A Wuppertal, città natale, in occasione del 120° Anniversario della scomparsa del cofondatore del socialismo scientifico e grande Maestro del proletariato internazionale
Omaggio del PMLI a Engels
Deposti ai piedi della grande e bellissima statua del Maestro un mazzo di fiori rossi con la targa del CC del PMLI, un pannello con il manifesto realizzato per l'occasione e tre numeri de “Il Bolscevico” dedicati a Engels. Un militante curdo membro di un partito turco che si definisce comunista marxista-leninista indossa con orgoglio la nostra maglietta dei Maestri. Interesse e curiosità dei passanti sulla nostra iniziativa e sul PMLI
L'Engels-Haus ringrazia i compagni per il manifesto e il dvd su Engels lasciati in dono dal Partito
di Erne
Il 5 agosto, a nome del Comitato centrale del Partito, ci siamo recati a Wuppertal in Germania per rendere omaggio a Engels nel 120° Anniversario della scomparsa. Una visita inedita e importante, che ha visto il PMLI quale unico Partito al mondo commemorare e omaggiare in maniera militante il cofondatore del socialismo scientifico e grande Maestro del proletariato internazionale. Soltanto un Partito tedesco che si definisce marxista-leninista ha organizzato nel tardo pomeriggio una celebrazione e relativo corteo nel centro della città, a cui abbiamo partecipato come osservatori, ma non a livello centrale, bensì delegando l'iniziativa alla sua organizzazione giovanile locale.
Lottando come sempre con gli impegni professionali e la scarsità di finanze abbiamo condensato la nostra visita in una giornata e mezzo, affrontando 1.200 chilometri di auto all'andata e altrettanti al ritorno. Una bella tirata necessaria per essere nel posto giusto nel giorno giusto e una bellissima e gratificante esperienza che ci ha riempito di orgoglio proletario rivoluzionario, rafforzando la nostra determinazione ad essere sempre fedeli agli insegnamenti di Engels e ad ispirarsi ad essi, nella nostra lotta per costruire un grande, forte e radicato PMLI, per conquistare l'Italia unita, rossa e socialista. Ringraziamo il fondamentale supporto logistico e fotografico di un giovane amico del Partito, alla sua seconda esperienza, anch'egli felice e soddisfatto per la riuscita della nostra missione.
Wuppertal è una città tedesca di 350.000 abitanti, situata nel Land della Renania Settentrionale-Vestfalia, a sud della nota zona industriale della Ruhr, a 30 chilometri da Dusseldorf, 40 km da Colonia e 23 km da Essen. La città venne fondata nel 1929 dalla fusione di Elberfeld e Barmen con il nome di Barmen-Elberfeld. Nel 1930 in seguito ad un referendum fu rinominata Wuppertal per evidenziare la sua posizione sulle rive del fiume Wupper. Una fusione che si nota ancora oggi, con una città con due grandi centri urbani ben distinti. Appena vi siamo entrati abbiamo capito quanta importanza abbia avuto questa città per la formazione politica di Engels, che nasce a Barmen il 28 novembre del 1820. Allora Barmen era il più importante centro industriale tedesco, ed ancora oggi le molte ciminiere delle fabbriche dismesse e le fatiscenti abitazioni dove alloggiavano gli operai rendono perfettamente l'idea di quella che era la situazione dell'epoca.
Tant'è che non ancora diciannovenne, nell'aprile del 1839, Engels pubblicò, con lo pseudonimo di Friedrich Oswald, nel giornale “Telegraph fur Deutschland” (Telegrafo per la Germania), l'articolo “Lettere dal Wuppertal”, descrivendo efficacemente le miserabili condizioni di vita degli operai della propia città e regione: “Tra le classi inferiori domina una miseria spaventosa, specialmente tra i lavoratori delle fabbriche...Questo lavoro
– scrive Engels – compiuto in stanze basse, nelle quali gli operai respirano più esalazioni di ossido di carbonio e polvere che ossigeno, e per lo più sin dall'età di sei anni, è destinato a toglier loro la forza e la gioia di vivere”
.
