Saluto di Giovanni Scuderi alla 5ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI
Appoggiamo lo Stato Islamico contro la santa alleanza imperialista
I membri del CC e dell'UP del PMLI devono interpretare nel concreto a livello più alto possibile le dieci citazioni di Mao sui marxisti-leninisti
Ecco il testo, quasi integrale, del saluto che il Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, ha rivolto alla 5a Sessione plenaria del 5° Comitato centrale del PMLI, tenutasi a Firenze l'11 ottobre 2015.
Care compagne, cari compagni,
benvenuti alla 5ª Sessione plenaria del 5° Comitato centrale del PMLI, in particolare ai compagni invitati Andrea, Federico e Enrico tre bandiere rosse che danno lustro al nostro amato Partito.
Il compagno operaio Andrea comprova che la classe operaia costituisce effettivamente la testa e la spina dorsale del PMLI, ha rilanciato alla grande sul piano giornalistico il lavoro del Partito sul fronte operaio e sindacale, aprendo nuove prospettive per la penetrazione del Partito nel movimento operaio e sindacale.
Il compagno Federico Picerni, con il contributo attivo e propositivo del giovane compagno operaio Alessandro, che per lui è più che una spalla, è riuscito a mettere in moto l’intero Partito sul fronte giovanile e studentesco. Il suo discorso su “Mao e l'istruzione nel socialismo”, pronunciato a nome del CC del PMLI, costituisce un potente strumento per convincere le studentesse e gli studenti più coscienti, avanzati e combattivi che la linea del PMLI sull’istruzione è quella giusta e che bisogna applicarla con forza per combattere la cultura e il potere della borghesia, per risolvere i problemi delle masse studentesche e perché ESSE conquistino il potere politico nelle scuole e nelle università.
Sotto la sua guida, in un tempo relativamente breve, la Commissione giovani è divenuta la Commissione modello del Comitato centrale. Impeccabile sui piani della direzione, del gioco di squadra, della divisione dei compiti, dell’organizzazione, dell’elaborazione, dell’intervento giornalistico, dei comunicati stampa, delle realizzazioni, l’ultima quella dello splendido vademecum delle studentesse e degli studenti marxisti-leninisti, della guida e del sostegno alle studentesse e agli studenti membri e simpatizzanti del Partito.
Grazie ad essa possiamo finalmente dire che “siamo a posto” sul fronte giornalistico e studentesco. Ora dobbiamo operare affinché la Commissione di massa faccia altrettanto sul fronte operaio e sindacale. Specie in questo momento in cui sono sotto attacco governativo e confindustriale il diritto allo sciopero, il diritto al lavoro, il contratto nazionale, i rinnovi dei contratti di lavoro, il ruolo dei sindacati dei lavoratori, facendo scempio del diritto democratico borghese del lavoro e instaurando relazioni industriali neofasciste sul modello Marchionne alla FCA.
I fronti operaio e sindacale e giovanile e studentesco sono fondamentali perché, come sappiamo, da essi passa lo sviluppo del Partito e della lotta di classe.
Il compagno Enrico, ben conosciuto, stimato e amato dalle masse della sua città, è emerso come un militante di base esemplare, apportando al Partito nuove esperienze nel lavoro di massa e di fronte unito, specie in quello ambientale.
Grandi sono le nostre speranze riposte su di lui. Potrebbe far volare il Partito sul fronte ecologico e sui temi ad esso connessi. Cosciente dell’importanza e della gravosità del nuovo compito che gli ha affidato il Partito, è già all’opera e sta studiando i testi dei Maestri sul tema e quelli fondamentali dei borghesi.
Rafforzare le istanze e le Commissioni centrali del Partito, compresa la Redazione centrale de “Il Bolscevico”, da sempre è la nostra politica. Con la convinzione, la cui giustezza è comprovata dalla pratica, che solo avendo una testa forte è possibile creare un corpo forte del PMLI.
I membri del CC e dell’UP, di vecchia e di nuova nomina, anziani, di media età e giovani, devono essere coscienti dell’importanza di questo concetto strategico e lavorare sodo su se stessi, e aiutando gli altri membri, per migliorare la loro qualità sui piani ideologico, culturale, politico, organizzativo, pratico, operativo e della combattività. Soprattutto devono sapere interpretare nel concreto a livello più alto possibile le dieci citazioni di Mao sui marxisti-leninisti, specie nelle parti che richiedono i maggiori sacrifici e una radicale ripulitura dell’individualismo.
I membri del CC e dell’UP hanno il diritto e il dovere di concorrere attivamente e propositivamente alla direzione generale del Partito, all’elaborazione della linea del Partito, alla risoluzione degli affari generali del Partito, all’educazione, alla formazione e all’orientamento dei militanti del Partito.
Ciascuno in base ai propri compiti e al lavoro da svolgere nella Commissione di appartenenza, in maniera centralizzata e coordinata, avendo un atteggiamento critico e autocritico, rispettando il centralismo democratico e le dovute procedure, cercando di non trasformare le contraddizioni in seno al popolo in contraddizioni antagonistiche, mirando sempre all’unità rivoluzionaria e marxista-leninista del Partito.
Dall’ultima Sessione plenaria abbiamo conquistato nuovi militanti: dobbiamo prenderli per mano e non lasciargliela finché non sono in grado di camminare con le loro gambe.
