Saluto di Monica Martenghi ai partecipanti alla commemorazione di Mao nel 39° Anniversario della scomparsa
Applichiamo le indicazioni di Scuderi sui giovani e gli studenti, ispirate dal pensiero di Mao

 
Care compagne e compagni, care amiche e amici,
a nome del Comitato centrale del nostro Partito e dei compagni dirigenti seduti alla presidenza con alla testa il compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, porgo a tutti voi un caloroso saluto e un sincero grazie per essere presenti a questa pubblica iniziativa in occasione del 39° Anniversario della scomparsa di Mao.
Salutiamo con gioia rivoluzionaria tutte le compagne e i compagni provenienti dal Piemonte alla Sicilia e Sardegna, rappresentata per la prima volta alla commemorazione di Mao.
Salutiamo con particolare calore chi di voi partecipa per la prima volta alla commemorazione di Mao. Un saluto speciale al compagno sardo qui presente, Maurizio Littera, sul quale sono riposte le nostre speranze per dare le ali al Partito in Sardegna.
Tutti i presenti, non membri del PMLI, sono invitati a inviare a “Il Bolscevico” le loro impressioni, anche solo poche parole, sulla commemorazione di Mao.
Salutiamo con tanto affetto i compagni afflitti da gravi patologie, qualcuno dei quali è qui presente.
Salutiamo le compagne e i compagni che hanno comunicato la loro impossibilità a partecipare alla commemorazione di Mao per motivi di salute o economici e di lavoro.
Ricordiamo con eterna riconoscenza i nostri compagni deceduti, a cominciare da Nerina “Lucia” Paoletti.
Ringraziamo caldamente:
Le Commissioni di organizzazione e di stampa e propaganda, il Comitato provinciale di Firenze e tutte le compagne e i compagni e anche le amiche e gli amici che hanno contribuito alla realizzazione di questa importante manifestazione pubblica;
le simpatizzanti e i simpatizzanti che spontaneamente, da tempo o di recente, danno dei contributi economici mensili al Centro del Partito o all’istanza della propria città;
chi, impossibilitato a partecipare, ha voluto comunque esserci vicino inviando un messaggi di saluto.
E’ inutile denunciare i media che anche quest’anno hanno ignorato la nostra commemorazione di Mao. Nemmeno quelli della “sinistra” borghese sanno cos’è il diritto di informazione.
Questo ferreo black-out stampa costituisce uno dei cinque grossi ostacoli che rallentano e rendono difficoltoso lo sviluppo del PMLI. Anche se l’ostacolo principale è attualmente quello economico.
A questo proposito, vi informiamo che la situazione della cassa del Partito non è affatto migliorata e pertanto, pur comprendendo benissimo le generalizzate difficoltà economiche che direttamente e indirettamente pesano su ognuno come su tutto il nostro popolo, siamo costretti a continuare a fare appello a sottoscrivere, magari periodicamente, per il PMLI per il trionfo della causa del socialismo in Italia.
Gli ostacoli che dobbiamo superare comunque non ci impressionano. La nostra è stata e continuerà ad essere una Lunga Marcia politica e organizzativa iniziata nel lontano 1967 senza un foglio, una penna e una sedia. Al traguardo ci aspetta una società senza più sfruttamento dell'uomo sull'uomo, disparità di classe, di sesso, di razza, e territoriali, fra Nord e Sud, senza più femminicidi, stragi di migranti e guerre imperialiste, di occupazione e di dominio. Sappiamo che questo è uno sbocco inevitabile perché alla lunga è impossibile arrestare la ruota della storia e impedire al proletariato di rivendicare e conquistare il potere politico.
Salutiamo tutti i sinceri comunisti ovunque siano collocati, invitandoli ad aprire un dialogo e un confronto col PMLI per verificare se ci sono le condizioni per unirsi nel nostro Partito o almeno nel sindacato e nei movimenti di lotta in cui siamo presenti per difendere assieme i diritti e le rivendicazioni delle masse lavoratrici, popolari, femminili e giovanili.
Salutiamo la classe operaia, la nostra classe, che soffre pene dell’inferno sotto il capitalismo.
Salutiamo le masse studentesche, le insegnanti e gli insegnanti e i lavoratori Ata in lotta contro la “Buona scuola”, che giova solo ai padroni. Questa nostra commemorazione che ha per tema: “Mao e l’istruzione nel socialismo” è dedicata soprattutto a loro.
Salutiamo i disoccupati, i lavoratori precari e a part-time involontari, gli esodati, i cassintegrati, i pensionati con meno di mille euro al mese, in particolare quelli sotto i 500 euro, i quasi 10 milioni di poveri, i senza casa, gli sfrattati, chi non può pagare l’affitto, i movimenti di lotta, in particolare i No Tav, No Muos, No Dal Molin, No Ponte, No Tav terzo valico, No Tap.