Percorriamo per oltre due chilometri il lunghissimo e grande viale a lui intestato, Friedrich Engels allee, svoltiamo a destra in Engels strasse per arrivare alla nostra meta annunciata da tre grandi e splendide bandiere rosse con l'effige di Engels. Un ampio complesso si staglia di fronte a noi, aperto dalla casa a tre piani degli Engels, caratteristica dell'alta borghesia di allora, costruita nel 1775 e dove nacque nel 1796 il padre proprietario di filande di cotone. Oggi è sede dell'Engels Haus, gestita dall'amministrazione della città di Wuppertal, come il museo dell'industrializzazione che si trova sul retro. Attraversando un ben curato giardino, che era il giardino degli Engels, si arriva in fondo alla statua in bronzo del grande Maestro del proletariato internazionale mastodontica e bellissima, donata da uno scultore cinese nel giugno del 2014 alla città di Wuppertal. Engels vi è raffigurato assorto a pensare. Poco più avanti, a delimitare la fine del complesso, una grande lapide in pietra scolpita indica il punto esatto dove si trovava la casa natale di Engels, distrutta dai bombardamenti nel 1943, durante la seconda guerra mondiale. Bombardamenti ci dicono persone del luogo che distrussero il 40% della città. In tedesco vi si legge: “Qui stava la casa natale del più grande figlio della nostra città Friedrich Engels. Egli è il cofondatore del socialismo scientifico”.
Alla base della lapide, posta in un punto meno visibile, decidiamo di lasciare una delle due targhe del CC del PMLI e deponiamo tutto l'altro materiale in nostro possesso ai piedi della ben più centrale statua di Engels. Un bel mazzo di fiori rossi con la splendida targa su cui era scritto:”5 agosto 2015 120 Anniversario della scomparsa di Engels. All'immortale Engels grande Maestro del proletariato internazionale e cofondatore del socialismo scientifico il perenne ricordo riconoscente del Partito marxista-leninista italiano impegnato ad applicare i suoi insegnamenti universali nella lotta di classe per conquistare l'Italia unita, rossa e socialista. Con Engels per sempre contro il capitalismo, per il socialismo! Il Comitato centrale del Partito marxista-leninista italiano”. Ai suoi due lati la traduzione in tedesco e inglese, che ha indotto più persone a fermarsi davanti e a leggerne il contenuto. L'imponente pannello con il manifesto realizzato per l'occasione e tre numeri de “il bolscevico”: il n.25 del 1995 speciale monografico per il 100 Anniversario della scomparsa dello stretto compagno d'armi di Marx, contenente l'importante discorso pronunciato il 25 giugno di quell'anno dal compagno Mino Pasca a nome del Comitato centrale del Partito al Palazzo dei Congressi di Firenze, il n.30 del 2005 nel 110 Anniversario della scomparsa, anch'esso pressoché monografico con il testo del video sulla vita di Engels edito 10 anni prima dalla Commissione di stampa e propaganda e il n.31 del 2015, l'ultimo pubblicato, con l'invito a studiare il mirabile e attualissimo manoscritto “Dialettica della natura” di cui nelle cinque pagine centrali viene riportata l'introduzione.
Decisamente un bel colpo d'occhio, con lo sfavillare di rosso fuoco attizzato ulteriormente dalle magliette del PMLI e dei Maestri indossate dai compagni. Ci è voluto molto poco affinché la nostra presenza e il nostro materiale raccogliesse l'interesse e la curiosità dei passanti che hanno superfotografato la statua di Engels omaggiata dal Partito. In diversi ci hanno chiesto da dove venivamo e notizie sul PMLI. Un uomo più degli altri è stato attratto dalla nostra presenza e dopo aver ripetutamente fotografato i nostri omaggi a Engels è venuto a conoscerci. Un militante curdo membro di un Partito turco che si definisce comunista marxista-leninista, che vive e lavora da anni a Wuppertal. Congratulandosi con noi per l'iniziativa ci ha raccontato come nella città natale di Engels ci siano molti operai e lavoratori stranieri “sinceramente comunisti”, tra cui tanti italiani che potevamo conoscere. Dovendo ripartire da li a poco abbiamo invitato lui e gli altri compagni locali a scrivere al Partito e al giornale di cui gli abbiamo omaggiato una copia dell'ultimo numero che ha preso ben volentieri, esaltando il ruolo di Mao nella difesa del marxismo-leninismo contro il revisionismo e indossando fieramente la maglietta dei Maestri con “Il Bolscevico” in pugno con cui si è fatto fotografare insieme a noi.