Sulle nostre spalle pesano le maggiori responsabilità della vita, dell’azione e dello sviluppo del PMLI. La vita interna del Partito a tutti i livelli, dal vertice alla base, è di fondamentale importanza a questo proposito. Essa va privilegiata rispetto a qualsiasi altro impegno esterno. Chiarirci prima all’interno per poterci chiarire all’esterno, per portare al proletariato, alle masse, alle nuove generazioni messaggi proletari rivoluzionari e marxisti-leninisti chiari e convincenti.
Ogni volta che riusciamo a riunirci in Sessione plenaria è un successo politico e organizzativo, indipendentemente dai risultati concreti, poiché è assolutamente necessario scambiarci le idee e le esperienze, e discutere le questioni più importanti tattiche e strategiche riguardanti il nostro Partito, il proletariato, l’intero nostro popolo e la lotta di classe in Italia e nel mondo.
Questa Sessione plenaria, la prima sulla politica estera nella storia del PMLI, è stata possibile grazie all’impegno esemplare e alle capacità ideologiche e politiche del compagno Erne. In coerenza con la linea antimperialista del PMLI, sistematizzandola e apportandovi degli sviluppi, ha studiato con passione l’attuale situazione internazionale che non ha uguali nel passato e che presenta delle novità che vanno sapute inquadrare nell’ottica marxista-leninista della lotta antimperialista.
Speriamo che i suoi impegni professionali e familiari, piuttosto gravosi, gli consentano quanto prima di poter riprendere il posto di Responsabile della politica estera della Redazione centrale de “Il Bolscevico”. Ne abbiamo un estremo bisogno, date le presenti circostanze internazionali.
Una santa alleanza imperialista è nata per combattere e distruggere lo Stato islamico che si oppone all’imperialismo. Ovviamente il PMLI non può farne parte. Il nostro posto
naturale è al fianco di chi combatte l’imperialismo che è il nemico comune di tutti i popoli del mondo.
Lo Stato islamico non vuole che l’imperialismo sia il padrone dell’Iraq, della Siria, del Medioriente, dell’Africa del Nord e centrale, dell’Afghanistan e dello Yemen. Nemmeno noi lo vogliamo, quindi non possiamo non appoggiarlo. Come ha riaffermato l’Ufficio politico nello storico documento del 10 gennaio scorso “tutti i popoli hanno diritto all’autodeterminazione e all’indipendenza e a risolvere da sé le loro contraddizioni interne”.
Tra noi e lo Stato islamico esiste un abisso incolmabile dal punto di vista ideologico, culturale, tattico e strategico, e non condividiamo tutti i suoi metodi di lotta, atti e obiettivi. Ma un punto fondamentale ci accomuna, quello della lotta senza quartiere all’imperialismo. E’ un punto che travalica al momento ogni e qualsiasi altra divergenza, ed è il perno della nostra alleanza antimperialista di fatto con esso.
Le alleanze si fanno con le forze che sono in campo, indipendentemente dalle loro caratteristiche, ideologie e strategia. Le quali sono quelle che sono, non possiamo disegnarle come piace a noi, secondo modelli astratti. Dipendono dalle circostanze e dalle contraddizioni principali esistenti in un determinato momento.
Come Stalin si alleò con gli imperialisti americani e inglesi per sconfiggere l’imperialismo aggressore tedesco, come Mao si alleò con i nazionalisti del Kuomintang per cacciare dalla Cina gli aggressori imperialisti giapponesi, così noi dobbiamo necessariamente allearci con lo Stato islamico, altrimenti staremo dalla parte dell’imperialismo aggressore. Un’altra alternativa antimperialista non esiste, nemmeno quella della neutralità. Tra l’altro in una situazione in cui si inaspriscono le contraddizioni interimperialiste per il dominio della Siria e dell’Iraq, che possono portare a una guerra mondiale a cui noi ci opponiamo con tutte le nostre forze.
Noi siamo a fianco di tutti i popoli che lottano per la liberazione nazionale, a partire dal popolo palestinese che combatte l'occupante sionista, nazista e imperialista israeliano. E ne appoggiamo l'Intifada in corso. Al contempo condanniamo la strage di Stato ad Ankara contro il popolo curdo.
L’Italia del nuovo duce Renzi fa parte della santa alleanza imperialista, è presente in armi in Iraq e Afghanistan, ed è pronta a bombardare con i Tornado lo Stato islamico nel territorio strappato all’Iraq. Aspetta solo di avere la contropartita a cui tiene tanto, quella della guida della missione militare in Libia.
Lo dobbiamo ostacolare come possiamo, denunciandolo su “Il Bolscevico”, nei luoghi di lavoro, di studio e di vita e nelle piazze. Dobbiamo convincere il nostro popolo a rifiutarsi di fare da carne da cannone per l’imperialismo italiano. E in caso di partecipazione dell’Italia a una eventuale guerra mondiale di sollevarsi anche in armi, se occorre, per impedirlo.
L’imperialismo ha tirato fuori tutti i suoi artigli, è giusto che facciano altrettanto i popoli che non vogliono essere dominati dall’imperialismo.
Abbasso l’imperialismo e le guerre imperialiste!
Viva le guerre di liberazione, dei popoli e delle nazioni oppressi!
Appoggiamo i movimenti islamici antimperialisti!
Viva l’Internazionalismo proletario!
Cacciamo il governo imperialista e interventista del nuovo duce Renzi!
Uniti, combattivi, coi Maestri e il PMLI vinceremo!
14 ottobre 2015