Esprimiamo il nostro cordoglio e dolore per l’ecatombe dei migranti e il nostro sdegno per la marchiatura nazista dei profughi, e chiediamo con forza che tutti i paesi dell’Ue, a cominciare dall’Italia, aprano le loro frontiere ai profughi e ai migranti.
Renzi è uno dei peggiori governanti prodotti dalla classe dominante borghese. Simile a Mussolini, Craxi e Berlusconi, dei quali segue le orme in politica estera e interna.
Con la “Buona scuola” ha dato un colpo mortale alla scuola pubblica, col Jobs Act ha dato via libera ai licenziamenti e condannato i giovani al precariato e al supersfruttamento, con la cancellazione del diritto borghese del lavoro, l’attacco al diritto di sciopero e l’emarginazione dei sindacati ha fatto carta straccia della Costituzione democratica borghese del ’48. Ed è a un passo dal completare, con le controriforme costituzionale ed elettorale, il regime neofascista secondo i piani della P2.
Bisogna fermarlo subito e mandarlo a casa con uno sciopero generale di 8 ore e con una manifestazione nazionale a Roma. Speriamo che i sindacati lo capiscano, si uniscano e agiscano di conseguenza.
Comunque sia i marxisti-leninisti italiani non daranno pace a Renzi finché il suo governo non sarà spazzato via dalla piazza e appoggeranno tutte le iniziative di lotta che saranno messe in campo a partire da oggi contro il governo e le sue misure antipopolari e neofasciste.
Salutiamo il popolo cinese oppresso, sfruttato e manipolato dalla cricca revisionista e fascista di Xi Jinping. La parata militare imperialista del 3 settembre non ha nulla a che fare con la storica vittoria di 70 anni fa dell’eroico popolo cinese guidato da Mao e dal PCC contro l’aggressore giapponese.
E’ solo uno sfoggio di muscoli nazionalisti, militaristi e guerrafondai del socialimperialismo cinese in crisi economica e finanziaria e in lotta con l’imperialismo americano per l’egemonia mondiale.
Salutiamo tutti i popoli del mondo che lottano contro i regimi borghesi e capitalisti, e quelli che lottano contro l'oppressione dell'imperialismo, per la libertà, l’indipendenza e la sovranità del loro Paese. Siamo certi che presto anche il popolo cinese tornerà a ribellarsi contro la dittatura borghese, capitalista e fascista che lo opprime e lo schiaccia dando il proprio decisivo contributo all’emancipazione dell’intera umanità.
La causa rivoluzionaria - diceva Mao - non può vincere se non ci sono i giovani ''. Mao l’aveva sperimentato direttamente. Quando già giovanissimo studente, ancor prima di incontrare il marxismo-leninismo, partecipava alle agitazioni studentesche divenendo un leader degli studenti. Egli aveva capito che per cambiare il volto della Cina occorreva distruggere le vecchie concezioni e pratiche del confucianesimo che dominavano da oltre duemila anni l’educazione, l’istruzione e tutta la cultura cinesi. Distruggere il confucianesimo e gli imbroglioni dirigenti revisionisti che come Liu Shaoqi e Deng Xiaoping continuavano a sostenerlo all’interno del Partito comunista cinese e nella società cinese anche dopo l’instaurazione del socialismo fu uno dei compiti principali che Mao assegnò ai giovani che parteciparono in massa e in prima linea alla Grande Rivoluzione Culturale Proletaria. Questa rivoluzione, nella concezione di Mao, era infatti "una grande rivoluzione che tocca l'uomo in quanto ha di più profondo, e tende a risolvere il problema della sua concezione del mondo ". Un obiettivo che se realizzato scardina la concezione del mondo borghese idealista, metafisica, individualista e reazionaria, libera le masse da ogni influenza della cultura, della morale e della politica della borghesia e fornisce loro gli strumenti ideologici e culturali per costruire un nuovo mondo a misura dei lavoratori. Questa grande rivoluzione, secondo Mao, non poteva che avere come protagonisti i giovani e gli studenti che sono i più sensibili e i più assettati di nuovo.
Noi la pensiamo come Mao e la storia della lotta di classe in Italia e del nostro stesso Partito ce lo hanno confermato. I giovani hanno svolto un ruolo importante nella gloriosa Resistenza antifascista, nella grande rivolta antifascista e anticapitalista del Luglio '60 contro il governo Tambroni, nelle Grandi Rivolte del Sessantotto e del Settantasette che rappresentano delle pietre miliari della lotta di classe nel nostro Paese. E il loro apporto è stato fondamentale nella nascita stessa del nostro Partito. I primi pionieri del Partito sono giovani compagni forgiati nel grande movimento di massa del Sessantotto ed il PMLI è stato fondato proprio nel fuoco di un altro grande movimento giovanile qual è stato il Settantasette.
