai controlli della magistratura?
 

29 luglio 2015