Molto interessante è stata la successiva visita al museo dell'industrializzazione dove abbiamo potuto vedere diverse macchine per la produzione del tessile dell'epoca ancora perfettamente marcianti, la loro velocità impressionante e la conseguente fatica immane che dovevano fare gli operai per stargli dietro. In una grande stanza completamente al buio ci sono state proiettate immagini originali del lavoro con queste macchine, compresi il rumore e la vibrazione del pavimento di legno che provocavano. Dopo neppure dieci minuti confessiamo che non riuscivamo a stare con i piedi per terra tanto era il fastidio creato. All'ultimo piano del museo c'è un'interessante biografia fotografica della vita di Engels divisa per decenni con alcuni originali. Da segnalare la copia della tessera di membro dell'Internazionale dei lavoratori di Engels, la prima edizione dell'opera “L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza”, diversi numeri della “nuova Gazzetta renana” compreso l'ultimo stampato completamente in rosso e le foto di tutti i redattori.
La mattina seguente è stata la volta della nostra visita all'Engels Haus composta da tre piani che intervallano le stanze con i mobili, quadri e arazzi originali della ricca famiglia Engels agli aspetti della vita del grande Maestro del proletariato internazionale. Un grande busto di Engels ci accoglie all'ingresso, al primo piano sotto teca una copia originale del primo volume del Capitale pubblicato ad Amburgo nel 1883 con dedica originale di Engels, e l'edizione de “La situazione della classe operaia in Inghilterra” (Lipsia 1848). Al secondo piano una statua in bronzo del Maestro, al terzo le opere complete di Marx e Engels in un'edizione cinese dei primi anni '70 in cartonato. Il tutto intervallato da grandi pannelli a colori che cronologicamente ripercorrevano la vita e l'opera.
Interesse ci ha suscitato la visione di due documentari in lingua tedesca commentati dai dirigenti del Centro museale di Wuppertal e dell'attuale responsabile della biblioteca di Manchester dove il giovane Engels studiò a lungo la situazione della classe operaia nella città della nazione allora più capitalisticamente evoluta, cercando il più possibile di svicolare dalla direzione dell'azienda Ermen & Engels di cui il padre era comproprietario. Ben spiegati e argomentati il dissidio tra Engels e il padre, che non solo era un capitalista ma anche bigotto e severo pietista, fautore di questa corrente religiosa protestante, indirizzata al misticismo e avversa a ogni forma di vita libertina e di diffusione della cultura, che non gli permette di terminare il liceo a Elberfeld preferendo farlo lavorare dal settembre 1837 nel proprio ufficio commerciale di Barmen e l'anno dopo a Brema, nella ditta di esportazioni del console sassone Heinrich Leupold. Così come corrette e ben documentate le parti riguardanti la straordinaria amicizia con Marx, l'indissolubile fraternità tra i due Maestri nella lotta per il socialismo e il comunismo e l'indispensabile e immancabile aiuto economico che Engels dette a Marx per tutta la vita.
Al termine della visita abbiamo donato ad una responsabile dell'Engels Haus una copia del dvd “Con Engels per sempre” e una copia dell'ultimo manifesto prodotto. Stupita da tale gesto ci ha ringraziato sentitamente dicendoci di fare arrivare i ringraziamenti al nostro Partito.
2 settembre 2015