I giovani, e non solo i giovani, devono comunque stare attenti a non scambiare il vecchio col nuovo. Aprite bene gli occhi sul lavorio in atto per creare partiti e raggruppamenti alla sinistra del PD che non sono altro che una copertura a sinistra del capitalismo e della classe dominante borghese.
Il PMLI ha sempre avuto un'attenzione del tutto particolare verso i giovani, le studentesse e gli studenti. Più volte ha dedicato Sessioni plenarie del Comitato centrale, dibattiti pubblici e commemorazioni di Mao ai temi della scuola, degli studenti e dei giovani. Nelle conclusioni della 3ª Sessione plenaria del Comitato centrale del PMLI dedicata al tema “I giovani e il lavoro del PMLI sul fronte giovanile e studentesco”, il compagno Segretario generale del Partito, ha ribadito che “noi abbiamo il dovere proletario rivoluzionario e marxista-leninista di prestare la massima attenzione ai giovani. Non solo perché sono il futuro del nostro popolo, del nostro Partito e della nostra causa. Ma anche perché essi hanno il diritto di vivere la loro gioventù, il diritto allo studio, il diritto al lavoro, il diritto al futuro senza sfruttamento, oppressione, disoccupazione e povertà”.
“Le studentesse e gli studenti marxisti-leninisti – ha proseguito – devono diventare dei punti di riferimento e dei leader degli studenti, conquistando questi riconoscimenti sul campo di battaglia”. Noi dobbiamo applicare con determinazione queste indicazioni del compagno Scuderi sui giovani e gli studenti, chiaramente ispirate dal pensiero di Mao. Inoltre il Segretario generale del Partito ha esortato l’intero Partito: “Lavoriamo perché le studentesse e gli studenti riconoscano che al PMLI sta a cuore il loro presente e il loro futuro! Lavoriamo perché le ragazze e i ragazzi di sinistra appoggino e applichino la linea del PMLI sull’istruzione e sul movimento studentesco!”.
Coerentemente con queste direttive, il discorso commemorativo che pronuncerà a breve il compagno Federico Picerni, a nome del CC del PMLI, tratterà il fondamentale e attualissimo tema di “Mao e l’istruzione nel socialismo”.
Picerni è oggi Responsabile della Commissione giovani del Comitato centrale del PMLI. Ha preso contatto col PMLI a soli 15 anni, il 1° novembre 2005, dichiarandosi “fiero sostenitore di Marx, Engels e Lenin”. “Il Bolscevico” n. 2 del 19 gennaio 2006 pubblica le sue considerazioni sui 4 scritti di Mao pubblicati sul n. 33/2005.
Nel gennaio 2006 partecipa alla commemorazione di Lenin organizzata dal Responsabile del PMLI per l'Emilia Romagna compagno Denis Branzanti, a Cavriago.
Il 14 luglio 2007 viene ammesso al PMLI. Lui considera quella data “un secondo compleanno”.
Si intensificano i suoi contributi politici e giornalistici.
Il n. 35 de “Il Bolscevico” del 2007 pubblica le sue riflessioni sull’opera di Engels “L’evoluzione del socialismo dall’utopia alla scienza”. Sul n. 47 dello stesso anno “Il Bolscevico” pubblica le sue riflessioni sui sei inviti ai giovani militanti del PMLI enunciati dal compagno Scuderi durante un incontro con la Cellula “Stalin” di Forlì diretta dal compagno Denis Branzanti. All’incontro era presente anche Lucia.
Nell’aprile 2008 interviene su “Il Bolscevico” sull’importante editoriale del compagno Giovanni Scuderi per il 31° Anniversario della fondazione del Partito.
La 1ª Sessione plenaria del 5° Comitato centrale del PMLI, tenutasi un’ora dopo la conclusione del 5° Congresso nazionale del Partito, l’8 dicembre 2008, lo nomina Responsabile nazionale del lavoro giovanile del Partito. In questa veste, il 28 dicembre 2008 si incontra per la prima volta col compagno Scuderi nella Sede centrale del Partito a Firenze, per impostare il lavoro nazionale giovanile del PMLI.
Ha inizio la sua ricca produzione di articoli e documenti sul tema fra cui l’articolo “Rilanciamo alla grande il lavoro giovanile del PMLI sulla base della linea del 5° Congresso nazionale del PMLI” pubblicato su “Il Bolscevico” n. del 2009.
Il 22 febbraio 2009 rispondendo agli auguri di compleanno del compagno Scuderi scrive: “Citando Marx: la mia vita e i miei sforzi saranno dedicati al trionfo del socialismo”.
Il 3 aprile 2011 presenta un rapporto sulla situazione giovanile in Italia alla 3ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI che è stato adottato dal CC col titolo “I giovani e il lavoro del PMLI sul fronte giovanile e studentesco”. In quell’occasione il compagno Scuderi ha elogiato il compagno Picerni per la “serietà, passione, spirito di sacrificio, puntualità, modestia rivoluzionaria” con cui ha svolto il compito che gli era stato assegnato, e lo ha esortato a proseguire nella strada intrapresa, poiché egli “costituisce l’elemento fondamentale, dopo la linea, per il successo del lavoro giovanile e studentesco del PMLI”.
Il 23 novembre 2012 porta il saluto del CC del PMLI al 14° Congresso nazionale dell'Arcigay a Ferrara.
L’8 settembre 2013 è nominato Responsabile della Commissione giovanile del CC del PMLI. Nel 2013 inaugura le interviste de “Il Bolscevico” ai partecipanti alle manifestazioni nazionali politiche e sindacali. In una di esse intervista il responsabile di allora de “Il sindacato è un’altra cosa”. Il 4 novembre 2013 si laurea con 105 su 110. “Il Bolscevico”, numeri 42 e 43 del 2013, pubblicano la sua tesi su Lin Biao e Confucio.
Sotto la sua direzione la Commissione giovanile del CC del PMLI ha scritto la bozza dell’importante documento del 14 marzo 2014 dell’Ufficio politico dal titolo “Lottiamo e formiamo un grande fronte unito per abolire il precariato”.
Sempre sotto la sua direzione la Commissione giovani ha scritto diversi documenti, appelli e circolari fra cui: “Giovani date le ali al vostro futuro”, “Applichiamo le indicazioni di Pasca sulla propaganda e sul lavoro giornalistico al settore giovanile”, “Studiare e intervenire sui problemi dei giovani” ,”Viva la grande mobilitazione studentesca del 12 marzo! Lottiamo affinché le scuole siano governate dalle studentesse e dagli studenti. Bocciamo la ‘Buona scuola’ di Renzi e Giannini”.
In occasione della traduzione e della pubblicazione su “Il Bolscevico” n. 20/2013 delle opere inedite in Italia di Mao, quasi tutte non ufficiali, riguardanti la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria in Cina e dell’editoriale non firmato ma scritto dal compagno Picerni, il compagno Scuderi così sintetizza il contributo e le caratteristiche di questo compagno in una lettera indirizzata al Direttore dell’organo del Partito che l’ha poi pubblicata: “Il compagno Picerni, traducendo dal cinese queste opere di Mao, curandone la presentazione e la pubblicazione su Il Bolscevico , ha reso un servizio inestimabile a tutto il Partito, alla classe operaia e alle ragazze e ai ragazzi che si battono contro il capitalismo e per il cambiamento.
E l'ha fatto con una esemplare modestia, dedicandoci ore e ore di lavoro strappandolo al riposo, allo svago e al sonno, per non nuocere ai suoi impegni politici ordinari e di studente universitario. Dimostrando che si possono fare tante cose quando si dona veramente la propria vita alla causa del PMLI, del proletariato e del socialismo, volontariamente e senza alcun compenso economico. All'opposto di quanti lavorano per il capitalismo e la classe dominante borghese, il loro governo e le loro istituzioni, e si pavoneggiano e si fanno pagare anche l'aria che respirano.
Egli è un esempio di giovane intellettuale marxista-leninista per nulla inquinato dall'individualismo e dal protagonismo personale, centralizzato, disciplinato, coscienzioso, modesto, responsabile, assolutamente disponibile alle necessità del Partito e consapevole della validità del gioco di squadra, per cui non è importante tanto chi marca il gol quanto la vittoria della squadra. Insomma un vero allievo di Mao e del PMLI, come dobbiamo esserlo tutti noi”.
Per essere dei veri allievi e eredi di Mao e del PMLI come il compagno Picerni, ci possono aiutare molto le 10 citazioni di Mao sui marxisti-leninisti, recentemente raccolte e pubblicate da “Il Bolscevico”. Esse rappresentano dei punti di rifermento fondamentali non solo per i militanti del Partito ma anche per tutte le ragazze e i ragazzi, le studentesse e gli studenti e per tutti coloro che vogliono essere dei rivoluzionari coerenti e vogliono veramente cambiare l’Italia e il mondo.
Aiutiamo le studentesse e gli studenti a conquistare il potere politico nelle scuole e nelle università!
Tutto per il PMLI, il proletariato e il socialismo!
Spazziamo via il governo del nuovo duce Renzi!
Con Mao per sempre contro il capitalismo, per il socialismo!
Avanti con forza e fiducia verso l’Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

6 settembre 2015